Anno 1962
Durata 98
Origine ITALIA
Genere DRAMMATICO, SOCIALE
Produzione GOFFREDO LOMBARDO PER TITANUS, METRO
Distribuzione TITANUS
Vietato 16
Regia
Elio Petri
Attori
Salvo Randone Cesare Conversi
Franco Sportelli Amilcare
Regina Bianchi Giulia
Paolo Ferrari Vinicio
Vittorio Caprioli Il “professore”
Alberto Amato
Giulio Battiferri
Piero Gucaione
Marcella Valeri
Silvio Silvi
Enrico Salvatore
Aldo Pini
Egidio Porzia
Angela Minervini
Renato Maddalena
Vittorio Donato
Vittorio Bottone
Lando Buzzanca
Trama Cesare, un idraulico di cinquantacinque anni, che ha lavorato sodo per tutta la vita, dopo la morte della moglie si trova veramente solo. Un giorno Cesare vede morire un uomo della sua età, e quell’episodio folgora Cesare come una rivelazione: egli sapeva che alla sua età si puo’ morire, ma ora lo ha “visto”. Questa consapevolezza matura in lui una decisione imprevedibile: smetterà da oggi, e per sempre, di lavorare, per potersi godere la vita prima che sia troppo tardi…
Note - NASTRO D’ARGENTO 1963 PER IL MIGLIOR SOGGETTO ORIGINALE.
Lunedi 22 settembre alle 9:10, Rai Sat Cinema
Secondo film di Elio Petri. Influenze neorealistiche e straordinaria prova di Salvo Randone.
Appena uscito per la Titanus - 01, passato diverse volte su Rai cinema.
Con Salvo Randone, Vittorio Caprioli, Franco Sportelli, Paolo Ferrari, Lando Buzzanca…
Soggetto di Tonino Guerra e Petri, montaggio di Ruggero Mastroianni.
Salvo Randone, in uno dei rari ruoli da protagonista, disperato e solo per la morte della moglie, vede morire un uomo della sua età. Si rende così conto che la vita potrebbe finire anche per lui. Prende allora una decisione…
secondo film per Petri, a cui non sono estranee esperienze autobiografiche.
Il film comunque è davvero bellissimo; meno cerebrale e sperimentale di certe mattonate di Antonioni o Godard, riesce in qualche modo a trovare un equilibrio che funziona perfettamente pur senza avere grossi picchi narrativi.
Randone è fantastico, non trovo altre parole.
Curioso il fatto che anche qui faccia l’idraulico (o stagnaro) come farà poi in Indagine… sempre di Petri.
Son d’accordo con Renato… è un film che difficilmente si dimentica e che fa molto riflettere, gli interpreti sono straordinari tanto che, personalmente ho trovato pure delle associazioni con persone che conosco ma, mi si potrà obiettare che è logico e che avviene un po in tante pellicole… invece io dico che in questa, saranno forse i tempi attuali, i discorsi del protagonista oramai li sento ripetere come detto da una moltitudine sempre piu’ crescente di persone comuni!!!
non che questo sia leggero
bello, sono d’accordo, ci sono momenti notevoli e pur essendo Rondone-centrico lascia anche agli altri attori i giusti spazi per fare la loro brava figura
il dvd 01 è in effetti appena passabile, letterbox e di qualità medio bassa
Bel film di Elio Petri con un grande Salvo Randone(che sostituì nel ruolo Totò che costava troppo secondo il produttore Lombardo)
“Quando proposi il film a Goffredo Lombardo, per il ruolo del protagonista feci una rosa di tre nomi: Totò, Jean Gabin, Salvo Randone. E lui scelse Randone perchè,
evidentemente, era l’attore che costava meno.
Pensai a Totò non solo pechè lo vedevo giusto per il ruolo, ma perchè Totò è stato praticamente il mio maestro di
estetica. All’epoca in cui da ragazzo facevo la claque, avevo visto sette volte la rivista “Che ti sei messo in testa”
Elio Petri
dal libro “L’avventurosa storia del cinema italiano di Fofi e Faldini