I Mondo Movie girati da Stelvio Massi e Gabriele Crisanti

Those are the full things; they appear to be short subjects perhaps recorded for a televisual series of around 50 episodes. It appears at least a few, if not all, we’re then placed onto VHS tapes - perhaps running for two episodes at a time according to the Primavideo magazine.

Interestingly the playlist is also missing those two shorts that perhaps relate to Droga - much like those I had. Perhaps this is where mine came from originally? We will see.

Anyway, I hope to now locate the missing ones - I believe there to be eight missing from that playlist!

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no, mafia era materiale curiosamente destinato alla televisione, ma dubito che vi sia mai approdato (uscì dritto in vhs e non mi pare di averlo mai intercettato in rai), da cui le debite solarizzazioni, i freeze-framing, le ipocrite bande nere e i pixeling… d’altronde riproponeva le scene più dure di droga sterco di dio e mondo cane 2000, come quella della neonata usata come contenitore di droga e il ragazzo sbulbato per il traffico di cornee (scena questa, tra le più orribili mai viste in un mondo italiano, che spero non mi risalga mai nel dormiveglia o in sogno).

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C’è da dire, comunque, che Massi ha visto - purtroppo - giusto: son cose che succedono tutt’ora in Cina e coi disgraziati poveracci del sud est asiatico dai quali i ricchi ed i privilegiati pescano a ban masse, in tutti i i sensi. Ma si va off topic

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una cosa che resta difficile da separare con precisione è quali di questi materiale siano di massi e quali di crisanti. mafia è sicuramente operazione del solo crisanti, che ricicla opere realizzate anche assieme a massi e qualcosa di mondo cane oggi del solo massi.

su quanto osservi sono abbastanza d’accordo: mondo cane 2000 (che resta complessivamente un prodotto comunque ignobile) fu se non erro il primo mondo-movie a parlare lingua in bocca di pedofilia, pedopornografia e prostituzione minorile thailandese. sempre con quel falso sdegno e ostentato pietismo sotto al quale ribolliva il compiacimento per quanto mostrato e la voglia di colpire bassissimo, chiaramente. ed era il 1988, anno in cui si era ben lungi dall’avere familiarità con questi fenomeni.

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Si, ovvio che mi riferivo al contenuto di tutte queste ore di girato piuttosto che sul chi poi, in futuro, ci abbia messo le mani sopra per editare e rieditare ad infinitum.

Vuoi sapere una cosa? Sinceramente mi fa molta meno indignazione la pedopornografia piuttosto che il traffico di organi umani o l’utilizzo di corpi adolescenti come contenitori per la droga. Sarà che nel primo caso, quando già lavoravo nel ristorante cinese di Montemurlo prima del mio primissimo viaggio in Asia, già ero abituato al mio padrone e a tutti quei laidi vecchi mafiosi che si portavano dietro ragazzine che potevano essere le loro nipoti e alle quali andava benissimo fare di tutto pur di avere soldi per comprarsi il cellulare o i vestiti alla moda o un nuovo taglio di capelli. Sarà che la primissima immagine che ricordo della mia prima sera appena arrivato in Thailandia era un disgustoso americano grasso, sudato, bianco come il latte, pensionato che se ne andava giro mano nella mano con una bambina accondiscende, sarà che in Cambogia tutti i contadini mi han detto che è normale fare prostituire le bambine o venderle ai ricchi pervertiti perché “2000 dollari non li vediamo in tutta la vita ed invece un nuovo figlio si può fare in qualsiasi momento”. Sarà che delle oltre 20 ragazze asiatiche che ho avuto quando studiavo a Firenze e le centinaia che ho conosciuto (e solo conosciuto, ci tengo a precisare) mi han tutte raccontato, chi giapponesi, chi cinesi, chi thailandesi, chi malesi o indonesiane, di sverginamenti da parte di padri, zii, cugini da bambine che ormai non mi stupisco di questo argomento. Proprio no. Ma del traffico di organi, quasi sempre prelevati in corpore vile da dissidenti, internati in campi di concentramento (i laogu dell’hainan o altre province “fuori da occhi indiscreti”) o da studenti arrestati e scomparsi (come è successo a qualcuno del mio fratello negli ultimi 18 anni) o da minoranze etniche o da semplici poveracci… ecco, questo mi fa schifo perché nella maggior parte dei casi finiscono tutti in mano (anzi, “in corpo”) a vecchi laidi ricchi che vogliono continuare a godere e trombare come han fatto per tutta la loro vomitevole vita, per continuare a veder meglio la passera di giovani ragazzine o semplicemente per usare le inutili vite altrui per continuare a sentirsi fisicamente accettabili. Questa è la cosa che mi fa più schifo perché nella prostituzione - minorile o maggiorenne, poco conta - almeno in Asia c’è sempre una parte di reciproco consenso.
E il traffico di droga… vabè Vien da se… su in tavolo di una discoteca in Cina ho visto tanta di quella cocaina che mai la vedrò in 25 vite messe insieme. E tutti a pippare davanti agli occhi di tutti, che tanto il proprietario (che era amico della tipa con cui stavo) era amico della polizia. Poi uno si chiede: ma tutta ‘sta roba come fa ad arrivare? Beh, come vedete, qualsiasi contenitore è adatto, se serve all’occasione.
Siamo noi occidentali che ci scandalizziamo. Ma ci scandalizziamo perché si valuta tutto con li occhi dell’occidente. E con le (poche) conoscenze che l’,occidente ha o riceve veramente su queste realtà. Nelle terre dei sorrisi, si ride per non piangere. O, semplicemente si ride perché va bene così.

