Title: Maestro del terrore, Il
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Year: 1988
Release Date:
Director(s): Lamberto Bava
Writer(s): Ira Goldman (story) Dardano Sacchetti (screenplay)
Genre: Horror
Creator:
Summary: Il Maestro del Terrore � il regista Vincent Omen, originario della Romania, e che ha fatto fortuna dirigendo film dell’orrore…
In onda mercoledì 27 febbraio alle 00:40, Fantasy
Sempre per il noto ciclo tv “Alta tensione”
Recuperato in videocassetta diversi anni fa, lo trovai abbastanza deludente. Bravi Brandon e Arana, ma la storia non regge e il finale… uno dei peggiori script sacchettiani di sempre, imho.
Mi ricordo solo che c’era uno spreco di effetti speciali da parte di Stivaletti, il film è tutto qui, effetti speciali, sangue, pupazzi alla rinfusa.
Voleva anche essere un thriller/horror d’atmosfera, claustrofobico perchè incentrato sull’idea classica del protagonista tenuto prigioniero da uno psicopatico. Però risultava moscio, e come ho detto il finale “a sorpresa” m’era parso d’una cretineria colossale.
A parte l’effetto tristezza che ci vedo sempre nei film di questo periodo, che rappresenta l’epigrafe tombale dell’horror italico, l’ho trovato davvero brutto. Gran spreco di effetti speciali, anche se la scena della pallina lanciata con forza satanica da Arana e che si va a infilare nell’orbita è un dettaglio notevole.
La scenegiatura del Sacchetti davvero risibile. Non se la cavano male gli interpreti (che faccia Brandon, non ce ne sono più di facce così), ma la storia è fiacca e il finale, con l’assurdo ribaltamento di ruoli, l’ho trovato anche parecchio comico. Irresistibile in questo senso la scena dela “smitragliata” di palline da golf dalla bocca del morto resuscitato. Poi perchè quella chiusura tanto brusca? mah.
Comunque a suo modo teorico, per studiare il periodo dello stato terminale avanzato del nostro cine-bis.
Visto adesso su prime, io devo ammettere che coi film TV di Bava mi diverto. Anche in questo caso, trama molto esile, ma tanti effetti speciali che a me piace guardare (quando non sono fatti digitalmente), per un’ ora e mezzo possono anche bastare per divertirmi, forse mi accontento facilmente in questo senso! Ci sono i soliti attori che si vedono in queste produzioni, ed è comunque soddisfacente per chi vuole godersi fino all’ ultimo periodo del nostro cinema di genere.
Devo ammettere che film ben più blasonati mi annoiano molto di più di un prodotto simile, buono per rilassarsi un’ ora e mezza, senza pretese, velleità intellettuali ecc. Per me, promosso.
Ma quanto è bello quando la tizia va per prendere il cane ele rimane la pelle in mano, col povero animale scuoiato che abbaia sul divano
La scena migliore è quella del cesso. Mi ha fatto sbellicare per tutto il film