Il canale degli angeli (Francesco Pasinetti, 1934)

Un film di Francesco Pasinetti
http://www.imdb.com/title/tt0024948/

Curioso esordio nel lungometraggio di Francesco Pasinetti, che in seguito dirigerà soltanto documentari e cortometraggi, anche perché la sua carriera sarà drammaticamente spezzata a soli 37 anni, nel 1949. Qui, giovanissimo, il regista mette insieme un film senz’altro affascinante, che appoggiandosi a un’esile traccia sentimentale colpisce soprattutto per il linguaggio poetico, costruito su un montaggio che deve molto alla avanguardie e su una fotografia molto raffinata, con immagini che a tratti quasi sembrano anticipare le ricerche del primissimo Antonioni. I dialoghi ridotti al minimo e le riprese quasi completamente in esterni diventano così invenzioni autoriali che dialogano alla pari con il miglior cinema d’autore di quegli anni (non credo sia azzardato parlare di Jean Vigo). Ma anche la trama, nella sua semplicità (una donna sposata con un uomo più anziano, ormai invalido, subisce il fascino di un giovane marinaio), è intrisa degli umori del suo tempo, con l’accento sul progresso e il futuro, che trovano un correllativo oggettivo nelle splendide sequenze documentarie. Per una volta, la Venezia sullo schermo non ha infatti nulla di romantico o decadente, ma la malinconia nasce proprio dai suoi aspetti più popolari e più quotidiani.

Il film è uscito recentemente nel cofanetto dedicato a Francesco Pasinetti dall’Istituto Luce, che comprende anche altre 18 documentari. L’edizione originale credo durasse sui 60 minuti, ma la copia sopravvissuta non arriva ai 50, con diverse piccole lacune chiaramente avvertibili, che pure non minano la comprensione del racconto. Il restauro, volenteroso, è quello effettuato nel 2006, e direi che nel complesso permette di apprezzare il nitore della fotografia.