Il tempo dell'inizio (Luigi Di Gianni 1974)

Uscito in dvd questo strano film del 1974 con Claudio Camaso. La trama, da amazon:

David Lamda, rinchiuso nella cella di un manicomio perché bollato come anti-sociale, confonde gli incubi con la realtà: si immagina in una società repressiva dominata da un vecchio che è chiamato “Capo”, affiancato da un “Vice satanico” e da una “Donna”, che lo aiutano a mantenere il potere. Sotto di loro stanno gli “Arrivisti” ed in basso la plebaglia, servile e corrotta. A risollevare la situazione, appare un “Profeta”: ma il suo messaggio di speranza sarà valido?

Tra gli attori accreditati Rada Rassimov, Renato Pinciroli, Milena Vukotic.

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Preso il dvd General video. Peccato per il formato letterboxed.
Il film pare promettere bene, ne ho visti i primi minuti e questa sera lo vedrò nella sua interezza. Certo non è una passeggiata, non è un film leggero nel suo esser vicino al linguaggio kafkiano de Il processo… Pare sia anche un atto di accusa nei confronti del regime comunista totalitario, alla George Orwell. Nel dvd c’è anche un’intervista al critico cinematografico Vincenzo Monaco’, che equipara Di Gianni, e anzi lo dipinge come precursore, del Gilliam di Brazil, del Kubrick di Eyes wide shut, di David Lynch.
Di Di Gianni si trova anche il dvd dello sceneggiato Il processo di Kafka, edito dalla Rai.
Naturalmente accreditato come Anthony Vernon c’è il mitico Antonio Casale.
Grandioso anche Haber nei panni del fustigatore, vedasi fotogramma. Claudio Volontè e Daniele Dublino spettrali…

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Era da molto tempo che volevo vederlo, ne avevo una copia in dvd-r di provenienza ignota con l’audio talmente fuori sincro che ne rendeva impossibile la visione.
Preso il dvd general video.

Il film è una grande allegoria del sistema dei manicomi psichiatrici dell’epoca ma anche delle società umane in generale, con una chiosa finale sulla distruzione portata dalla guerra che lascia ad intendere che è proprio quest’ultima la più grande follia dell’umanità.
Molto affascinante a livello visivo, con un bianco e nero curato ed evocativo e una grande ricerca a livello di location (ambientazioni stranianti, in rovina, che trasudano talvolta abbandono e antichi fasti, talvolta aridità dell’animo e dei sentimenti), in certi frangenti pare di stare in un quadro di De Chirico. Parecchia cura anche nei costumi e nelle scenografie.
Di contro la narrazione procede lenta e frastagliata, a volte poco comprensibile, non c’è una vera e propria linearità della storia ma si procede per situazioni, il rischio che cali la palpebra è concreto.
Il protagonista è azzeccato e convincente nelle sue espressioni e movenze alienate ed allucinate; concordo con @Caltiki nel segnalare un giovane Haber nella parte, a suo agio nel ruolo del castigamatti/torturatore/sgherro del potere.

Un’esperienza visiva ed emotiva interessante, sicuramente però non lo rivedrò a breve e non lo consiglierei a chiunque.

Il dvd, comprato su amazon qualche mese fa e scartato stasera, già ha problemi di lettura ed in certi momenti compaiono pixel in porzioni di schermo o si blocca per alcuni secondi (per ricollegarsi al topic aperto ieri da @Franzedge )

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