Il tonfo di Alitalia

Dopo Air One oggi anche Patterson si è ritirato dalla gara per la vendita di Alitalia. Non ci sono altri possibili acquirenti. E in borsa il titolo segna ancora un -8%
…chi vuole questa compagnia macina-debiti? Il personale è in esubero (di molto), gli stipendi sono tra i pù alti in Europa, e il debito accomulato finora è altissimo. :confused:

Non ce l’ho nel mio book:cool:
Certo che però ancora una volta ci facciamo riconoscere :wip: ma dove vogliamo andare?
La Gambia Airlines è molto più evoluta

ROMA - Il Tesoro ha formalmente chiuso la procedura di gara per la privatizzazione di Alitalia. La decisione, comunicata dal ministero con una nota, è stata presa dopo il ritiro di tutti i concorrenti.
“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze - si legge in un comunicato -, accertato che il fondo Matlin Patterson non intende presentare un’offerta vincolante nell’ambito dell’attuale procedura di privatizzazione di Alitalia, dichiara chiusa la procedura medesima”.
Il ministero “comunicherà al mercato le proprie ulteriori determinazioni in merito alla partecipazione detenuta in Alitalia, non appena le stesse verranno assunte”.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_151017064.html

Magari la vendono a qualche “amico” vicino all’attuale maggioranza piolitica; a questo punto si apre la possibilità di cessione tramite trattativa privata (licitazione).
Marchio storico: anche nel cinema

Se l’avessi presa non lo diresti. :wink:

Io sta cosa sapevo fosse una bufala.

Comunque mi dispiace moltissimo, spero che qualcuno si faccia avanti. Sono molto affezionato all’Alitalia, i piloti sono ottimi e adoro l’MD80 (come legspace).

gli stipendi sono tra i pù alti in Europa

Oltre i 10000 euro lordi (anzianità decennale)

Nel complesso non è certo tra le peggiori compagnie.

Francesco Giavazzi illustra molto bene la vicenda Alitalia nell’editoriale di ieri sul Corriere della Sera.
Pare che l’asta sia fallita a causa dei vincoli imposti dal governo agli eventuali acquirenti: obbligo di mantenere l’attuale, esuberante, numero di dipendenti; obbligo di mantenere i contratti in essere con società di servizio parassitarie. In sostanza, l’eventuale acquirente comprerebbe la compagnia aerea con annesse le cause stesse del suo fallimento: pura follia!

Quindi le ipotesi sono due: o il governo italiano è assai lacunoso dal punto di vista della razionalità, o l’asta è stata un’operazione di facciata per nascondere intenzioni diverse circa il futuro dell’Alitalia.

… E intanto, Pantalone continua a pagare.

Oppure il governo ha le mani legate e ha “dovuto” proporre un’asta simile per zittire quanti (sindacati?) imponevano queste limitazioni. A questo punto, posti di fronte al fatto compiuto (“così non si vende”) chi tiene la compagnia in ostaggio sarà costretto a diventare più ragionevole e si procederà ad un’asta “seria”.

Le offerte non vincolanti presentate da Air One e Air France sarebbero rispettivamente di 0,01 euro per azione e 0,35 euro. La compagnia che fa capo Carlo Toto avrebbe poi chiesto uno sconto della metà sul bond convertibile di Alitalia con scadenza 2010. Inoltre, le indiscrezioni riportate oggi dal Financial Times parlano del timore all’interno del governo italiano di un ritiro dalla gara da parte di Air France.

Attualmente il titolo (sospeso dalle contrattazioni) è in ribasso di oltre il 20% (0,68 cent)

comprare, comprare.
Qua si vede chi ha i coglioni.

La rotta perduta
di MASSIMO GIANNINI

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/economia/alitalia-12/alitalia-12/alitalia-12.html

un articolo spietato e doloroso nella sua veridicità…inutile cullarsi nella pia illusione di una posizione di predominanza economica italiana che nei fatti risiede solo nella testa di 4 happy(dumb) few.

Conti disastrosi.

Servono 750 milioni di euro (per le prime spese…). C’è chi sostiene di bloccare la trattativa con Air France e aspettare il nuovo Governo. Evidentemente non anno molto chiara la situazione patrimoniale di Alitalia.

