Il persuasore - Mark Billingham

Finalmente l’ho finito, è stato un parto difficile in quanto non mi ha affatto “preso”.Trattasi di un thriller con uno spunto interessante, la presenza di due killer che agiscono alla stessa ora e allo stesso modo in due punti diversi della città, parte abbastanza bene ma il modo di narrare di Mark Billingham non mi piace e non mi agevola nella lettura in quanto spesso mentre si legge una situazione, senza preavviso si viene catapultati in altri luoghi con altri personaggi e non si capisce quel che succede se non dopo un bel po, altre volte i personaggi son vittime di sogni che si confondono con la realtà.Più volte son dovuto ritornare indietro e rileggere vari passaggi.
Tutta la prima parte l’ho trovata piuttosto soporifera a parte il prologo, poi da metà in poi

con l’arresto di uno dei due killer (che in verità si costituisce)

si riprende un po ma non basta, le ultime pagine naturalmente invogliano al proseguio della lettura ma il finale è troppo contorto e ingarbugliato.

A me non era spiaciuto, anche se effettivamente perdeva qualcosa rispetto all’esordio letterario di B. In seguito infatti ho smesso di leggerlo; peccato, perchè l’atmosfera morbosa e decisamente british riesce a crearla, quando è in vena.

Di Billingham lessi Il collezionista di morte e mi piacque abbastanza anche se anch’io trovai la lettura a tratti un po’ farraginosa. Però, storia appassionante e di stampo classico. Senza particolari colpi ma piuttosto interessante.