Il Dio serpente (Piero Vivarelli, 1970)

Sostanzialmente soporifero e incomprensibile film di culto. Davanti a Nadia Monamour vado sempre in estasi (ho più volte ribadito che rimarrà sempre la mia preferita), ma il film è una sana rottura di balle.
l’ho sempre visto in versione televisiva da reti locali (quindi credo censurato).
Per quanto riguarda la tanto decantata scena hard sarà sicuramente uno di quei pessimi porno-insert come in Emanuelle nera o altri del filone. Dubito che la mia Nadia sia arrivata a suonare il piffero magico e che sia legittimo che si sia opposta anche a un’eventuale utilizzo di controfigura.
al di là di tutto, in questo capolavoro del buon Vivarelli, lei è proprio da restarci secchi!!!

EFFETTIVAMENTE la trama e’ ben poca cosa una macumba con la capoccia della pora capretta…ma la Cassini e’ veramente uno schianto…una bellezza folgorante…stupende anche le location:-p

E’ morto oggi Augusto Martelli, compositore di molte colonne sonore tra le quali questa de Il dio serpente è forse la più nota.

su questa colonna sonora ci fu una diatriba fra lui e Dario Baldan Bembo, che sostenne di essere il vero autore del brano ma di non aver potuto registrarlo a suo nome perchè all’epoca non era iscritto alla SIAE.

Discreto erotico esotico basato sulla bellezza delle protagoniste , in particolar modo , Nadia Cassini qui al suo meglio.
Rivisto oggi ha ancora un certo fascino , buone anche le location venezuelane e le musiche che ben si abbinano al film.

1 Mi Piace