Inside Man (Spike Lee)

io parlo a livello di inquadrature quando irrompono nella banca e saltano sui tavoli e anche come parlano all’inizio, non per altro e non di certo per la storia…

DVD dato in uscita per settembre.

Leggo solo ora la tua interpretazione. Per me se fosse come dici tu sarebbe troppo macchinosa. Semplicemente loro rubano i diamanti, come in ogni rapina. Ma questa volta hanno un assicurazione: il passato del proprietario della banca. Che farà di tutto purchè il suo segreto non trapeli.

Guarda che a denzel regala solo un diamante, l’anello se ne va alla commissione sull’olocausto

È un Sikh!!!

Comunque, visto una diecina di giorni fa prima di partire in ferie, l’ho trovato splendido, sceneggiatura perfetta, attori pure, anche quelli che fanno solo particine, citazioni a Dog Day e ad altri film di Spike Lee, la prima ora che passa come se niente fosse. Avercene, di film così. Spike cambia registro e tira fuori un film solo apparentemente commerciale. O meglio, commerciale sì, e ci mancherebbe, ma non stupido. L’ho apprezzato assai.

Sto film è talmente “pesante” di cinema che bastano solo i titoli di testa per capire che siamo alle prese con un regista che può tantissimo e al quale i produttori han lasciato pure parecchio la mano libera.

Un lavoro su commissione, un cinema che diviene “giocattolo” nelle mani di un regista lasciato libero di tornare un po’ bambino, ma con tutte le conoscenze, i mezzi e le capacità di un “grande”.

Non scherzo e manco esagero: se avrete occasione di rivederlo prossimamente prestate attenzione ai primi minuti. E la cosa dovrebbe risultare alquanto semplice perchè il cinema, quando muove così tanta aria, ti prende lui.
Un “intro” di tale portata, la macchina che con i suoi movimenti organizza gli spazi visivi nella zucca dello spettatore, gli prende il fiato, glielo restituisce e pure si pavoneggia di sé, é roba che pochi, soldi o non soldi, son capaci di portare a compimento senza falle.
Un inizio dal respiro cinematografico meraviglioso, quasi da far male.
Una roba come la si è vista i primi minuti dell’Alì del Mann. La vedete e, se avete una particolare sensibilità cinematografica, vi gira la testa.

Gran cosa il cinema bis, tris (con tutto il rispetto per Sette Uomini D’Oro…) e lo scopone scientifico con i vicini di piano.
Bella storia le emozioni genuine, la felicità con poco, il pane e Nutella e la paghetta settimanale.

Ma quando uno ha le capacità di chi è dotato degli “occhi” più svegli in circolazione, i mezzi di un cinema dalla produzione “senza limiti” e le più bellicose intenzioni visive del momento, beh, allora per un paio di orette i nostri bei propositi da chierichetti facciam finta di non ascoltarli più e ci mettiamo da parte per lasciar scorrere cotanta dichiarazione d’intenti.

Qui è mica questione di Dafoe, Denzel o dell’avvocato in tailleur…di chi si prende l’anello e chi la gloria…
Qui è questione di “messa in scena” ed orchestrazione delle “masse”.
Questo è un film di “masse” appunto.
I particolari, le sfumature e i differenti caratteri piazzati ad infarcire il tutto son lì ma non devon distrarre. Ci sono perchè come già detto il film doveva esser per “molti” e il ritorno ai produttori lo si doveva pur garantire.

La sceneggiatura poi ci viene addosso anche lei con inusitata violenza. Ma in quanti si saran messi sotto? (Mi chiedevo durante la visione…) E poi son venuto a sapere che un solo tizio si era preso la briga. E poi son pure venuto a saper quanto gliel’avevan pagata e mi son rimesso in pace con me stesso. Ché se uno è un semi-deo è giusto pagarlo di conseguenza…

Non mi stupisco comunque di chi non ama lo Spike più “bianco”.
Non mi stupisco nemmeno di chi non apprezza tutto quel portato che il “moretto” s’è tirato dietro dal mondo della pubblicità.
Questo è certo un modo di intendere il cinema che non può convincere tutti.
Molti soldi.
Molta “america”.
Molto show (e pure molto business).
Ma tutto questo Lee lo tiene incollato in maniera magistrale. Un Lee che “firma” ogni movimento di macchina, che mette in campo una capacità tecnica di chi ormai non deve più chiedere.
Io facevo pure fatica a seguirli gli attori, perso com’ero fra quelle inquadrature oltre la terza dimensione, fra quei piani sequenza da scommessa col diavolo. Inebetito dai primi piani, pornografici, ossessionanti . E poi ancora stile, stile e ancora stile.

Largo e lasciate passare…

rivisto ultimamente in blu ray (ottimo upgrade) mi è decisamente piaciuto di più la seconda volta della prima. e la prima mi era piaciuto molto…seguo Lee dagli albori, lo apprezzo e lo critico con la massima obbiettività, ma qui confeziona un prodotto notevole. forse nelle eventuali revisioni si notano tanti particolari di fattura che la prima volta (al cinema con varie distrazioni…) mi ero perso…ho sentito che dovrebbe uscire il sequel e penso che potrebbe essere interessante…

Visto in bluray. Robetta.

Heist movie con qualche trovata interessante, ma lo humour buttato qua e là nel film non funziona granché, e Jodie Foster è fuori ruolo.

Concordo sostanzialmente col primo post che scrisse nemesi nel lontano 2006. Film che ho visto ieri sera, e che sto già dimenticando.