Il mostro (Luigi Zampa, 1977)

Anche tu trovi che il finale sia davvero terribile, crudelissimo e drammatico in maniera quasi sconvolgente?

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L’inizio del film mi ha ricordato molto l’episodio iniziale di I mostri di Risi

Per come la vedo io questo film di Zampa è una sorta di omaggio esplicito, che ne sviluppa più approfonditamente il soggetto creando tutto un intreccio complesso e suggestivo che, oltre a delineare la vicenda di questo bel giallo di critica sociale, getta pian piano le fondamenta per creare una narrazione alternativa del tragico epilogo annunciato ma non spiegato nel film di Risi

Detto questo, finale potente. Mostra la fragilità dell’essere umano quando alla resa dei conti viene messo di fronte alle conseguenze delle proprie scelte. Un dramma in cui morte, legami di sangue ed ineluttabilità riverberano, riconducendoci ad atmosfere tipiche della tragedia greca.

Boom! :bomb: :boom: :stuck_out_tongue_closed_eyes:

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È davvero un film ben scritto e il finale è davvero compiuto. Si vede comunque che il film è scritto da uno bravo (Sergio Donati).

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Per favore, qualcuno che ha il dvd italiano può dirmi la durata esatta del master? Grazie mille

Il dvd Millennium Storm dura 1h 34m 03s.

I disinformatori, imperterriti, proseguono nel loro sporco lavoro.

esce per Oblivion

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Penultimo film del bravo Luigi Zampa.

Protagonista un convincente e solo in questo film cinico Johnny Dorelli.

La storia tratta di un giornalista fallito, separato dalla moglie con un figlio, che si ritrova coinvolto in una serie di omicidi commessi da un serial Killer, ma più che l’interesse per il giallo la sceneggiatura di Donati e la regia di Zampa punta sull’imbarbarimento dei costumi e sulla critica ad un certo tipo di giornalismo sciacallesco(emblematica la figura del figlio del direttore interessato allo scoop più che alla morte del padre ucciso dal mostro in redazione).

Interessanti la figura del commissario(un ironico Orazio Orlando) poco presenti invece le figure femminili di Sydne Rome e di Angelica Ippolito. Bene anche Renato Scarpa e Renzo Palmer. Musiche di Ennio Morricone.

Potresti fare, già che ci sei, delle vere e proprie pagelle per ogni film? Tipo “Luigi Zampa: 8, Johnny Dorelli 7 e mezzo” e così via?

Un tuo cenno, grazie.

In alternativa: @discobot potresti formattare l’intero forum e poi spargere cenere sui resti fumanti? Grazie.

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Parlando seriamente. Visto di recente nell’ottimo, raccomandato, br della Oblivion. Un film insolito per l’epoca, per molti versi “fuori genere”, e al tempo stesso pienamente “dentro” i generi (dramma familiare, giallo, commedia grottesca…). Dorelli, alle prese con un personaggio difficile per attori ben più “prestigiosi”, da’ una prova notevolissima, se vogliamo inaspettata, sicuramente la migliore della sua carriera. La Rome entra in scena dopo più di un’ora, e sparisce velocemente, come se Zampa si ricordasse che siamo pur sempre in un film italiano anni ‘70, perciò un po’ di gnocca ci va messa (e infatti fa in tempo a mostrare il culo…). Ma forse non è mai stata così bella, inquadrata e fotografata benissimo. Finale, amaro e duro, indimenticabile. Decisamente, un’opera da riscoprire e/o rivalutare… :ok_hand::ok_hand::ok_hand::ok_hand::ok_hand::ok_hand::sunglasses:

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Io ho il dvd (per risparmiare qualcosa), edizione ottima, non c’è che dire. Il film, poi, è davvero bellissimo, a mio modesto avviso.

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Ciao!

Stavo pensando, mentre lo vedevo, la stessa cosa pure io. :slight_smile:

Il film è bellissimo, la trama gialla un pochino meno, Ci sono troppi elementi che fanno capire chi possa essere l’assassino (diciamo che gia’ la modalita’ della ‘consegna’ della seconda lettera è abbastanza chiara, ma anche il fatto che il personaggio della Rome apra all’assassino restringe di moltissimo il cerchio ed elimina il sospetto di Dorelli). Per il resto proprio nulla da eccepire, lo metto allo stesso livello di “Bisturi: la Mafia Bianca” per la lucidità e franchezza nel raccontare di certi ambienti professionali.

Ciao!
C.

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La prima volta che ho visto mi ha colpito molto il personaggio di Nonno Gustavo interpretato da Gianrico Tedeschi.
Dietro la facciata del buono davanti alle telecamere della tv locale dove lavora, a luce spenta si nasconde una persona spregievole e spietata.
Un pó come i reali divi del piccolo schermo: ne ho conosciuti diversi sia di mamma Rai che a Mediaset (non scriveró mai chi sono) davanti tutti splendidi (brutte cose l’audience e lo share), ma una volta staccata la presa la loro antipatia la fa da padrona.

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La TV locale in questione era GBR. Mi ricordo che la prima volta che vidi questo film, mi sorprese il fatto di questo “product placement” relativo ad una TV locale. Forse è uno dei primi casi

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È vero, era Gbr(per i non romani era una delle più tv locali che trasmettevano e realizzavano programmi, diciamo decenti, perché avevano la fortuna di avere mezzi, soldi e apparecchiature all’avanguardia,allora
Peró…però quando ho visto il film mi era sorto un piccolo dubbio, ma saranno stati realmente gli studi televisivi siti in via Trionfale (la sede era in quella via) oppure hanno appiccicato adesivi (era la moda del momento tra il 1977 e il 1981 [almeno a Roma] di andare a richiedere a negozianti e non solo e collezionarli) a destra e a sinistra?.
Erano troppo perfetti, banco regia troppo preciso, cameraman troppo professionali, camerini ad hoc e tanto altro.
Puó darsi anche che mi sbaglio, ed erano veramente così?
Gli unici studi televisivi che ho visto di una televisione locale, proprio nel 1977, fu quella di Tvr Voxson vinsi, con mia sorella, un concorso bandito dalla Ciaocream della Star e con mia madre ci invitarono a partecipare ad un programma per bambini condotto da Cinzia Visaggio e Lamberto Giorgi.
Nonostante anche questa emittente era tra le più importanti, le apparecchiature e gli studi erano scarsi.
Ricordo che ci hanno fatto restare in piedi prima dell’inizio del programma (neanche un divano), e una volta entrati lo studio sembrava un ripostiglio per le scope, per quanto era piccolo.

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