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riportando quanto dici ai film in esame, ha anche a me disturbato maggiormente la scena del traffico di cornee. vera o meno che sia. e non tanto/solo perché è a tutti gli effetti la cosa più graficamente raccapricciante mai confluita in un mondo nostrano (e non invidio chi se la buscò in sala tra noce e capocollo), ma per la stronzaggine e il cinismo con cui viene scodellata e rappresentata, rinforzata dal patetico contrasto musicale di un tema che sembrava venire dritto da radio maria.

appena posso mi guardo la scena in questione… si, sicuramente su queste immagini, sovrapporre temi musicali inappropriati è veramente una questione di pessimo gusto. però rimane il fatto trattato e il commento vocale che mi interessano. mi piace capire come certi argomenti, per noi estremamente sensibili come è giusto che sia, vengano trattati dalla nostra cinematografia più o meno seria o più o meno commerciale

è al fulmicone ma ti si tatua sulla psiche come poche.

il commento vocale non è meno antifrastico di quello sonoro. tutt’altro che oggettivo, tono perennemente strafottente, cinico, gelido e falsamente empatico. e mai iper-stronzo come nel caso delle opere de quo. curiosamente gli stessi materiali remixati in mafia beneficiano invece di un commento sobrio e para-didattico, attorno al quale si respira la buona fede informativa.

Eh appena risistemo il computer da viaggio - che mercoledì vorrei partire - me lo guardo, che su quello di casa ho problemi alla scheda video.

Ti dirò… da buon amante dei porno giapponesi più estremi e quindi abituato a vedere immagini di umiliazioni, sottomissioni o violenze più o meno socialmente accettate: questi argomenti vengono trattati - quando vengono trattati - solo dall’occidente ma son molto apprezzati dal popolo giapponese che è tanto perverso quanto ipocrita, perchè il Giappone è il terzo paese al mondo dopo Cina e Corea che beneficia del traffico di organi umani per le questioni summenzionate. Sarà per quello che, come diceva il Crisanti - pace alla coscienza sua (non so se è vivo o meno ma sicuramente responsabile di aver veicolato prodotti in alcuni casi discutibili) questi film laggiù hanno avuto un grande successo. Non certo per il sottotesto sociale ma quanto per il puro ed epidermico fascino morboso dell’immagine in se e per se.

