Il comico razzista che sbrocca

(da repubblica.it)

Hollywood, rimproverato dalla platea Michael Richards urla insulti razzisti e dopo chiede scusa al “David Letterman Show”

                                                [b][b]"Fottuto negro" a uno spettatore un comico americano nella bufera[/b][/b]

                                                [i][b]Incidente ricomposto, ma non si placano le polemiche sui media[/b][/i]

LOS ANGELES - Il locale pieno di gente. Il comico sul palco è nel mezzo dello spettacolo. La folla non è proprio entusiasta e qualcuno lo punzecchia: “Non fai ridere”. Al che, l’artista non ci vede più e si lancia in una serie di insulti razzisti ai danni dello spettatore che lo ha bacchettato e una serie di espressioni volgari: una tirata senza sosta che lascia allibiti tutti. Così Michael Richards, il celebre Cosmo Kramer, personaggio surreale e amatissimo della serie televisiva di culto Seinfeld, finisce nel fango.

“Fottuto negro… Parla, parla pure… E’ un negro. E’ un negro, guardate, c’è un negro”, ha detto Richards durante il suo show di venerdì sera alla Laugh Factory di Hollywood.

La gente, visibilmente irritata, comincia ad innervosirsi. “Lo so, ora mi arresteranno perché ho detto negro”, continua Richards.

Lo spettatore, Kyle Doss, rimane sconvolto. “Non era assolutamente necessario”, gli urla dietro. Lui ribatte. “Ecco cosa succede quando interrompi l’uomo bianco”. Improvvisamente, la sala si fa deserta.

Nessun equivoco. Oltre al racconto del malcapitato, c’è anche un video che testimonia la tirata razzista. A botta calda, nessun commento dal comico, diventato famoso come Kramer, il vicino di casa di Jerry Seinfeld nell’omonimo show tv. Poi, però, Richards ha presentato le sue scuse durante il “David Letterman Show”.

“Ho reagito male alla provocazione, mi dispiace molto di aver perso così la calma. Non sono un razzista”, ha detto. Ma l’incidente ha suscitato molte proteste e l’indignazione generale. Qualcuno lo ha già paragonato all’analoga tirata antisemita di Mel Gibson, che si abbandonò ad una serie di insulti contro gli ebrei lo scorso luglio, arrestato dalla polizia, mentre guidava ubriaco. E c’è chi dice che potrebbe segnare la fine della sua carriera.

(21 novembre 2006)

Eccovi il video sottotitolato:
http://www.youtube.com/watch?v=-T7uKvpzVXI

Un altro comico americano che ebbe stroncata la carriera - in circostanze totalmente diverse - è Pee Wee Herman (ve lo ricordate? ha fatto anche un film con Valeria Golino), il quale venne sorpreso in un cinema mentre si masturbava nudo…

Sì, ricordo l’episodio (ne parlarono diffusamente anche molti giornali italiani), che non dovrebbe essere certo sfuggito a Corry, autoproclamato cultore della materia (onanistica).

Qualche anno fa Pee Wee (Paul Reubens) fu anche coinvolto in un altro scandalo: fu accusato di possesso di materiale pedopornografico.

Si, vabbè, ma che palle con 'sto razzismo!
E Comunque è maleducazione anche interrompere i comici durante lo spettacolo urlandogli dietro, anche se non fanno ridere.
Questo non per difendere il comico, che ha sbagliato a sbroccare così, poteva essere molto più diplomatico,piuttosto che rispondere allo spettatore che poteva alzarsi, che non era obbligato a starlo a sentire se non gli piaceva o semplicemente fottendosene in modo signorile.
Ripeto, ha sbagliato a sbroccare, soprattutto coi tempi che corrono, dove devi stare attento a ogni sillaba che pronunci.
Ma in pochi si mettono nei panni di quello che stà la sopra a fare lo spettacolo (con tutte le pressioni che già normalmente si hanno) e dalla platea qualcuno ti urla dietro.

