Il titolo ce lo metto mica, fate voi, razza di cagoni!

Ieri ceno dal Venticello.
Porzioni abbondanti, menate sul comunismo reale, rutto in libera uscita (assenza di predicati, scandito temporale metronomico, vo subito al succo: scrittura asciutta ma possente, è Giovanni Scott Fitzgerald che mi siede al fianco). Ennesimo bicchierino di chinotto-misto-spuma-servito-caldo-ti-si-appicca-al-palato. Ennesimo rutto del buon Robby. C’è un’aria spessa, da bar dell’oratorio, qui. Indolenza servita calda, umori imbracati di noia, olezzo di mutande stantie. L’uso del bidet al buon Robby non è mai andato giù. Robe da regime capitalista, dice lui. Robe che, quando c’era Brežnev, tutti in Siberia a nettarselo con la neve. Sane abitudini, dice lui. Si veniva su temprati, dice sempre lui. Io son lì che penso alla mia grande fortuna allora. Quella di non esser venuto su temprato. Quella di non aver dei pargoletti come quelli che girano in casa di sto comunista reale che mi fa da oste: zozzi, le croste di merda quali osceni pendagli, le flatulenze al posto dell’aria condizionata. C’è Salò, c’è Porcile e c’è Accatone qui. E c’è la Miseria che si scopa la Disgrazia. Una scopata oscena che si prolunga ben oltre l’orgasmo. Nausea.

Venticello mi fa: “Razza di cazzone!, e domani che ci scrivi sul foro eh? Con tutti quegli appunti che stai prendendo qui tu mi vai a sputtanare eh? Sei qui per parlare di cinema cazzo! Razza di onanista cazzettaro figlio di bagascia! Di cinema, solo di cinema tu puoi parlare qui da me!”

Non voglio farlo adirare e di cinema quindi lo affabulo. Subito si addolcisce, mi versa da bere, si accarezza la patta, languido si piazza un dito nell’ano. Chiama la moglie e che vada subito al cesso a scrostare il prepuzio dei figlioli! E che si usi il sapone, quello buono di marsiglia, quello per la grande occasione! Quello acquistato nel 1982 e gelosamente imbucato sotto al materasso di papà Robby, insieme ai risparmi di una vita, insieme alle foto di Grattarola con la Romina.

E’ l’arrivo della civiltà in casa Venticello.

Ma di che avrei parlato per ridurlo così?
Quale il magico titolo di pellicola subliminata?

Un film del 1975, notissimo, seminale, inseminato ed inseminante, capo & stipite, madre & padre, puttana & cliente, boss & matricola, ano & pene, cacca & orina, sangue & sperma, Lollauser & l’ortolano, Mr Steed & Emma Peel, Bmw & Yulai, Danny Wilde & Brett Sinclair, Marcello & Sean Connery, Swat & l’Orgoglio Gay, Basik & l’Arte di strada, Carlo Umberto & La Grazia, Cine-Sei-Tanta & Uomomorto, Paolo & Albiero, Totò & La Malafemmina, Almayer & I Quaranta Ladroni, Aci & Reale, Age & Scarpelli, Zagor & Digging Bill, Zora & Sukia, Oltretomba & Vampirella, James Bond & Scaramanga, Clitò & Il Dolce Petalo Del Sesso, Stubby & il forno a legna.
Sì, non esagero!
Un film che si piazza di prepotenza nel pugno di titoli che han ri-editato il nostro cinema della risata fino ad influenzare prodotti di ben più seriosa intenzione e caratura. La nascita di un personaggio e di un mondo che gli gira attorno. Una leggenda immediata, un culto senza fine. Leggenda volgare, di quelle che durano.

E non mi son sorpreso di non trovarne traccia qui. Su un sito di bacia-chiappe come questo, popolato da autentici disgregati anali. Un sito che si vanta di platinarsi tutto, di preservarsi stanze chiuse, di zabettare in gran segreto. La pantomima autocompiaciuta di una massoneria che non sta più in piedi.
Razza di femmine senza ovaie!
Bene, siate sereni che anche oggi un po’ di complimenti non vi son mancati.
Andate a letto felici. Il poliziesco, la preghierina, un calcio in culo alla vostra donna (sì, insomma, quella roba di finta-carne che tenete lì a mo di scendiletto).
Ma vorrei sentirvi scrivere qualcosa io! (l’eleganza di questa frase, immensa, ve lo dico subito che è roba per pochi). Qualcosa di sano, di saggio, di eretto e di virile!

Eh?
Cosa?
Non avete ancora capito di che film vi ho parlato?

Mio Dio… che il Divino si mostri Caritatevole e Magnanimo nel giudicare simile armata di imbecilli…

« Per arrivare a timbrare il cartellino d’entrata alle otto e trenta precise, Fantozzi sedici anni fa cominciò col mettere la sveglia alle sei e un quarto; oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle sette e cinquantuno… Vale a dire al limite delle possibilità umane! »

Ma sarà forse il leggendario Fantozzi?
Una pietra miliare!

Tutte 'ste menate per dirci che hai rivisto Fantozzi?!?!? Devi essere punito per la tua mignottaggine. Dopo passa da casa di CUG, che ti raggiungiamo. :emoticon:

Ma tu quale preferisci, il primo o il sequel?

Comunque alla filmografia fantozziana abbiamo dedicato più topic. Ne esiste anche uno sulla bibliografia di Paolo Villaggio.

Caro, caro, caro e ancora caro il mio bel Tuccy dagli occhioni blù!