Ma in Asia non si parla mai di questi argomenti: la polvere la si nasconde sotto il tappeto, facendo finta di niente. Ma si apprezza l’argomento trattato: non tanto per l’argomento in sè e per sè ma per il piacere della goduria grafica

qui il mistero si infittisce, perché secondo molti siti è stato realizzato da quel susumu saegusa responsabile della serie death file e di terrible meal. quindi delle due l’una. o non è di crisanti o susumu saegusa è un moniker di crisanti. ma considerati i film che ha all’attivo, ho i miei dubbi che siano la stessa persona. ci sarebbe una terza ipotesi, ed è che esistono due film dall’identico nome ma dal diverso regista e contenuto.

o forse sempliemente un prestanome o il curatore dell’edizione giapponese

temo proprio di no. passato a miglior vita 13 anni fa.

la cosa più curiosa di tutte è che prima di abbracciare questo genere fu socio fondatore di una cooperativa cinematografica internazionale con orson welles e che vinse un premio giffoni sul finire dei 70 per un film d’animazione

il destino di mondo-maker era comunque già inscritto nell’editoria del fumetto, dato che dobbiamo a lui la collana crimen nel mondo, della quale era direttore responsabile ed editore.

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si. sempre nella tradizione del rimescolare, è abbastanza plausibile che saegusa abbia curato il film di crisanti rimontandolo con suoi materiali. ma restano congetture, non sono mai riuscito a metterci sopra mani e occhi.

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a quanto pare della serie taccuino di viaggio segnalata da @bastardnasum la primavideo non annovera molti episodi:

https://www.youtube.com/@FilmandClips/search?query=taccuino

a sua volta il canale non ha alcuni episodi qui segnalati. la dea cosa/la casa dei morti viventi ad esempio marca visita

E D I T:

allora, visti tham barak e tokyo: i penitenti vomitatori del primo sono sicuramente estrapolati da uno dei 10 episodi di mafia (in cui è presente per intero tutto l’episodio tham barbak, con identico commento) e ribambati anche in droga sterco di dio.
di tokyo mafia ha riciclato, risignificandoli con tutt’altro commento, alcuni passaggi. da notare che la grana delle immagini e quel che si vede è retrocedibile, per data, alla prima metà degli anni 70. alcuni spezzoni infatti, come quello dei loculi prenotabili a scopo rilassante-vacanziero, li si son visti anche in questo sporco mondo meraviglioso e alcuni frammenti mi sembra di ricordarli presenti anche (ma dovrei ricontrollare) in nudo e crudele
in entrambi (a questo punto credo proprio in tutti) gli episodi la voce fuori campo è quella di renzo stacchi, il medesimo speaker sprezzante di mondo cane 2000.

escludo ovviamente che gli episodi dedicati agli animali provengano dai tardi mondo di massi e crisanti. piano piano me li spadello tutti.

mi è a questo punto venuto un dubbio, e cioè che il dittico la dea coca/la casa dei morti viventi costituiscano uno degli episodi di mafia

no, gli episodi di Mafia son già tutti conosciuti e sono 10 in tutto

NO 63072 - Mafia Vol. 1 - Le mafie italiane: origini e storia
NO 63082 - Mafia Vol. 2 - Le mafie nel mondo
NO 63092 - Mafia Vol. 3 - Le mafie del Nord America
NO 63102 - Mafia Vol. 4 - Le mafie del Sud America
NO 63112 - Mafia Vol. 5 - Le mafie orientali
NO 63122 - Mafia Vol. 6 - Le nuove mafie
NO 63132 - Mafia Vol. 7 - Mafia, droghe e commerci
NO 63142 - Mafia Vol. 8 - Strategie e imprese economiche della mafia
NO 63152 - Mafia Vol. 9 - Lotta e contrasto alla mafia
NO 63162 - Mafia Vol. 10 - Mafia ieri, oggi e… domani?

Per la serie “Taccuino di Viaggio” non so quanti episodi manchino: probabilmente alcuni dovevano ancora essere pubblicati, bisognerebbe avere sottomano i cataloghini allegati nelle vhs dell’epoca dove c’erano tutti i titoli disponibili divisi per collana. Come per le analoghe collane “Piccoli Mondi”, “Caleidoscopio” e “Zoologia” edite sempre dalla Number One negli stessi periodi, venivano proposti a piccoli lotti di 2 vhs per volta. Fa eccezione appunto la serie “Mafia” che è uscita tutta di fila, in ordine progressivo. Presumo che ce ne siano sicuramente altri anche se, guardando i numeri di catalogo, la Number One avrebbe chiuso di li a pochissimo, una quarantina di titoli più in avanti, quasi sicuramente nello stesso anno.

