22mo krimi che ho sottotitolato, fa parte della serie classica, ovvero quella dei film tratti dai racconti di Edgar Wallace. Alla regia un altro specialista del genere come Roland (non accreditato)
Quando lo vidi anni fa sottotitolato in inglese, fu uno dei miei preferiti. Ora che ho ripreso in mano i krimi per sottotitolarli, l’ho di molto ridimensionato
Girato abbastanza in economia più che altro in 2 interni, la trama è fin troppo sempliciotta e in questo genere è un bel guaio
Seppur presente Eddi Arent, la componente umoristica è fin troppo contenuta e anche Kinsky , a suo perfetto agio nel ruolo di un pazzo che di tanto in tanto fugge dal manicomio per fare delle minacciose telefonate anonime, alla fine è poco sfruttato e non incide.
La trama gialla è molto lineare e gira attorno ad un’ eredità, una ricca contessa e un manicomio. La solita ragazza in pericolo e l’eroe/agente segreto che farà di tutto per salvarla
Girato quasi interamente in splendidi interni del palazzo della contessa e nel lugubre manicomio, con i soliti attori e caratteristi che popolano i krimi anni 60 e sono quindi delle garanzie, il film avrebbe tutte le carte in regola per essere un ottimo esempio di giallo dalle tinte gotiche
Ma proprio la trama eccessivamente semplice e la vicenda gialla senza mordente per lo spettatore ormai scafato ed esperto di krimi, penalizza molto la pellicola che quindi scende in classifica tra le meno riuscite del genere