Incubo sulla città contaminata (Umberto Lenzi, 1980)

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Ho cercato e non mi pare che qualcuno abbia mai aperto una discussione su questo lavoro. Io l’ho appena visto, mi pare un senza infamia e senza lode, classico zombie-movie (quasi zombie in realtà) con alcuni punti di contatto con Virus di Mattei e Zombi 3, oltre che al capostipite romeriano ovviamente. Attori nulla di che ma si arriva tranquillamente al termine della visione, tra alcuni efficaci effetti splatter ed altre evitabili leggerezze di sceneggiatura. Per soli fans.

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Anche io lo ricordo non certo indispensabile ma comunque gradevole. Lenzi poteva realizzarti con un certo mestiere qualsiasi tipo di pellicola, pure quelle che non amava o in cui non credeva, ottenendo in ogni caso risultati dignitosi.

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E’ stato uno dei capisaldi della mia fase di innamoramento del cinema di genere, lo trovai per caso nella sua VHS avofilm (quella brutta) col simil De Niro in Taxi Driver, non quella da incubo della Golden col volto strappato.

fonte: ebay
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E’ tanto che non lo vedo, ma l’ho sempre guardato volentieri, l’aereo misterioso che arrivava dal nulla, Hugo Stiglitz con la barba, le barbe sono tornate in questi ultimi anni, a suo tempo era un personaggio esotico, non dite il contrario, così come Ugo Bologna che lo associavamo solo ai Fantozzi, in un ruolo serio aveva un certo fascino, così come Maria Rosaria Omaggio che rivelava questo passato oscuro e contaminato, per me della mia generazione che questo cinema l’ho riscoperto così era veramente tanta roba.
Last but not least l’ambientazione a Madrid così lontana così vicina, e poi i mostri erano brutti e schifosamente cattivi.
Ricordo con altrettanta nostalgia l’entusiasmo di Lenzi quandogli dissi al Gradara Film Festival di avere il primato dell’invenzione del concetto di “Zombi Veloce” copiato in seguito in Demoni o in prodotti moderni quale “Dal tramonto all’alba”.
Unico dettaglio che mi ha sempre fatto storcere il naso è il finale onirico e in un certo senso sbrigativo

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Ne serbo un buon ricordo, non di certo un capolavoro ma sicuramente quando lo vidi mi divertì. Come dice @Frank_n_Furter Lenzi il mestiere lo conosceva e quindi anche se il progetto non lo convinceva appieno riusciva comunque a portare a termine un buon prodotto finale e questo film può esserne la prova

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Si’ e’ un po’ quello che e’. Probabilmente i pochi fondi a disposizione ne hanno indirizzato lo svolgimento.

Per il resto concordo che si tratti di un film piacevole da guardare.

Ciao!
C.

EDIT: e ora che ci ripenso la scena con gli “infetti” che escono dall’aeroplano ha un bell’effetto.

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Concordo con quanto dice SWAT sul finale, si poteva svilupparlo molto meglio.
Ho dimenticato di citare anche la bella colonna sonora di Cipriani

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Forse è anche questo uno dei motivi per cui amiamo questi film

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Concordo! :slight_smile:

Spesso di ripete che si possa compensare al denaro con le idee con l’esperienza; penso che sia vero e che -talvolta si’, talvolta no- diversi registi ci siano riusciti. Molti dei miei film miei preferiti rientrano in questa categoria (ovviamente che ci rientrino e’ una mia personale e soggettiva opinione :wink: ).

Ciao!
C.

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Avevo la vecchia videocassetta AVO, preso anche in DVD. A me diverte, alla fine punta tutto sull’azione e lì Lenzi era più ispirato che nelle atmosfere horror… infatti i suoi gotici “puri” mi piacciono meno. Ruspante ma con un bel ritmo, ti prende fin dalle prime immagini con i passeggeri dell’aereo. Il finale, va be’. Ci poteva stare, secondo me non sapevano come concluderlo e hanno tirato fuori un espediente che mi è parso comunque efficace. Lenzi lo odiava ma trovo che nella sua carriera abbia girato cose peggiori. Bello il manifesto italiano, utilizzato per la cover della cassetta Golden e per il DVD nostrano.

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vero vero difatti ne ha quasi fatti più seri che altro. si vedano anche banditi a milano, faccia di spia o wild beasts (“i topi! è pieno di topi ovunque!”)

lo ricordo cattivissimo, parecchio sangriento, la scena dell’incursione in sala operatoria mi fece non poca impressione, lo trovai uno dei rari titoli per i quali il monito che lo sconsigliava agli spettatori facilmente impressionabili (presente in calce in grassetto nel flano di cagliari, ma curiosamente non in quelli del nord) non si sprecava di certo. il flano/manifesto, da piccolo, mi metteva addosso una fifa blu.

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