Il sangue dei vinti

E allora diamo a Giorgio Pisanò quello che Pansa ha replicato con grande enfasi mediatica (et numerica et economica) tanti anni dopo. Sigh! …

Sono commosso, ha allietato pure le mie… Formiamo un fans club!

Pisanò non fa parte del mio bagaglio culturale, sigh!
p.s. sono stordito, sono stanco, sto lavorando, ma francamente non ho capito il nesso tra Darsakk e Pansa! :slight_smile:

Allora, film presentato a Roma.
Due puntate in prima serata su Rai1.
Ho visto Placido un pò confuso in alcune dichiarazioni…forse non riesce a capire dove si può mangiare di più e meglio.
Premetto che devo vederlo anche se da alcune dischiarazioni, leggo di un “regalo” fascistizzante…
Se così fosse però Soavi dovrebbe smetterla di far marchettoni pur di girare gli horror o i noir.
Commenti? Qualcuno ha avuto modo di vederlo?

Di scena oggi come evento speciale (con tanto di dibattito pubblico) il controverso
“Il sangue dei vinti” di Michele Soavi: la lotta mortale tra due fratelli durante la liberazione
Tutti gli orrori dei partigiani
nel film più discusso del Festival
Giampaolo Pansa, autore del romanzo da cui la pellicola è tratta, attacca
“L’Italia non è pacificata perché il muro d’omertà dei vincitori non è mai caduto”

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/cinema/roma/sanguevinti/sanguevinti/sanguevinti.html

Sul Nocturno forum, Marco Giusti lo stronca senza pietà. Aggiungendo che, politicamente, “ci sarebbe da menare”… bah.

Ma qualcuno ha visto stò film? Dove lo si può recuperare?

ma scusate cosa è successo a questo film? Non è più uscito!?

E’ uscito qualche mese fa (almeno a Roma) ,in poche sale, boicottato e mal pubblicizzato.è durato si e no 15 giorni ;dovresti trovarlo in dvd comunque :
http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=23219&cat=&page=1&more_pages=
In ogni caso attendo la messa in onda sulla rai (dovrebbero trasmettere una versione in 2 parti).

Tra l’altro , sul forum di Nocturno potete consultare il seguente topic
http://forum.nocturno.it/index.php?topic=4857.0

dove il film viene stroncato praticamente da tutti.Io so per certo che lo stesso Pansa ha preso le distanze dal film , ma non per motivazioni politiche ,bensì per il fatto che il film riprende in modo marginale alcuni aspetti del romanzo stesso,mantenendo praticamente solo il titolo.Comunque non penso che Soavi volesse fare un film politico , e solo dopo averlo visto giudicherò.

Un dibattito acceso sul film…Buzzolan dà il meglio di sè

http://www.youtube.com/watch?v=Luxk5Kwi5GU

ed ecco un’altra intervista…

http://www.youtube.com/watch?v=aBNEc-Dyn6I

Finalmente Domenica 6 e Lunedi 7 Dicembre su raiuno mandano in onda il film completo , in 2 parti.Ho visto ieri i trailer in televisione.

Visto a sprazzi nelle due serate di trasmissione;
C’è da dire che i partigiani nel film non sono ritratti complessivamente come eroi liberatori della patria bensì come guerriglieri aiutati dagli alleati (mi ricorda qualcosa tutto ciò…) appartenenti ad una delle due fazioni opposte in guerra civile. Posto in particolare l’accento sulle efferatezze commesse dai partigiani , restituite a quelle perpetrate prima dai nazifascisti. E trattato l’argomento delle “fosse comuni” per i repubblichini.
L’autore del romanzo da cui è stato tratto il film è stato duramente contestato per ciò che ha scritto, ma secondo me ha avuto il merito di aprire alla collettività le porte del fatto che in quella guerra non ci sono stati eroi e non eroi ma solo vincitori e vinti, con tutte le infamate e i gesti non onorevoli del caso annessi e connessi.
Pochi le avevano raccontate in libri e tv e quindi molti si sono scandalizzati , ormai convinti dell’eroismo professato dalle varie : “mio nonno era un partigiano” , dei vari “bella ciao” e via discorrendo. Questo senza nulla togliere a nessuno ma, ripeto, in una guerra mondiale non si può non considerare tutti gli aspetti coinvolti. Nè stupirsi di aspetti poco onorevoli attribuiti a chicchessia.

“L’Italia non è pacificata perché il muro d’omertà dei vincitori non è mai caduto”? Forse ha ragione lui…

Film complessivamente mediocre che, ahinoi, concede troppo alla retorica, sia in termini di sceneggiatura che di immagini (la cartina dell’Italia tagliata in due dalla raffica, il fiore nella fossa comune…ecc.ecc.).
Non è neppure felice la scelta di mixare il tema della guerra civile con il plot giallo, tra l’altro scopiazzata quasi senza ritegno dal bellissimo film di Anatole Litvak La notte dei generali
Nel film di Soavi, però, la parte “gialla” è assolutamente inconsistente, e tra l’altro sfocia nel ridicolo quando si scopre cosa ci sta dietro.
Troppa carne al fuoco, troppa ridondanza che, tutto sommato, non porta da nessuna parte.
Purtroppo Soavi ci aveva già abituato a questo con il suo precedente Arrivederci amore ciao

Un film senza coraggio, troppa paura di toccare un tema oscuro, ovvero gli orrori ( forse anche comprensibili) generati in una guerra civile. La parte finale sulla fossa comune è retorica e imbarazzante, sintesi maldestra di un certo pensiero, che non si è potuto uralre per tutto il film e che quindi si esplicita alla fine con due frasi mozze.

