In The Market (Lorenzo Lombardi, 2009)

Visto quest’anno al Kardiopalmo Festival a Torino, fra le pellicole fuori concorso. Che dire? La prima parte del film è narcolettica, dialoghi da soap cinematografica anni 80 tipo Stesso mare, stessa spiaggia; la seconda parte mi ha divertito per qualche effettaccio gore (abbastanza riuscita la scena della mano nel tritacarne) e per la gigioneria di Ottaviano Blitch (che se usato bene potrebbe rivelarsi un villain niente male, guardatelo nel corto Liver di Federico Greco per farvi un’idea). Per il resto nulla da aggiungere, dimenticabilissimo (al fondatore del Kardiopalmo manco piaceva, mi ha confidato che gli era stato praticamente imposto da alcuni collaboratori e che potendo scegliere ne avrebbe fatto a meno). Certo che se il nuovo horror italiano è questo, non c’è da stupirsi che sopravviva solo grazie ai festival.

Di solito, quando si guarda un film del genere (vogliamo chiamarlo “indie italiano” - “amatoriale italiano” - “low budget”?),
si tende a dargli tutte le attenuanti e le scusanti del caso. Si dicono cose del tipo: “non c’erano soldi”, “non c’erano mezzi”, “di
più non si poteva fare
” e blah, blah, blah.
Ma veramente la mancanza di soldi o di mezzi può giustificare una roba del genere, con dei dialoghi agghiaccianti
ed una recitazione, che vede un gallo e 2 galline, starnazzare fastidiosamente per quasi 50 minuti battute, che neanche nella
peggiore delle fiction della rai, gli sceneggiatori avrebbero osato, anche solo immaginare?

Ma veramente si può anche solo pensare, di proporre una cosa del genere, per le sale cinematografiche italiane? Io non ci
voglio credere, che anche avendo solo a disposizione un budget di poche decine di migliaia di euro, non si potessero
trovare aspiranti attori e attrici, o studenti di teatro decenti e credibili, con un minimo di conoscenza della dizione.
E non credo neanche che la mancanza di soldi possa giustificare 2/3 di una sceneggiatura che, definire ignobile è dir poco.
Poi certo, Ottaviano Blitch è bravo (lo aveva già dimostrato in shadow), ma lui appare solo per 15/20 minuti, il resto del
film è in mano a degli incapaci.

Perchè mi accanisco tanto con “in the market”? Semplicemente perchè, da amante dell’horror, vorrei che dal sottosuolo italiano
partisse la rivoluzione, e poi mi trovo davanti a roba insulsa come questa, che addirittura esce nelle sale. Bocciato su tutti
i fronti…

è la prima volta in vita mia che non ho riso nel vedere un filmbrutto, anzi sono indignato.non ce l’ho col sig.Lombardi, sono seriamente dispiaciuto nel vedere che il cinema italiano è davvero ai piedi di Pilato se è possibile girare e imporre pagando anche a proprie spese questa merda fumante
è costato 20.000 E?ma quanto costano i diritti per mostrare 30 secondi di Grindhouse?
ho passato un’ora e mezza a cercare di trovare almeno una battuta che non fosse demenziale ma è davvero dura.
cazzo che sconforto!ho bisogno di un’endovena di Fulci!scusate lo sfogo…

con i prezzi tipicamente italiani aggiungo io.

Altre minchiatine/citazioni

Il cartellone del market aperto from Dusk Till Dawn

I piedi incrociati della tizia in macchina presa paro paro dai titoli di testa del già citato (fin troppo) Death Proof.

Non dimentichiamo l’italianissima Nastro Azzurro da 66cl del benzinaio. Procurarsi una comunissima Budweiser era al di fuori delle loro portate. Ed ancora devo terminare di vederlo…

Il cartellone del market aperto from Dusk Till Dawn

A voler essere precisi è “from dawn till dusk”. Che poi è un cartello che mettono sempre in tutti i supermercati Conad :smiley:

Non dimentichiamo l’italianissima Nastro Azzurro da 66cl del benzinaio. Procurarsi una comunissima Budweiser era al di fuori delle loro portate. Ed ancora devo terminare di vederlo…

Fa il paio con Shadow dove bevono la birra della Coop con la moneta che ride.

Esistono cose che il denaro non può comprare?

