Imago Mortis (Bessoni)

Una chance gliela si può dare a questo horror tricolore, assai ben confezionato. La storia è così così, però gente come Stefano Bessoni va quantomeno incoraggiata…
http://www.raramente.net/film/readrecensioni.php?tit=Imago%20Mortis&id=59

E’ un bel po’ che ne sento parlare, son curioso di vederlo. Ma è già uscito?

ieri c’è stata la proiezione stampa. in sala esce il 16

Ce ne fossero!
Sicuramente non me lo perderò, vederlo in sala è un avvenimento.

Bessoni va sostenuto, da quanto leggo lavora molto bene. Poi, avere in Italia registi che proseguono quei discorsi sul “genere” iniziati dai padri fondatori negli anni '60 e proseguiti negli anni '70, non è cosa da poco…

Il Trailer comunque promette molto bene e la storia sa di novella scapigliata, cosa che, al sottoscritto, aggrada parecchio.

Visto ieri sera. Caruccio; effettivamente la storia sembra un’avventura di Dylan Dog e la sceneggiatura si perde in ingenuità, ma il tutto è girato con una certa eleganza e tanta passione. Bessoni il talento ce l’ha, forse ha bisogno di copioni più solidi (il problema di tanti registi italiani dell’orrore rivelatisi negli anni 80, Soavi in primis).

Sul numero di Marzo della rivista francese l’Ecran Fantastique, per chi fosse interessato, ci sarà un mio articolo completo sul film, con una lunga intervista al regista, ma anche all’attrice Oona Chaplin, all’attore Alberto Amarilla, ai creatori degli effetti speciali (LEonardo Cruciano) e digitali (Bruno Albi Marini), e alla scenografa (Briseide Sicialiano).

OK,visione effettuata.
Nonostante non sia esente da difetti mi è piaciuto. Trama non solida ma non prevedibilissima(almeno non tutto), capacità tecnica ben presente. Ho adorato la miriade di riferimenti, rimandi e citazioni: l’espressionismo in genere davvero venerato, nomi vari, inquadrature che ricordano altre pellicole od opere d’arte, spunti(ovvia l’ispirazione da Quattro Mosche Di Velluto Grigio), ve n’è per tutti i gusti. Il citato espressionismo mi sembrava scimmiottato anche in qualche interpretazione o sequenza, ovviamente intendo in senso positivo… Citazione particolare per le ambientazioni, lugubri e austere come poche, comprese stanze, biblioteche e laboratori vari. Purtroppo una pecca è che non riesce a spaventare degnamente, forse a causa di scene choc eccessivamente telefonate.
Confermo anch’io che Bessoni va seguito e sostenuto, un cinema fatto con tale dedizione e conoscenza va premiato. Mi auguro dia un pizzico di qualità al genere.

Non è male, ma un po troppo derivativo. Non riesce a spaventare, a mio parere, perchè tutta la costruzione dell’atmosfera è esageratamente barocca, troppo forzata e pomposa, ogni particolare della sceneggiatura, delle scenografie, della fotografia e degli abiti sembra studiato ad hoc per creare una sensazione di paura che inevitabilmente, perchè troppo caricata, si sgonfia.

Pienamente d’accordo: più descrittivo che realmente portatore di spaventi. Quanto ai citazionismi, la natura stessa del film li legittima (può starci dentro di tutto, da Serrador a Murnau); forse si esagera, ma dato che gli intenti erano dichiarati forse non ci si poteva aspettare di più. Credo che Bessoni dovrebbe contenere i virtuosismi registici e concentrarsi su un vero racconto dell’orrore anzichè su un omaggio Tarantino style.

Ieri, dopo la visione, ci siamo soffermati proprio su questi particolari. La persona che era con me ha notato più il caricamento eccessivo dei particolari scenici e dell’immagine visiva in sé, io maggiormente il rimarcare dei concetti stessi(vedi messaggio dell’apparizione del figlio di Astolfi, troppo tirato per le lunghe). Comunque ho avuto quel pallido pensiero sul fatto che con il soffermarsi su recitazioni caricate, unite ad uno scenario anomalo che fa da “prolungamento” si volesse in qualche modo interpretare l’espressionismo. Trattasi ovviamente di semplice pulce ma mi è piaciuto pensarlo. :o

