Il ritorno del Muppet Show

Il ritorno del Muppet Show nella scuderia Disney
di Katia Riccardi

   [LEFT][b]MUPPET SHOW - MA NA MA NA[/b]

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Che musica ragazzi. Miss Piggy, Kermit la rana, Gonzo, l’orso Fozzie, Rowlf il cocker pianista e gli altri 44 pupazzi della compagnia dei Muppet. Stropicciati da dieci anni di disoccupazione, saranno rispolverati e tirati fuori dall’armadio dal colosso Disney. Che ne conosce le potenzialità e la storia. E li farà ballare e cantare di nuovo con personaggi come i Jonas Brothers o con i protagonisti di High School Musical, con le nuove star della scuderia Disney e della televisione di oggi. Stelline fin troppo patinate forse per competere con la magia dei Muppet. Ma i tempi cambiano e le marionette invecchiano.[i] Creati da Jim Henson (anche animatore di alcuni personaggi) i giorni di gloria dei Muppet sono lontani e i bambini non sanno più chi sono. Era il 1976 quando andarono in onda per la prima volta. Il target dello show era innovativo, intelligente. La prima puntata si apriva con una scritta enorme e in marmo “SEX AND VIOLENCE”, a tutto schermo. Epica. Poi arrivava uno zoppicante Gonzo che, armato di dinamite, la faceva esplodere. Nel silenzio delle macerie partiva quindi la sigla e apparivano tutti i personaggi, compresi i due vecchietti che dal proscenio del teatro commentavano cinici ogni numero e ai quali era riservata la battuta finale di ogni puntata (guarda la puntata pilota). Il Muppet Show era uno spettacolo per adulti che faceva finta di essere uno spettacolo per bambini. Era uno show per quello che di bambino restava in ogni adulto.
Dal 1976 al 1981 i Muppet hanno lavorato con i più grandi attori e cantanti e ballerini, sono stati mandati in onda nelle reti televisive di oltre cento paesi e hanno fatto anche molto cinema (The Muppet Movie, The Great Muppet Caper, The Muppets Take Manhattan, The Muppet Christmas Carol, Muppet Treasure Island, Muppets from Space, Muppet remake del Mago di Oz). Ottimi conoscitori della televisione americana e della cultura pop, gli autori portarono lo show a livelli altissimi cambiando la storia della televisione di quegli anni, più liberi e meno sfrontati nella loro nuova, cinica, profondità. Il Muppet Show era quanto di più lontano dai reality di oggi e questa era la formula vincente. La fantasia protagonista e la realtà a fare da ospite di passaggio. Gli esseri umani entravano nel mondo delle marionette (marionette + puppet = muppet) pronti a dare tutto. Memorabile Rudolf Nureyev, nudo se non per un asciugamano allacciato in vita, nella sauna con la maialina Piggy a cantare “Baby, It’s Cold Outside”. Elton JohnPeter Sellers, Liza Minnelli, Paul Simon, Alice Cooper, Dizzy Gillespie, Johnny Cash (QUI la lista completa degli episodi). Oltre cento grandi ospiti dei quali nessuno apparso nello show più di una volta. “I pupazzi sono fortunati. Possono fare e dire cose che un attore in carne e ossa non toccherebbe neanche con un bastoncino”, disse una volta Henson delle sue creature.
Cinque anni di gloria, lustri e fiori di peluche lanciati dalla platea sul palco. Una grande compagnia teatrale per un programma che prendeva spunto dal più antico e celebre Ed Sullivan Show che aveva chiuso i battenti qualche anno prima, nel ‘71, dopo ventitre anni di successi. I Muppet erano il nuovo tanto come il Sullivan rappresentava il vecchio. La ripresa economica contro il dopoguerra. I colori contro il bianco il nero. Polemici e divertenti, assurdi nel loro umorismo hippy durarono poco soprattutto se consideriamo che, oggi, una serie tv che possa definirsi un successo deve avere una durata media di circa otto/dieci anni. Dopo cinque anni, con la morte improvvisa per un’infezione batterica del 53enne Jim Henson, si chiuse di colpo il sipario. Con vista da aquile, nel 1990 i suoi cinque figli presero il controllo della società. Gli eredi vendettero il programma e il merchandising a una società tedesca, la EM.TV, per 680 milioni di dollari. Deportarono i Muppet al completo. E quando la società fallì poco tempo dopo, i Muppet restarono senza lavoro. Solo molto più tardi gli Henson, cresciuti, spesero 80 milioni di dollari per riprendersi la compagnia teatrale più morbida del mondo e rivenderla alla Walt Disney Company nel 2004.
La buona notizia è che Statler e Waldorf, i due vecchietti sono ancora vivi e vegeti. Che Miss Piggy ha le ciglia lunghe e i capelli ancora molto biondi e che Kermit è pieno della stessa energia molesta. Come primo passo della nuova strategia la Disney ha posizionato i pupazzi, inanimati, accanto ai vari Winnie Pooh e Buzz Lightyear sugli scaffali dei suoi negozi. I bambini però non ne sono stati attratti, non sapevano chi fossero. Ma genitori scatenati e commossi di fronte alla loro bellezza vintage hanno apprezzato il gesto e sono i primi a volere e attendere il loro ritorno sul piccolo schermo ad alta definizione. E’ di poco tempo fa la decisione della Disney di puntare quindi a un progetto di ringiovanimento. “Ho sempre creduto che almeno un gene di Muppet esista in ognuno” ha detto Lylle Breler, il nuovo direttore generale degli studi Muppet. Sul sito americano della Disney, purtroppo non visibile da noi, c’è già un canale inetramente dedicato ai Muppet e il Disney Channel sta mandando in onda una serie di puntate speciali dove i pupazzi, come ai bei vecchi tempi, interagiscono con gli attori e cantanti di High School Musical, i Jonas Brothers e diverse altre star. Star di oggi, in carne e ossa. O quasi.

http://canali.kataweb.it/musica/2008/10/08/il-ritorno-del-muppet-show-nella-scuderia-disney/
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«I Muppet? Sono tutti comunisti»
La destra conservatrice attacca su Fox News i pupazzi per il film Disney, «colpevoli» di attaccare l’industria del petrolio

http://www.corriere.it/spettacoli/11_dicembre_05/muppets-comunisti-fox-news-cruccu_9a787c8c-1f73-11e1-befb-0d1b981db5e8.shtml

questi stanno fuori!!! :rolleyes:
benché ci sia da dire che anche da queste parti siamo abbastanza abituati ad uscite del genere :smiley:

Kermit è verde,mica rosso…

Elio canta e scherza coi pupazzi Disney
“Ma qui riesco a non dire cose sconce”

Il leader delle Storie Tese testimonial del film “I Muppet”: canta una versione nedita della sigla-tormentone, si fa rapire da loro in un video virale. Poi un bilancio di trent’anni di carriera: “Allora i vaff… di Bossi impensabili, oggi è dissacrante il linguaggio colto”. E sul tormentone bunga bunga: “Bravi ad arrivare un minuto prima degli altri”

[b]http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/01/27/news/elio_muppet-28865534/[/b]

VIDEO: ELIO CANTA COI MUPPET 1- ELIO “RAPITO” DAI MUPPET 2

LE IMMAGINI DEL FILM 3 - IL TRAILER 4