(avrei potuto postarlo tra i comici, perché è uno spasso, tra gli erotici dato lo specifico sessuale o in tutto il resto dato che incorporando tutte le categorie non si lascia fissare in nessuna in particolare. lo schiaffo qui perché per stile -ammesso si possa parlare di stile- e impostazione è a tutti gli effetti un mondo)
pseudodocusexy datato 1985 con pretese propedeutico-didattiche su tutto quanto avreste voluto sapere sul sesso da antonio d’agostino ma vi siete guardati bene dal domandargli
ragazzi io ho i 2 film in vhs ma i prezzi su missing sono esagerati, su ebay noi e l’amore lo comprato a 10 euro comunque vi consiglio anche kamasutra in 3 d negli anni 80 allegato alla video cassetta in regalo davano degli occhiali tridimenzionali
Si ma a 34 Euro la versione della Universal ,accanto c’è anche la versione Avo che costa 19.00,comunque si può trovare su ebay di tanto in tanto ad un prezzo molto inferiore.
Consentimi caro amico di precisare:dovrebbe essere in teoria un sexydocumentary, ma oramai siamo troppo fuori tempo per parlare di mondo movie.Si tratta di un ibrido.
Sexydocumentario? Ibrido? Si tratta di un sex educational! Helga docet…
Al massimo, titoli come Mondo di notte oggi rifanno il verso - fuori tempo massimo - al sexy docu (quello zeppo di cellulite e autoreggenti, per intenderci). Personalmente ritengo comunque che il tempo massimo, per un genere come questo, non esista; è che ci vuole un documentarista capace per “fotografare” sensatamente i costumi sessuali (e le loro problematiche) del nostro tempo. E D’Agostino, con tutto il rispetto, mise in piedi due film patetici con i crismi del peggior cinema di genere.
Pitt
Pur rispettandola non condivido la tua impostazione analitica dal momento che si tratta di prodotti che sono l’ultimo stadio di un filone nato da un grande maestro di cui non faccio il nome per non andare in ot e la dimensione temporale, invece e’ impotantissima, poiche’ i mondo nacquero con le motivazioni che troverai nell’apposita sezione…in ogni caso, credo che tra noi appassionati e cultori, non sia il caso di polemizzare oltrmodo. L’analisi dei costumi sessuali, sono a mio avviso l’ultimo stadio dei sexydoc, ma attenzione:come ho gia’ detto i sexydoc, furono la linea evolutiva aurea dei mondo, qui siamo in uno stadio ablativo. Liberissimo tu di valutare come vuoi.
Caro Anchorman, riconosco che la tua conoscenza sull’argomento sia superiore a quella di molti, ma se pretendi di illuminare anche me, caschi male: ti ricordo che il padre “italiano” dei sexy mondo, Europa di notte, uscì decisamente prima (accompagnato da una mezza dozzina di emuli) di Mondo cane, e semmai furono i “mondo” una declinazione dei sexy documentari. Credere che tutto sia partito dall’innominabile, mi pare eccessivo; quella dei mondo era una formula già esistente oltreoceano: lui ha avuto il merito di perfezionarla. E nei suoi film non vedo alcuna traccia della cinematografia pseudoeducativa alla quale D’Agostino ha voluto infelicemente accostarsi, inaugurata bensì da un film - non a caso - di nazionalità tedesca: la Germania era la culla della psichiatria e della sessuologia.
Amichevolmente,
Pitt
Consentimi caro amico di precisare:dovrebbe essere in teoria un sexydocumentary, ma oramai siamo troppo fuori tempo per parlare di mondo movie.Si tratta di un ibrido.
Sexydocumentario? Ibrido? Si tratta di un sex educational! Helga docet…
Al massimo, titoli come Mondo di notte oggi rifanno il verso - fuori tempo massimo - al sexy docu (quello zeppo di cellulite e autoreggenti, per intenderci). Personalmente ritengo comunque che il tempo massimo, per un genere come questo, non esista; è che ci vuole un documentarista capace per “fotografare” sensatamente i costumi sessuali (e le loro problematiche) del nostro tempo. E D’Agostino, con tutto il rispetto, mise in piedi due film patetici con i crismi del peggior cinema di genere.
Pitt
Pur rispettandola non condivido la tua impostazione analitica dal momento che si tratta di prodotti che sono l’ultimo stadio di un filone nato da un grande maestro di cui non faccio il nome per non andare in ot e la dimensione temporale, invece e’ impotantissima, poiche’ i mondo nacquero con le motivazioni che troverai nell’apposita sezione…in ogni caso, credo che tra noi appassionati e cultori, non sia il caso di polemizzare oltrmodo. L’analisi dei costumi sessuali, sono a mio avviso l’ultimo stadio dei sexydoc, ma attenzione:come ho gia’ detto i sexydoc, furono la linea evolutiva aurea dei mondo, qui siamo in uno stadio ablativo. Liberissimo tu di valutare come vuoi.
Caro Anchorman, riconosco che la tua conoscenza sull’argomento sia superiore a quella di molti, ma se pretendi di illuminare anche me, caschi male: ti ricordo che il padre “italiano” dei sexy mondo, Europa di notte, uscì decisamente prima (accompagnato da una mezza dozzina di emuli) di Mondo cane, e semmai furono i “mondo” una declinazione dei sexy documentari. Credere che tutto sia partito dall’innominabile, mi pare eccessivo; quella dei mondo era una formula già esistente oltreoceano: lui ha avuto il merito di perfezionarla. E nei suoi film non vedo alcuna traccia della cinematografia pseudoeducativa alla quale D’Agostino ha voluto infelicemente accostarsi, inaugurata bensì da un film - non a caso - di nazionalità tedesca: la Germania era la culla della psichiatria e della sessuologia.
Amichevolmente,
Pitt
visto su Film&Clips, discreta qualità, consiglio a chi volesse vederlo di affrettarsi in quanto a rischio segnalazione/cancellazione
pensavo peggio, non si capisce bene se ci fa o ci è ma il risultato è talmente bizzarro che finisci per guardarlo con indulgenza e bene o male si arriva in fondo senza annoiarsi troppo