I fondamentali - titoli immancabili e chicche meno conosciute

Ho citato 3 film di Ford con gli indiani, dove, a mio avviso sono personaggi stereotipati, L’UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE (così come OMBRE ROSSE) l’ho visto e in effetti a mio avviso è uno dei migliori, non a caso tra i suoi ultimi film, del '62, quando già di riscontravano influenze del nuovo western, subito dopo sarebbero esplosi Peckinpah e Leone. RIO BRAVO è il titolo italiano, mi sembra che quello originale sia RIO GRANDE (ma mi potrei sbagliare, è quello dove John Wayne è colonnello di un forte dove arriva la moglie e si scatena una rivolta indiana, anche se i 2 fatti non sono collegati:D). Per l’altro titolo mi sono confuso, volevo citare LA CAROVANA DEI MORMONI (Wagon Master).
Sono d’accordo col fatto che Ford ha dato nuovo impulso al western portandolo al livello di cinema d’eccellenza, con un radicale cambiamento delle visuali tematiche precedenti e con il tratteggiare personaggi credibili, ma, come ho detto, da Peckinpah in poi si sono poi affermati nuovi stilemi, un nuovo modo di raccontare la storia, nuovi stili di regia,una rappresentazione più realistica della violenza, che hanno reso i suoi pur grandi film, “superati”. Per meglio spiegarmi prendiamo “Sentieri selvaggi”, uno dei capolavori riconosciuti del genere, quì John Wayne interpreta la parte di un reduce sudista, che cerca per anni le proprie nipoti, rapite dagli indiani dopo il massacro della loro famiglia. Il suo odio per gli indiani è fortissimo: in una scena molto dura spara agli occhi del cadavere di un indiano, come per negare la sua umanità. Quando, dopo molto tempo, ritrova una delle ragazze, pensa di ucciderla perché è ormai completamente assimilata alla cultura degli odiati Pellerossa. Il film costa a Ford l’accusa di razzismo, in realtà non lo credo assolutamente, è solo una storia che ha voluto raccontarci. Ma il punto è che il cinema fordiano, e del tempo in generale, non comprendeva la cultura degli indiani (o meglio dei nativi): qualche volta racconta l’amore tra un bianco ed un’indiana, ma i comportamenti della ragazza sono in tutto uguali a quelli di una qualunque ragazza della buona società americana del tempo. Inoltre gli attori che interpretano i nativi– i vari Anthony Quinn, Victor Mature, Burt Lancaster - sono sempre bianchi. Gli indiani “buoni” sono quelli che tentano di assimilare la cultura dei bianchi o perlomeno che cercano la loro amicizia, gli altri, quelli che la combattono e difendono le proprie terre sono quelli “cattivi”. La svolta vera è propria si ha negli anni Settanta, in seguito all’affermarsi dei valori della contestazione del Sessantotto, che portano a profonde trasformazioni della mentalità in Europa ed Usa. Il genere Western è quindi costretto a mettere in discussione i propri modelli culturali e confrontarsi con la realtà storica, che è stata molto più brutale ed ingiusta di come era stata rappresentata, della conquista della Frontiera: si avvicina in modo più critico alle usanze dei nativi e finisce per riconoscere che furono vittima di un genocidio. Tra i film fondamentali che esemplificano questo nuovo corso, posso citare “Un uomo chiamato cavallo” con Richard Harris, “Soldato blu” di Ralph Nelson e “Piccolo grande uomo”con Dustin Hoffman, tuttii del 1970, duri e diretti nel raccontare sia i bianchi che gli Indiani. da allora in poi l’approccio nei film western di un certo livello (lasciamo fuori i film di puro intrattenimento, dove spesso l’ambientazione western è solo un pretesto per mostrare altro) è cambiato radicalmente. Oggi nessuno farebbe più un film di stampo fordiano, i modelli sono altri.
E tutto questo per dirti che non basta aver studiato, conoscere perfettamente gli stili e i registi e saper apprezzare i maestri che hanno fatto la storia del cinema … il cinema va sempre contestualizzato al periodo e poi rivisto nel tempo, con i mutamenti culturali e le percezioni anche sociali che cambiano. E siccome questo non è solo il mio pensiero, ma anche di larga parte di studiosi e critici del cinema, puoi ovviamente dissentire, ma non penso tu possa affermare che sono solo “cazzate”, altrimenti ti etichetti come una persona chiusa per cui le proprie idee sono valori assoluti e pretende di pontificare, proprio come facevano (e fanno tuttora) molti (presunto) critici esperti di cinema che nel corso della storia hanno bollato come insignificanti molti grandi film e registi (penso al nostro Bava per esempio), esaltandone magari altri, che con il passare del tempo sono stati dimenticati. Cosa vuol dire “rispetto le opinioni che hanno un fondamento”? Lo decidi tu qual è il fondamento? Io non ho detto “i film di Ford sono stupidi e fanno schifo” … questa è un’affermazione senza fondamento, idiota e falsa … io ho argomentato su un modo di fare cinema che ritengo valido ma superato, se questo ti irrita è un tuo problema!