SUPERBOIATA PAZZESCA!
Questo è stato il commento di un signore che era seduto dietro a me alla fine del film, e come non dargli torto?
Come diceva Mario Bava: “se in un film di paura ad un certo punto il pubblico ride, il regista è sbagliato” e ieri sera al cinema, dopo i primi 10 minuti di occhi gonfi (e moccio al naso) del protagonista più antipatico della storia del cinema, il pubblico ha cominciato a ridere e non ha smesso neanche dopo i titoli di coda…
Del film si salva solo la fotografia che è bellissima, il resto è da gettare nel cesso della dimenticanza.
Qualcuno dovrebbe spiegare a Bessoni che in un film “de paura” (perché certamente non si tratta di un film horror, ma proprio di un film “de paura”) l’attore protagonista è importante! Sopratutto quando ha il naso pulito! E ancora di più è lo sviluppo della storia, che quì non esiste… altri soldi spesi inutilmente…

Concordo. Se un horror fa ridere, il regista è sbagliato. E Imago Mortis fa ridere. Per carità, buoni fotografia e inquadrature, ma dubito che le interpretazioni volessero essere espressioniste. Basta vedere Oona, i giapponesi, ecc. Quindi direi che la direzione degli attori sia state infelice, protagonista in testa. Sulla trama poi, non so, ci sono diversi punti oscuri…

come la morte del tipo che si occupa delle macchine da presa. Ma che roba è?

oppure i fantasmi con una spiegazione finale approssimativa, ma la sensazione è che il montaggio abbia cose che non vanno. Un’operazione quindi con un controllo poco felice e di difficile interpretazione sul futuro del regista, che, a quanto si sente dire in giro, ha uno stile barocco e ridondante.

Fermo restando che non mi ha colpito più di tanto, affermare che addirittura Imago Mortis faccia ridere mi pare esagerato. Lasciamo perdere il pubblico, la cui maleducazione e idiozia in sala raggiunge vertici talora irraggiungibili (c’è chi ha riso e ha rotto il cazzo pure quando davano L’Esorcista, giudicate un po’ voi).

Addirittura! :o Ma non è che ha visto La Croce Delle Sette Pietre? Scherzi a parte, concordo con chi dice che il pubblico non va tenuto in conto, risatine e commenti vari a priori si sprecano, potrei scrivere un libro sui vari tipi di disturbi che vengono creati in sala; ho però notato che le scene con il marchingegno in funzione una certa tensione la creavano. Per il resto sono d’accordo con alcune critiche. A proposito del montaggio ci sono un paio di punti in cui ci sono dei tagli abominevoli, oltre a saltare l’audio si è visto anche il fotogramma tagliato per una frazione di secondo. Non so se è stato un problema della copia e se effettivamente un montaggio affrettato possa aver creato problemi alla trama. Per quanto riguarda gli spunti “espressionisti” mi riferivo a qualche secondo, non di certo a tutto il film, fermo restando che probabilmente non era intenzione del regista.

Visto ieri sera, belle locations, ottima atmosfera, ma purtroppo non provoca nessun sussulto,peccato.Qualche dialogo piuttosto idiota ed anche le recitazioni di alcuni attori lasciano un po a desiderare, comunque un occhiata la merita.
All’inizio mi ricordava un po Dellamorte Dellamore.

Visto ieri sera.
Pur non avendo gradito parecchie cose non riesco ad odiarlo.
Ho trovato anche io le descrizioni ben fatte e atmosfere macabre e gotiche ben rese. Bella la trovata di tutto il marchingegno e l’ambiguità dell’ambientazione temporale (Secondo me - a giudicare dalle reflex comunque poteva essere ambientato dalla fine dei '70 all’inizio/metà degli’80). Abbigliamenti e personaggi anche secondo me troppo pomposi ed eccessivamente da novella.
Per non parlare di spiegazioni non date, atteggiamenti ambigui dei personaggi, incazzature dei personaggi “incriminati” quando vengono clamorosamente smascherati solo abbozzate, isolamento da qualsiasi cosa, un protagonista che starebbe forse meglio in un dolcissimo film d’amore, un finale discutibile.
Ma non riesco ad odiarlo.

Ma allora 6 di bocca buona!!!

:fantasma:

Imago Mortis? IMHO gli zombi disumani di Romero sono neorealismo al confronto :-p