Come tu ben sai il mio attuale stato finanziario, piatto quasi quanto l’erezione di Agente, non mi permette acquisti di sorta!, vizi di sorca!, regali agli amanti!

Ed è cosi che l’altro giorno, frugando youtube alla disperata ricerca di quel video - quel video lì che c’è Swat che se lo indora sugli scogli della Normandia - ecco che ti inciampo in sugosissimi girati del Visconte Cobram, temutissime successioni dirigenziali, maratone cinefile finite sui ceci, oligominerali transalpine dagli effetti devastanti.

Una grande malinconia mi coglie.
E’ da anni che non frequento più il Ragioniere, quali cangianti universi vo precludendomi!

Ma io qui lo dico!
Ma io qui lo giuro!
Ma io qui lo proclamo!
Ma io qui lo pongo quale conditio sine qua non!
Ma io qui, più semplicemente, lo pongo!

La prima manciata di spiccioli che io ci avrò - che una terribile salmonella a placche ci impesti il glande del Lollauser se io non lo faccio! - la prima manciata di spicci sarà per i dvd del Villaggio, i primi due.
Allora me li rivedrò col dovuto rispetto, in successione rapida-comparata, godendo pure della fantomatica scena per trent’anni celata in gran segreto!

Non vedo l’ora, caro il mio Tuccy!

Bacioni & strizzatine!

A proposito di Villaggio e Fantozzi… leggetevi l’intervista sull’ultimo Espresso in edicola

Villaggio globale
Berlusconi. La Lega. Il papa. La tv. Il bullismo. I rom. L’intolleranza. L’Italia di oggi vista dal grande comico. [i]

Colloquio con Paolo Villaggio[/i][b][i]

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Villaggio-globale/2030950//0

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Villaggio-globale/2030950//1

[/i][/b]N.B. nel caso il moderatore ritenesse l’intervista fuori topic la si può spostare in altra sede

Ormai Villaggio è l’ombra di se stesso. Ma vuoi mettere col primo Fantozzi? Il secondo mi piace anche di più, ma il capostipite nun se tocca. Volenti o nolenti ha creato un tipo di comicità unico e inimitabile, la figura del Megadirettore galattico è priceless (per tacere del gran. maest. ing. figl.diput.lup.man.direttore dei direttori). Erano i tormentoni di quand’ero ragazzino io, e perdipiù mettevano a nudo tanto le ipocrisie di una società che dietro l’opulenza nasconde miserie quotidiane quanto l’assurdità dei finti valori che ci costruiamo per tirare avanti. E diciamolo, tutti abbiamo avuto il nostro Calboni nella vita! Lo stronzo fanfarone che ci prende per il culo, fa sempre bella figura, piace alle donne pur essendo un’assoluta nullità e un contaballe di professione… siam tutti Fantozzi, solo che non lo ammettiamo manco con noi stessi.

Come dice lui stesso nell’intervista, Fantozzi è un po’ il ritratto dell’italiano medio, per cui quello che dici è perfettamente vero.

Conoscevo un tizio che detestava Fantozzi. Quando gli ho domandato perchè, m’ha risposto che per anni ha lavorato in azienda vivendo le vicissitudini del personaggio creato da Villaggio; ci si identificava troppo insomma.

Si, è vero, siamo tutti Fantozzi! Il mondo è pieno di gran. ladr. ing. comm. farabutt. lup. mann. e di Megadirettori Galattici. Ma Fantozzi è il più forte di tutti perchè non lo distruggeranno mai!

Non posso esimermi dal congratularmi sinceramente per questa disamina che trovo assolutamente perfetta e che mi trova pienamente concorde: satira feroce, geniale, originale ed inimitabile della nostra società che ancora oggi ha il suo mordente: effettivamente nel mio ufficio la figura del Calboni c’è :slight_smile:

Se non sbaglio il debutto di Fantozzi risale al 1968 (quasi un paradosso), sono quindi trascorsi 40 anni.
La società del lavoro è ormai radicalmente cambiata e il film a tratti ne risente.
Permane la feroce critica sociale al neocapitalismo industriale ancora ben adattabile al nuovo contesto economico

Nella recensione del Morandini 2008 si dice che le primissime apparizioni del personaggio “Fantozzi” risalgono addiriittura al 1965 anno nel quale Paolo Villaggio lo presentò per la prima volta al pubblico sui palcoscenici teatrali di Genova.

effettivamente il mondo del lavoro e non solo quello è cambiato un bel pò, e il film ne risente per quanto è invecchiato benissimo

sicuramente villaggio è invecchiato molto peggio del suo film, ma proprio ieri notte mi sono rivisto in tv quel piccolo capolavoro che è Camerieri, in cui ha ancora una parte che impersona in modo eccellente, anche se il film non è recentissimo

di fatto villaggio è stato un gigante nel satireggiare i comportamenti del piccolo salariato, mentre quando si è dato al comico in senso stretto mi è sembrato tutto e solo tempo e talento sprecato

comunque poco da fare, chi volesse nel futuro farsi un’idea della società italiana del periodo probabilmente riuscirebbe a farsela molto più attraverso 10 film che non leggendo 1000 libri, cosa che oggigiorno probabilmente non riuscirebbe a fare

Mi hai fatto venire in mente una frase di Fellini, che è un ulteriore passo in avanti (o all’indietro) rispetto al tuo discorso: “C’è più Italia nei film di Franchi e Ingrassia che in tutta la commedia all’italiana”.

…In peggio sicuramente:(