I cinque colonnelli americani [sondaggio personale]

Chiacchierando di cinema con una mia conoscente, si cercavano le differenze tra lo stile di recitazione e il modo d’intendere lo strumento-cinema da parte delle due potenze cinematografiche quali erano (incredibile a dirsi oggi) sino a 30 anni fa, USA e Italia. Soprattutto a livello maschile, da noi sono ufficialmente riconosciuti e lodati i famosi “5 colonnelli”: Gassman, Manfredi, Tognazzi, Sordi, Mastroianni. Cercavamo di dare gli stessi…gradi (!) ad altrettanti “alti ufficiali” del cinema a stelle e strisce che abbiamo imparato ad apprezzare sin da piccoli grazie alle loro magistrali interpretazioni. E’, però, venuto alla luce un piccolo punto: i “5 colonnelli” del cinema italiano, avevano delle IMPORTANTISSIME e ben precise caratteristiche come:

  1. coraggio nella scelta di ruoli e storie assolutamente scomode;
  2. grande versatilità (dalla commedia più demenziale al cupo e drammatico);
  3. doti incredibili di trasformismo anche linguistico e totale aderenza attoriale;
  4. totale noncuranza del fatto di “dover apparire per forza belli” di fronte alla mdp.

Pensando anche ad uno straordinario attore americano, ad esempio, Robert Redford che ha interpretato film bellissimi ma che comunque passava sempre o quasi per il classico “figo” o belloccio e siccome qualcosa dentro di me sostiene a viva voce il fatto che MAI e poi MAI un attore di cotal risma avrebbe accettato di interpretare pellicole come Il petomane o Brutti, sporchi e cattivi, si è subito pensato di escludere professionisti che abbiano basato gran parte della loro carriera su film “sicuri” che gli consentissero di ben figurare di fronte all’opinione pubblica.

Chi, al contrario, dell’opinione di certa opinione pubblica (ehm…) se n’è sempre un po’ sbattuto meritando, a nostro modestissimo avviso da semplici appassionati perditempo, il grado di “colonnello” - grazie alle doti recitative sopra elencate - è stato inserito in questa lista di “papabili” o “colonnellabili”, che dir si voglia:

Dustin Hoffman (parere unanime: IL PIU’ GRANDE in assoluto)

Harvey Keitel

Jack Nicholson

Robert De Niro

b[/b] …

Ne manca uno.
[FONT=Tahoma]Domado a voi del forum: che ne pensate? Altri nomi interessanti potrebbero essere Marlon Brando e Tomas Milian che è cubano anche se esule ma secondo me ha le carte in regola per far parte dei 5 grandi americani; d’altronde, la sua carriera iniziò proprio negli USA e attualmente lì prosegue… :confused:[/FONT]

[FONT=Tahoma]Se potete, aggiungete pure o fate le vostre liste, è solo un piccolo gioco ma sono curioso! [/FONT]

devo pensarci su ma mi pare che Al Pacino ci starebbe eccome…poi Gene Hackman…

allora vado con:

Al Pacino
Gene Hackman
Robert De Niro
Johnny Depp
Walter Matthau

Se il discorso riguarda il cinema degli anni cinquanta-sessanta-settanta (il periodo in cui hanno dominato i nostri colonnelli) i primi due nomi americani che mi vengono in mente sono quelli di Jack Lemmon e Walter Matthau.In un discorso a più ampio raggio temporale invece quanto a coraggio nella scelta dei ruoli,grande versatilità,doti incredibili di trasformismo e totale noncuranza del fatto di dover apparire per forza belli di fronte alla mdp Lon Chaney non è stato inferiore a nessun altro attore prima o dopo di lui.

Marlon Brando
Robert De Niro
Dustin Hoffman
Jack Nicholson
Al Pacino

Innanzitutto: grazie a quanti hanno partecipato a questo mio piccolo sondaggio… :wink:

Secondariamente: Al Pacino lo scartammo quasi subito, perché sembrava logico (fin troppo, forse) inserirlo nella lista e invece, guardando bene alla sua carriera, si può notare quanto raramente si sia messo in discussione con ruoli REALMENTE difficili e assai meno “eroici” di quanto non abbia fatto con - esempio - Scarface, o Dog Day Afternoon…grande attore comunque, ma troppo cool, ecco.

I nomi che avete fatto sono tutti molto interessanti: Lon Chaney è un nome a cui avevo pensato, il problema sta nel fatto che nell’immaginario comune appare troppo legato al cinema degli anni '40/'50 ma sicuramente lo inserirei in maniera definitiva.
Sposo il ragionamento di Johnny Hamlet, circa il prendere in considerazione un più ampio raggio temporale riguardo questi grandi professionisti; anche in Italia abbiamo avuto grandissimi attori che meriterebbero di essere inseriti nelle liste dei miti, Gian Maria Volonté soprattutto. Il discorso dei “5 colonnell italiani” era giusto uno spunto di discussione.
Io trovo che, attualmente, anche un attore come Johnny Depp possieda le stesse caratteristiche dei suoi illustri colleghi.

