In memoria di me (Saverio Costanzo, 2007)

Questo film è stata una piacevole sorpresa. La visione parte influenzata da una serie di pregiudizi che il giovane regista si porta dietro a causa del discusso cognome che porta. Ma il film si fa apprezzare per l’originalità e la fermezza con cui tratta un tema su cui è facile sbagliare. All’interno di un convento due novizi cercano la propria strada, la propria fede seguendo due vie completamente diverse: uno con il raziocinio, l’altro seguendo amore ed istinto. L’infinito dibattito che dai tempi di San Tommaso ha percorso la storia della chiesa trattato attraverso gli occhi di due giovani che mirano ad arrivare ad una verità che è tanto più grande di loro. Stupisce la maturità, la scelta dei tempi, la simmetria e il ritmo del film che si mantiene su toni decisamente lenti, ma che riesce a raccontare più di quanto i silenzi e la monotonia di un convento possano fare presagire. In una riflessione così delicata il film riesce anche a trovare lo spazio per alcune immagini dalla forte carica evocativa, come quelle ricorrenti che ritraggono il lungo corridoio del convento che vive coi novizi ogni attimo della ricerca di verità.
Opera seconda (non ho visto private purtroppo, l’esordio del giovane figlio di Maurizio Costanzo) che merita senz altro visione ed attenzione.