Regìa di Marcello Baldi, 1972
Con Gastone Moschin, Nanny Loy, Gisela Hahn, Riccardo Cucciolla, Arnoldo Foà, Paola Quattrini, Gunther Ungeheuer, Silvio Spaccesi
Notevolissima commedia satirica che pare sia semi-scomparsa da anni. Gastone Moschin (meraviglioso) è il comunista Giuseppe Zaccherin da Bardolino, prov. di Verona, e siccome è omonimo di un candidato DC inserito per errore nelle liste, viene spinto ad accettare la candidatura nello scudo crociato. Inizieranno un mare di casini, ovvio.
Divertente, scorretta anche nel linguaggio (Moschin recita con la pesante cadenza veneta che gli era propria, bestemmiando diiiocaro! a più non posso) e con un cast pauroso: Foà addirittura fa tre ruoli diversi (lo stesso Moschin interpreta anche suo padre, ateo e bestemmiatore, in una breve sequenza da ricordare)… forse solo Paola Quattrini, bella e senz’altro brava, è un po’ fuori ruolo come comunista col poster di Mao sopra il letto, e si chiama addirittura Lenina Bakunina (!).
Nel film appare per un secondo anche Gian Maria Volonté, ripreso su un palco mentre parlava… immagino durante un comizio del PCI. Bellissimo anche il finale con Moschin clamorosamente eletto Presidente della Repubblica! Bella anche la musica di Stelvio Cipriani.
Perché non si fanno più film del genere nel nostro paese? Sui forzisti, leghisti, piddini e neofascisti? Mi incazzo solo a pensarci, lasciamo stare.
Purtroppo sembra che il film sopravviva in una copiaccia da Happy Channel, in 4:3 e con una qualità audio-video complessiva davvero misera. Ma per una volta vale la pena di sopportare la brutta copia per gustarsi un film di questo livello.