I vigliacchi non pregano (Mario Siciliano, 1968)

Non vi sembra che il finale nasca un po dal nulla?

Perche Garko striscia sulle rotaie?
Come sono arrivati nella galleria con il treno abbandonato?
Ma soprattutto come ha fatto Rassimov a scovarli?

Secondo me è stato tagliato molto nel finale…
Oppure c’è qualche versione più lunga?

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Vado decisamente controcorrente… Sicuramente Garko e Rassimov sono al loro meglio e credibili nei rispettivi ruoli ma il film è un brodo troppo allungato: quasi due ore in attesa dell’inevitabile resa dei conti finale; per venti minuti buoni, nella parte centrale, Garko scompare dal film e viene introdotta la faida tra i Douglas e i Perkins (sulla falsa riga di Per un pugno di dollari) che nulla c’entra con la trama; la scena iniziale, di altissimo livello, crea un’aspettativa che poi il film nel suo svolgimento delude.
Sembrano esserci dei tagli, come ipotizza @Nico2 , ma in realtà si tratta semplicemente di salti narrativi che fanno perdere continuità alla sceneggiatura.
Mario Siciliano, fino ad allora produttore e qui alla prima prova come regista, farà molto peggio con i due successivi western diretti Trinità e Sartana figli di… e Alleluja e Sartana figli di… Dio.
Il film è uno dei pochi, tra i non macchiettistici, a superare indenne l’esame della censura: nessun taglio imposto, tanto che infatti di violenza non se ne vede.

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