In realtà questa mi manca, chissà che si prova a spippettarsi nudo in un posto del genere…
Quanto al comico, non credo esistano attenuanti di sorta. Forse era mbriago o sotto l’effetto di chissà quale droga, ma le cazzate che ha detto si commentano da sole. E’ già qualcosa che non si sia giustificato argomentando cose tipo “non sono razzista, alcuni dei miei amici e collaboratori sono negri e li tratto bene”.

Non sono d’accordo.
In uno spettacolo comico come i famosi “one man show” all’americana il pubblico ha un ruolo fondamentale, sia che applauda o che fischi.
Ricordo un vecchissimo show di Eddie Murphy (o era Arsenio Hall? Uno dei due, comunque, giovanissimo, chiunque fosse) dove nasceva un travolgente botta e risposta con uno spettatore che non trovava lo spettacolo di suo gradimento. Dubito che fosse preparato, ed era innegabilmente divertentissimo e condotto con intelligenza.

Il tipo che ha sbroccato, secondo me, non è giustificabile in alcun modo.
Un professionista non può (e non deve) lasciarsi andare a quell’incredbile sequela di insulti razzisti (“Cinquant’anni fa ti avremmo messo a testa in giù con uno spiedo nel culo”, “Cacciatelo via, è un negro! È un negro! È un negro!”, " Ecco cosa succede quando interrompi l’uomo bianco").
Non è accettabile, soprattutto da un professionista che avrebbe potuto (e dovuto) risolvere in altro modo la questione.

Il fatto che stesse su quel palco lo rende possibile bersaglio di tutte le critiche possibili. Sta a lui gestirle con intelligenza.
Cosa che non ha certo fatto.

E’ una questione di sensibilità prima ancora che di educazione. Se un negro mi fa incazzare gli urlo in faccia “testa di cazzo!” o cose così, mica gli dico “sporco negro” o “negro di merda”. Mica per altro, non considero un insulto la parola negro. Invece la parola “frocio” la usiamo un po’ tutti perchè, volenti o nolenti, siamo cresciuti in una società omofobica e, anche se non ci piace ammetterlo, a livello inconscio nutriamo un po’ tutti sentimenti discriminatori nei confronti dei gay. Il comico che si è lascito andare a simili insulti certe cose evidentemente le pensa davvero; e dal momento che gli insulti erano quantomai coloriti si è trattata di una cosa premeditata, attenuanti ribadisco che per me non ne ha. Quanto al discorso sull’opportunità o meno di interrompere uno spettacolo poco divertente, la penso come Ziorzio. A Roma un comico che non faccia ridere le platee si becca un gatto morto in piena faccia, altro che fischi. Non è questione di stabilire se sia giusto o meno; le cose vanno così, e uno showman deve essere pronto ad accettare le pernacchie come gli applausi, o è meglio per lui cambiare mestiere.

Esatto:

The image of Pee-Wee was broken on July 26, 1991. On his summer vacation, Reubens was visiting his parents in Sarasota and sought escape from boredom by catching a showing of the X-rated film, Nurse Nancy. He fell victim to a police sting operation and was arrested for sex charges when detectives allegedly saw him playing with his private parts. He was released on $219 bail and nobody realized what had happened until somebody recognized him beneath his long hair and goatee. The media went berserk: ‘Kids show star arrested for indecent exposure’. Because of his behavior, CBS dropped the Playhouse and related merchandise was released from its shelves. He agreed to pay a $50 fine plus $85 in court costs to Sarasota County, and he produced a 30 second public service message for the Partnership For Drug-Free America commercial. As part of the deal, the county sealed all legal papers relating to the actor’s arrest and didn’t leave Reubens with a criminal record. The scandal marked the virtual death of Pee-Wee Herman. Reubens appeared as his favorite character for the last time at that Autumn’s MTV Music Video Awards. He bounded onto the stage before a standing ovation and asked, “Heard any good jokes lately?” in reference to being the butt of many current punchlines. “What was that one? Oh, so funny I forgot to laugh!” The enthusiastic reception was not surprising, as he had received 15 thousand supportive letters during his arrest. Regardless, he had recently made a promise not to play Pee-Wee anymore and used his arrest as an chance to portray other roles.

Le scuse di Richards…

http://www.youtube.com/watch?v=I3l-gRHjUNk