Visto.A parte la retorica presente in varie scene che io avrei evitato (ma l’intenzione di Soavi di fare una versione romanzata del libro era comunque nota e voluta), non mi è affatto dispiaciuto.Tutto si può dire , tranne come hanno detto tutti che il film è girato male.Avercene in Italia di gente che gira cosi.Per quanto riguarda il discorso di fondo, secondo me il regista lo tratta in maniera onesta ,mostra gli orrori che una qualsiasi guerra civile porta da una parte e dall’altra ,e il fatto di non osare troppo, nasce evidentemente da esigenze televisive (che non possono essere ignorate,non siamo più negli anni 70).E’ stato anche detto che la recitazione degli attori è pessima.Bene , c’è Placido che lavora cosi da 35 anni , o lo si ama o lo si odia.Per quanto riguarda gli altri , in questo film sono presenti gran parte degli attoti / caratteristi che da anni recitano nei vari sceneggiati,fiction o inutili film italiani che hanno vita breve al cinema , alcuni presi solamente per alcune pose , che possono anche non piacere , perchè poco conosciuti ,perchè odiati da tutti noi che amiamo un altro tipo di cinema (vedi Preziosi,Dionisi ecc.) , ma che occorre riconoscere , rappresentano oggi il meglio che c’è sulla piazza per un prodotto di questo tipo.
E’ stato detto che la trama gialla è inconsistente , ma è chiaro che sviluppare anche la trama gialla in questo film , avrebbe portato ad un girato ben superiore.
In ogni caso , non è il miglior lavoro di Soavi , ma sicuramente è stato il più difficile e coraggioso da realizzare.

Finalmente visto in entrambi i cut.

Mi sento di dissentire su chi lo giudica girato con i piedi, qui non è la tecnica a mancare ma bensì i contenuti.
Rileggendomi i vari thread sinceramente mi non capisco dove si possano palesare certe conclusioni: il dramma di questa pellicola è la mancanza di un vero spessore, di una qualsivoglia vera presa di posizione in senso politico sia dall’una che dall’altra parte.

Non è un santino resistenziale, ma nemmeno un film “revisionista”.
Bisogna tener presente che questa opera nasce come fiction e quindi deve accontentare tutti senza rompere più di tanto i coglioni, senza calcare la mano.

Io qui non parlerei di retorica ma di buonismo, un buonismo di maniera che impedisce una reale caratterizzazione dei personaggi.
I partigiani sono buoni, ma la guerra si fà per uccidere; i brigatisti neri son cattivi ma senza perdere del tutto la loro umanità, persino Dogliani che non prende posizione lo fà solo perchè è mosso da un assurdo senso del dovere.

Il quesito che vi pongo è questo “se in un film mancano le idee, dove sta la faziosità?” E qui sarebbe bello fare un parallelo con Porzus film discutibile quanto si vuole, ma che ha il coraggio di osare nel bene o nel male.

Tra la long version e quella short c’è almeno una differenza sostanziale (la morte dei genitori) che di fatto influisce non poco sulla storia.

Sulla tecnica quindi siamo daccordo , sur resto non proprio.A mio parere , Soavi ha volutamente evitato di schierarsi da una parte o dall’altra , in quanto interessato esclusivamente alla parte spettacolare. E francamente non mi sento di dargli torto, perchè se avesse fatto un film palesemente schierato a destra , sarebbe stato massacrato più di quanto non sia stato già fatto ;al contrario si sarebbe andato ad aggiungere alla mole di film apertamente di sinistra che di certo non mancano(anzi , non sono mai mancati).

beh Donà quindi sostanzialmente diciamo la stessa cosa. :smiley:

Mentre scorrevano le immagini ho immaginato se il film fosse stato scisso in due pellicole differenti ed autonome, il risultato probabilmente sarebbe stato il medesimo? probabilmente ci saremmo trovati tra le mani un giallo pessimo, e un film di guerra sulla sufficienza ma perlomeno due opere a loro modo compatte ed omogenee.

Come ha fatto notare Caltiki l’amalgama tra giallo e guerra è malriuscito e francamente poco credibile.

In ogni caso il libro di Pansa offriva degli spunti ben più interessanti, di quelli che sono stati trattati da Soavi che in fin dei conti è la solita tiritera delle famiglie divise dagli opposti.

Un film riuscito! Si vede che il cast si è dovuto mettere d’impegno per girare il FILM!Infatti il film esiste in due versioni:CINEMATOGRAFICA e TELEVISIVA!

rivisto di recente…riconfermo la mia precedente opinione e aggiungo che ad una revisione si notano ancora di più certi particolari negativi, tra cui la sciatteria della messa in scena.

Valga l’esempio delle divise che non hanno un riscontro storico reale, ma sono una specie di pout-pourri con errori marchiani; e non stiamo parlando di cose da militaria ma di particolari che venivano rispettati in un qualsiasi erossvastica.

Un esempio lampante è il cappello del nazista che ferma la staffetta, su cui non si prendono nemmeno la briga di mettere un totenkopf tedesco ma bensì un teschio italiano degli arditi della prima guerra mondiale, oppure la divisa di Lucia"la repubblichina" che non ha alcun riscontro con quelle che si possono vedere rappresentate in qualsiasi libro di storia.

Insomma, il giudizio non è stato affatto mitigato dal tempo…anzi!