NO.

http://www.daviddidonatello.it/concorrenti.php

Buh han messo in lista pure Hypnosis che mi dicono essere altra schifezzuola girata con due lire (ci ha lavorato come operatore il compagno di una mia cugina fra l’altro). Più che di compravendite parlerei di disperazione, del tipo “non abbiamo abbastanza film da far concorrere, aggiungiamo quel che passa il convento”. Mah.

Hypnosis è un altro filmaccio ma rispetto a In The Market sembra Suspiria.

Hahahahah t’ha fatto schifo ma non s’era capito. :smiley: Comunque sono sicuro che fra vent’anni lo rivaluteranno e saluteranno come uno (s)cult. L’hanno fatto pure con Terror! Il castello delle donne maledette e La bestia in calore, capirai.

Almeno non erano presentati con questa assurda spocchia dagli autori e non sono stati imposti in sala (e ai vari festival) solo per il fatto che il regista aveva pagato per la cosa…

Beh al Kardiopalmo non ci aveva pagato una lira. E in effetti a un festival de’ paura ci poteva pure stare, per quanto brutto ti dà un’idea di quali siano le tendenze del nuovo horror tricolore (ohimè). In sala l’hanno beccato a dovere, la selezione naturale esiste.

Purtroppo mi han " costretto " a vederlo e , devo dire che se non ho vomitato è solo perchè mi ha fatto morir dal ridere…a proposito intanto siamo tutti cannibali perchè ci mangiam le pellicine delle dita…se non lo sapeste , mah , la macchina spacciata per americana e poi quando si recan al market sono tutte modelli che si vedon qui , infattiArezzo e Perugia non mi pare siano due città degli Stati Uniti , comunque per il finale , io l’ho capito differentemente da quanto riportato nel post di SWAT e cioèsimile a " The descent " quando lei pensa di poter esser fuggita ma poi , si sveglia ancora nelle caverne…beh , li’ , da come l’ho capito io la tizia pensa di poter scappare , ma poi la vediamo chiusa dentro la cella frigo e fuori vi è ancora la jeep…mentre per quella che va a comperare non mi sembrava la stessa …vabbè , comunque il giudizio non cambia…se quella anni 60/70/80 era " trash italiano "…beh questo allora mi sapete dire cos’è ? :frowning:

Di trionfo in trionfo!!!

http://3.bp.blogspot.com/-REko5kmFiIg/TnNYkMQWHCI/AAAAAAAABAQ/GBompp75rQY/s1600/07-09-2011+-+CORRIERE+DI+AREZZO.jpg

Io aggiungerei pure i coriandoli e i clown, così da rendere l’omaggio più appropriato. Comunque esiste di peggio; l’altra sera ho recuperato Il Bosco 1 e ho seriamente rivalutato questo.

Corrado, stai paragonando un gustoso profitterol ad una scarica diarroica, non scherziamo!

Il Bosco 1 è tecnicamente validissimo, diverte senza irritare e non ha pretese ed arroganza di alcun tipo.
In The Market è l’esatto contrario.

Marfori poi non è certo un buffone come questo Lombardi.

Comunque per parlare de Il Bosco 1 c’è un topic esclusivo che vi invito a rimpolpare.

Sono andato sul sito del Mexico International Film Festival. Il film di Lombardi non viene citato :confused:

A me la frase “libero accesso al party esclusivo” fa schiantare dal ridere, non so voi… :smiley:

Ossimoro puro :smiley:

Vero: http://www.mexicofilmfestival.com/Festival_2007/past_winners.aspx
Non viene menzionato da nessuna parte.
Ci sono però 3 link che non funzionano…
Mah…

Teoricamente avrebbe dovuto aver vinto il premio nel 2009 (ma, come diceva brass, i link non funzionano), solo che, come si può evincere da questo link http://www.mexicofilmfestival.com/Festival_2007/past_winners/2011_bronze.aspx , vengono premiati un po’ tutti i film che partecipano :confused:

Anzi, ho guardato un po’ in giro: in questo sito dicono che quella cazzata di In the Market ha vinto il premio http://www.cinemaitaliano.info/news/05243/in-the-market-premiato-al-mexico-international.html, solo che il festival, al momento della pubblicazione dell’articoletto, doveva ancora svolgersi (come si vede da qui http://www.imdb.com/event/ev0001597/2010). Ho controllato per scrupolo se non avesse vinto qualcosa nel 2009, ma non risulta: http://www.mexicofilmfestival.com/Festival_2007/past_winners/2009_Winners.aspx .