Addirittura il sottosegretario ai Trasporti afferma che è sanissima:

Secondo l’onorevole Egidio Pedrini, segretario della commissione Trasporti della Camera, «Alitalia è sana come un pesce, altrimenti non si picchierebbero per comprarla». La compagnia di bandiera che, sempre secondo l’onorevole, avrebbe restituito i soldi avuti in prestito dallo Stato negli ultimi anni, è al centro di una questione in cui l’Italia deve recitare un ruolo di primo piano. «Ben venga la privatizzazione, ma secondo il giusto modello, come ad esempio quello usato da Lufthansa, che ha mantenuto al centro dell’interesse il diritto nazionale, facendo salvo il diritto dei cittadini alla mobilità. Nel nostro caso… L’Unione europea mi dice di privatizzare e io vado a vendere al governo francese? Perché di questo si tratta visto che Air France è in mano al 18% allo stato francese e per un’altra parte in mano ai dipendenti e agli istituti finanziari».

Ma buttatela nel cesso, fatela fallire.
Cosa ci offre di così speciale? Perchè dobbiamo tenerla in vita x forza?

Voli diretti dall’Italia verso molte destinazioni?

bene, facciamo che adesso sull’argomento faccio un intervento un pò cazzone (uno dei miei), che di tutta questa cosa ho capito poco e in maniera approssimativa e chiedo giusto un paio di cose che mi hanno colpito

diciamocelo alitalia è arrivata al punto di aver rotto il cazzo un pò a tutti. sono una macchina perfetta per perdere dei soldi, scioperano 3 giorni alla settimana e tutto il resto

la ryan air da quel poco che so a parte le superofferte anche normalmente offre prezzi ottimi, ha dei collegamenti spesso più che buoni e nonostante quello che si diceva tempo fa senza andare a discapito della sicurezza giacchè se non ricordo male di aerei della ryan non ne è mai volato per terra uno (o forse uno sì, non ricordo)

e allora sì, magari un pò dispiace, ma che se ne vada affanculo l’alitalia, che se la vendano a chi ha il coraggio di comprarsela o che fallisca miseramente, altre compagnie che hanno fatto la storia della aviazione civile tipo la pan am sono sparite, sono cose che capitano

invece no, salta fuori questa storia della air france che pare disposta ad accollarsi la pesca

se non fosse che per prendersela vuole smollare una serie di collegamenti da e verso milano malpensa

adesso io capisco benissimo che la botta per l’economia e per le persone che stanno nei dintorni può essere grossa

ma non è questo il mercato?

non funziona nel libero mercato che chi è inefficiente fallisce oppure viene risucchiato da qualcun altro che fa il cazzo del comodo proprio sull’acquisito?

e in tutto ciò chi sta fomentando le proteste chi è? i comunisti?

saranno mica quelli che hanno protestato fino a ieri contro l’assistenzialismo romano e adesso vogliono fare l’assistenzialismo alal milanese tenendosi delle macchine mangiasoldi per non perdere ciò che gli torna buono e utile?

Ovviamente. E pensano che la minuscola AirOne riesca a salvare l’Alitalia. Mah… a questo punto meglio i franzosi, tanto ormai Malpensa è spacciato.

Mi sa che in parte centra la solita questione all’italiana in cui nessuno vuol rinunciare al proprio status quo ottenuto.

La farsa continua… si parla di quasi 10.000 esuberi contro i 2000 previsti dal piano della Air France!!! :mad:

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debiti e business non profittevoli in una bad company
Alitalia: si pensa a una mini-compagnia
Il piano di Intesa prevederebbe 10mila esuberi, la fusione con Air One e solo voli nazionali con qualche eccezione

http://www.corriere.it/economia/08_luglio_02/alitalia_piano_intesa_mini_compagnia_ddfd3344-4808-11dd-b8f1-00144f02aabc.shtml

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Il ministro dello Sviluppo economico parla della compagnia di bandiera
“Stiamo parlando di un’azienda che è sull’orlo del fallimento”
Alitalia, il governo chiede sacrifici
Scajola: “E’ crisi, ci saranno tagli”

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/alitalia-23/tagli-scajola/tagli-scajola.html

Questa è proprio bella, chiedono sacrifici???
La cosa migliore da fare era mandare affanculo tutte le loro clausole del cazzo e pregare affinchè un pazzo miliardario la acquistasse a qualsiasi costo visto che oramai per noi è solo un pozzo senza fine di problemi.

no la cosa bella è che quello che si sta prospettando è una serie di condizioni per evitare la morte di alitalia che sono in tutta evidenza enormemente peggiorative rispetto a quanto offerto da air france, in termini di posti di lavoro, immagine del marchio e prospettive future

però ovviamente nessuno dice più niente, va bene così

bisogna capire che l’azienda è sull’orlo del fallimento, cazzo, lo avevano capito pure i copertoni degli aereoplani che era sull’orlo del fallimento, però quando c’era l’altro governo dirlo apertamente era roba da disfattisti, abbasta che non dicano pure che hanno nascosto il deficit