Critica: " Le avventure di questo raddrizza torti […] sono narrate speditamente […]. La messinscena è accurata, ma si tratta di un sotto-western, malgrado tutto". (R. Tabès, “Saison '64”, Parigi 1964).
Visto nella versione spagnola che ha come titolo “El vengador de California”.Un corretto western italo spagnolo della fase preleoniana diretto con competenza da Caiano e con un buon cast di supporto.Tra i punti deboli il protagonista Fernando Casanova e le musiche non memorabili di Francesco De Masi(ma nella versione spagnola vengono attribuite a Manuel Parada).Comunque,migliore dei due “Coyote” realizzati da J.R Marchent negli anni '50
Finalmente recuperato e visto in italiano
Trattasi di uno pseudo-Zorro di buona fattura
Caiano si rifa ai western americani nella messainscena, non l’ho trovato riconoscibile al primo colpo d’occhio come western italiano o iberico,insomma
Interessante e originale la narrazione con i cattivissimi soldati dell’Unione invasori e razzisti nei confronti dei poveri californiani
Il film è debitore di Zorro in tutto, sotto le spoglie dell’eroe mascherato si nasconde un giovane agiato che, in abiti civili, è poco incline al patriottismo e al rischiare la vita per degli ideali. Tanto da stomacare la bella di turno, fervente patriota, la quale ovviamente si innamora dell’eroe senza volto. Canovaccio assolutamente trito e ritrito, insomma
Per il resto buona azione, dialoghi a tratti spumeggianti, il film intrattiene e si lascia assolutamente vedere
Un buon recupero