SWAN, mi vedo costretto a risponderti anche qui: come si fa a sostenere Dances With Wolves un western realistico?!? Sicuramente l’epopea del far West avrà visto rarissimi casi di coppie miste indiane/bianchi caucasici, ma la vicenda narrata in quel film e tutto il contesto… :confused:
Il western realistico, era proprio quello di Ford! I “bianchi” vedevano gli indiani proprio come descritto nei film di Ford. Non è che i coloni andassero in giro a fare i discorsi “progressisti” come fa Candice Bergen in Soldier Blue…Poi a livello puramente tecnico, Ford non si discute, via…Qui nessuno fa dogmi, se uno è appassionato e capisce un po’ di cinema, apprezza Ford senza se e senza ma. Mi fermo qui per via del tremendo OT.

Se i bianchi vedevano così gli indiani io non lo so, mi immagino che anche allora venissero visti in vari modi e da più ottiche, so solo che nei film di Ford si focalizza solo il punto di vista dei Bianchi, mai si è visto nei suoi film massacrare un villaggio indiano, ma sempre il contrario, e questa ammetterai non è realtà storica! Certo anche Soldato Blu, che al tempo provoco pure svenimenti nei cinema, oggi appare ingenuo in determinate rappresentazioni, come appunto quelle da te citate. Balla coi lupi è una storia improbabile (come spesso sono le storie che racconta il cinema) in un contesto realistico. A livello tecnico Ford è stato grandissimo e non ci piove … sul fatto che debba apprezzarlo senza se e senza ma non sono d’accordo … se ti documenti vedrai che non sono il solo a pensarla così, ci sono miriadi di critici, esperti, sociologhi che dicono (sicuramente con trattazioni più complete ed erudite delle mie) le stesse cose, vi sono libri, saggi … ma forse siamo tutti degli ignoranti incompetenti. Il che non vuol dire che non si possa dire il contrario, anzi è bene che uno si formi la sua convinzione personale sentendo le campane più disparate.
Comunque hai ragione, fermiamoci quì, altrimenti la querelle non finisce più, tra l’altro su un registra che entrambi giudichiamo validissimo!

Cazzate. Adoro il Dracula di Coppola, ma il film di Murnau lo lascia al palo tranquillamente.

Cosa intendi per Rio Bravo? Titolo italiano o originale? Perche il Rio Bravo italico s'intitola Rio Grande, ed e di Ford, il vero Rio Bravo e` di Hawks, e non ci sono indiani.

Comunque il thread ha un preciso titolo, o lo cambio in “pensieri in liberta` di Swan su cinema datato e no” o ritornate On Topic.

Scusa per gli OT, ma ho sempre risposto ai messaggi.
Comunque sul Nosferatu di Murnau concordo che in valore assoluto è superiore al film di Coppola, ma mi sembra meno fruibile da parte del pubblico…poi l’attento ed erudito cinefilo potrà pensarla diversamente e guardarselo più e più volte … niente da dire. Da parte mia mi riguardo più volentieri il remake di Herzog rispetto ai due citati.

Su Rio Bravo ho già risposto in un messaggio precedente (titolo italiano).

E con questo mi cospargo il capo di genere e prometto che cercherò di non andare più OT.
Mi scuso anche con chi si è sentito offeso per alcuni miei giudizi troppo netti su capolavori del cinema, ma non era assolutamente mia intenzione denigrarli, ma solo evidenziarne certi aspetti, ma evidentemente mi sono espresso male oppure ho una concezione del cinema troppo personale, e quindi agli occhi degli altri errata!