Vado decisamente controcorrente… Sicuramente Garko e Rassimov sono al loro meglio e credibili nei rispettivi ruoli ma il film è un brodo troppo allungato: quasi due ore in attesa dell’inevitabile resa dei conti finale; per venti minuti buoni, nella parte centrale, Garko scompare dal film e viene introdotta la faida tra i Douglas e i Perkins (sulla falsa riga di Per un pugno di dollari) che nulla c’entra con la trama; la scena iniziale, di altissimo livello, crea un’aspettativa che poi il film nel suo svolgimento delude.
Sembrano esserci dei tagli, come ipotizza @Nico2 , ma in realtà si tratta semplicemente di salti narrativi che fanno perdere continuità alla sceneggiatura.
Mario Siciliano, fino ad allora produttore e qui alla prima prova come regista, farà molto peggio con i due successivi western diretti Trinità e Sartana figli di… e Alleluja e Sartana figli di… Dio.
Il film è uno dei pochi, tra i non macchiettistici, a superare indenne l’esame della censura: nessun taglio imposto, tanto che infatti di violenza non se ne vede.