Ora, ci sono altri due titoli di cui non so a che collana appartengano, potrebbe essere la stessa collana:

NO 64512 - Ngoro Ngoro / Tanzania / Bangkok
NO 64522 - Nilo: Le Cascate Vittoria / Savana: Serengeti / Sole rosso

Comunque tutti questi documentari, anche delle altre collane citate sopra (“Zoologia”, “Caleidoscopio”, “Piccoli Mondi”, “Taccuino di Viaggio”), uscivano a blocchi di 2 titoli per volta e dovrebbero essere almeno 6 vhs per ogni collana, almeno quelli già disponibili sul catalogo della Primavideo, che uscivano inframmezzati tra un film e l’altro. Ora, qui si sta arrivando velocemente alla fine delle pubblicazioni della casa editrice che non dovrebbearo arrovare oltre “Il cadavere dagli artigli d’acciaio” (NO 64832) quindi non penso che siano state serie lunghissime, al massimo 8 o 10 vhs per ogni collana

non ci siamo capiti, forse mi son spiegato male io. intendo dire che gli episodi dea coca-casa della morte siano, sotto differente titolazione, sempre uno dei 10 di mafia. anche perché mafia parlava perlopiù di tutto quanto era legato alle droghe, dalle organizzazioni che le smerciavano (yakuza, cartello etc) giù fino ai diversi sistemi di recupero comunitario nel mondo. e la casa dei morti viventi allude appunto, secondo me, a un passaggio (che di rimbalzo è presente anche in droga sterco di dio) in cui si illustrano case di cura che tengono in vita tossici terminali, ammalatisi di aids, cancro e altre malattie degenerative. andrebbe chiaramente visto, ma a questo punto sono pronto a scommetterci un rene che viene sempre da quella batteria di repertoriato pluri-riciclato.

in ogni caso, la tua curiosità sull’ennesimo riciclaggio “crisantemico” (ih!) può dirsi soddisfatta, come fondati i tuoi sospetti e i fugati tuoi dubbi: si tratta sempre del solito minestrone da sempre pluri-riscaldato. la capacità di crisanti di cambiare specifico alle stesse immagini semplicemente alterando i commenti e rimanipolando un po’ le immagini è impressionante. più che un regista andrebbe definito un DJ…

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ah di sicuro… fa a gara con Pino Buricchi che riciclava tutti i film da lui prodotti (Black Cobra 4) e persino rimontava film che già di loro nascevano già come film di montaggio (Sarajevo inferno di fuoco", rimontaggio del già film di montaggio Black Cobra 4 e altre aggiunte che non ci chiappano nulla tra loro). Bella gente, bei periodi :smiley:

Via scappo a festeggiare svogliatamente il compleanno che mi attendono :frowning:

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E affascinante leggere tutto questo, grazie!

Il mio incontro con questi film e solo Droga Sterco di Dio che avevo noleggiato in VHS nel Chinatown di Londra, anni e anni fa. E ricordo solo la scena con le droghe nascosti nel corpo di un bambino - e adesso, dopo tutti questi anni, ho capito non era vero?

Aggiungo solo che e sicuramente uscito in VHS in Hong Kong.

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a me la scena della neonata, complice anche la qualità tutt’altro che eccelsa del vhs-rip che possiedo, è parsa paurosamente vera. se è finta, è realizzata straordinariamente bene e avrà preso il 95% del budget. resta incredibile, come dicevo sopr’anzi, che con una sequenza simile (presente in due quarti di poster: pensa, passeggiavi per il centro e ti ritrovavi un manifesto murale con una neonata aperta in due come una cozza) il film l’abbia fatta franca con il nulla osta per tutti. nei due mondo cane fatti prima e dopo droga si vedevano cose meno pese (certo non idilliache eh) e si buscarono il vm 18.

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Ho diverse vhs originali Number One, alcune della serie Mafie ed altre di film vari, son sicuro che in qualcuna i cataloghini ci sono.
Quando rientro in Italia provo a controllare.

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