@ Frank Costello: hai tolto Keitel x inserire Pacino…ma quest’ultimo ce lo vedi nei panni del Bad Lieutenant…?!? :smiley:

Si, ce lo vedo. Ops, mi sono dimenticato di Keitel…

La mia cinquina (Usa) di ogni tempo…

[ul]
[li]Jack Lemmon… non c’è altro da aggiungere credo[/li][/ul]

[ul]
[li]Tony Curtis… che ai più potrà apparire sempre perfettino ma ad una visione meno superficiale alla resa dei conti ha interpretato molti ruoli scomodi o cmq politicamente scorretti… qualche esempio? Oltre alla scontata interpretazione en travesti con Lemmon in A qualcuno piace caldo direi l’eccellente Piombo Rovente, La Parete di Fango, Spartacus (il bacio omosex con Olivier fu censurato) ecc…[/li][li]Johnny Depp… anche qui poco da aggiungere[/li][li]Al Pacino… non avrà interpretato Il cattivo tenente ma un film come Cruising mi sembra che possa rivaleggiare con il film di Ferrara… senza contare i primi ruoli nei film di Schatzberg[/li][li]Harvey Keitel… non solo per il film di cui sopra ma anche il ruolo in Lezioni di Piano non era facile…[/li][/ul]
alla fine ho lasciato fuori Hoffman e Nicholson… e anche Lee Marvin e Gene Hackman… cinque nomi sono davvero troppo pochi per gli attori Usa

Et voilà:
De Niro (dramma,commedia,dimagrisce,ingrassa,imbruttisce,s’è spogliato ecc)
Nicholson (anche lui ha attraversato vari generi,ed è “sopravvissuto” a Kubrick!)
Paul Newman (sì,non si è mai davvero “imbruttito”-e con quella faccia era impossibile o quasi,del resto-ma non ha temuto ruoli sgradevoli,o antipatici,o odiosi)
Brando (ha esordito interpretando un reduce di guerra paraplegico,ha subito proseguito facendo un bruto arrogante stupratore,ed è pure stato il Colonnello Kurtz:basta e avanza,mi pare)
Johnny Depp (ancora giovane-quest’anno è a quota 47,e ne dimostra una dozzina di meno-ma ha già una serie di film e interpretazioni assolutamente impressionanti:fra “Ed Wood”,“Dead man”,“Paura e delirio a Las Vegas”,“Donnie Brasco”,“Edward mani di forbice”,“Arizona dream”,“Neverland”,“La fabbrica di cioccolato”,il capitano Jack Sparrow,Dillinger in “Nemico pubblico”,e l’imminente “Alice in wonderland”,ha un curriculum più unico che raro)

D’accordissimo! :partyman

Non ho nulla contro Al Pacino, anzi, lo reputo un grandissimo attore, però credo gli manchino proprio quelle capacità mimetiche (anche vocali: Hoffman lavora molto sull’interpretazione arrivando a spersonalizzarsi quasi del tutto!) e certo senso dell’umorismo che contraddistinguono un attore ultra-completo, come è, secondo me, Dustin Hoffman: dal Ratso Rizzo di Midnight Cowboy a Rain Man, passando per Little big man, Alfredo Alfredo e Tootsie…mamma mia! Un’infinità di ruoli tutti diversi. E sono sempre più convinto circa il valore di Johnny Depp: altro che Brando (il suo idolo), mi sa che la sua carriera somiglia più a quella del “piccoletto nasone”.

5 nomi sono sicuramente pochi, è vero…

Sì, sono d’accordo sia su Depp che su Hoffman… tuttavia vorrei aggiungere che quest’ultimo, a differenza di Al Pacino, è invecchiato decisamente peggio… non solo fisicamente ma anche interpretativamente e nella scelta dei copioni… stessa cosa accaduta a De Niro peraltro, che ormai - IMHO - risulta quasi insopportabile nel 90% dei film che interpreta

Se rimaniamo al periodo da considerare, insieme ai nomi già citati, vedrei bene anche Christopher Walken, mi sembra abbia sempre fatto eccellenti caratterizzazioni anche quando non era protagonista principale, fantastico ne IL CACCIATORE e LA ZONA MORTA.

Walken è certamente un ottimo attore ma non ha qualità da trasformista. Un altro nome che ho dimenticato e che rilancerei è Gary Oldman.

Epperò Oldman è inglese… devo cambiare il titolo al thread? :smiley:

A mio avviso non èproprio possibile fare un raffronto.

In Italia il ricambio è minimo, lo vediamo in ogni campo, a partire dalla politica.

Noi siamo stati graziati da questi 5 attori con la A maiuscola, a cui aggiungerei il jolly-genio Totò (stile Keaton & Chaplin) e Volonté, che hanno percorso più o meno gli anni 50-90.

Negli USA no, ci sono attori ben fissi negli anni 50-60 e altri negli anni 70-80.

Forse come unicum abbiamo Brando, che ha spaziato in tutte le decadi.

Però, volendo riferirmi alla decade 70-80, allora Pacino, De Niro, Hoffman, Jack Nicholson, Redford. Prima è già più difficile per me, Jack Lemmon ovviamente, ma Bogart, James Stewart, Cary Grant…?

E, soprattutto, sarà anche stato gay, ma John Waine?

Jack Lemmon
Walter Matthau
Robert De Niro
Dustin Hoffman
Spencer Tracy

Ecco, uno di cui mi ero completamente dimenticato, mannaggia, Spencer Tracy, un mostro, immenso, dalle commedie leggere o sofisticate a uno dei suoi apici, Bad Day at Black Rock, pure finto storpio.

No, Steed, spediscimi per un po’ di tempo nell’“angolo della vergogna” :oops:

Anche mostro da film horror nel Dottor Jeckyll…