Il Pornoshop della settima strada (Joe D'Amato, 1979)

O forse, più semplicemente, si vergogna degli errori di gioventù. Non tutti, raggiunta una certa età, hanno la forza di riconoscerli…

Non direi necessariamente che si tratta di “errori”. Certa gente non ha il fegato (o l’intelligenza) di riconoscere che i propri trascorsi nell’erotico e/o nell’hard-core tout court, sono probabilmente stati il “vertice” che hanno toccato nella loro vita (anche, ma non necessariamente, per evidenti carenze di talento: insomma, più di quello non potevano fare). Sia a livello artistico che, come dire, “esistenziale”.

Capisco cosa intendi, tuttavia, a parte lo sgradevole snobismo di considerare “errore di gioventù” tutto ciò che rientra nella categoria “quando ero nuda davanti alla MdP”, a prescindere dal valore della pellicola, dal regista, dal contesto, etc. - atteggiamento comune a molte neo vergini sessantenni tutte gattini, pittura e letture sacre - nel caso specifico della Clementi quello che personalmente mi ha infastidito è l’estremismo delle posizioni opposte. Cioè, è passata dallo stare in ginocchioni al cospetto di Ernesto Colli al non poter nemmeno tollerare l’idea vaga, astratta di… Fa finta di non ricordare nemmeno se Massaccesi era romano (ci ha fatto due film, e poi lo sanno pure i muri che era romano de Roma), non si spoglia nemmeno con le persone con cui ha confidenza, tutto ciò che ha fatto lo ha fatto perché è stata convinta o per compiacere gli altri, ma lei poverella non si rendeva conto. La negazione assoluta insomma. Se il senso di rifiuto era tale, non faceva prima a non accettare affatto un’intervista su un film che - suo malgrado - non è Il Settimo Sigillo ma Il Pornoshop della Settima Strada, di grazia?

Che poi io non parlerei affatto di mancanza di talento, perché la Clementi, senza essere Greta Garbo, un suo perché lo aveva. Al netto dell’avvenenza, una sua cifra (ovviamente connessa con la sensualità) l’aveva eccome. Basterebbe una via di mezzo, del tipo: “se avessi potuto mi sarebbe naturalmente piaciuto lavorare anche con grandi autori e registi, ma comunque in quello che ho fatto del buono c’è”. E poi tutte quelle mossette, quelle moine, la ridarella, la boccuccia sempre impostata…una certa vanità rimane.

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Ah, beh, questo non fa una grinza. O perlomeno, la fa. Nel senso che la signora si vergogna del passato, ma lo usa comunque per uscire dalla naftalina. L’avessero, poi, pagata per quell’intervista… chissà.

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Senza contare le foto, spintissime e quasi “explicit” in varie riviste dell’epoca anche internazionali. Cmq, spiace dirlo, ma ho trovato il master di questa edizione abbastanza mediocre a livello qualitativo.

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Il dvd CINEKULT

AUDIO ITA
SOTTOTITOLI ITA
VIDEO 1.85:1 16/9
DURATA 1h29m28s
EXTRA Trailer, intervista ad Annamaria Clementi (39min)

un film mediocre, scritto da cani e con un cast maschile davvero scarso
si salva giusto la regia, un mezzo miracolo in questo deserto di niente

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Tornando alla Clementi, velocemente. Era meglio quando stava con la bocca chiusa, e a gambe larghe. Sulle riviste. Faceva una gran bella figura… :wink::smiling_imp::face_with_hand_over_mouth:

da notare come da un flano all’altro cambi il titolo!
top la sparata sulle pagine gialle.
ignoravo che borromeo avesse lavorato in un soft con d’amato!! :open_mouth: :open_mouth: :open_mouth:

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Se è per quello, Borromeo nel medesimo periodo ha girato pure “Pensione amore servizio completo” e “Tranquille donne di campagna”. Insomma, stava sempre in mezzo alla fi… :joy:
P.S. Gli è scappato pure un bel film, eh. “La casa sperduta…”. A proposito di fi… :yum:

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beh se vogliamo parlare di belle figliole, ha fatto jackpot di beatitudine tra le donne con murderock. mentre curiosamente in tenebre si buscò la meno bella del mazzo. faccio davvero gran fatica a figurarmelo nudo che ci da dentro.