Mondo postapocalittico. L’Interzone è una zona priva di radiazioni in cui una sorta di confraternita con poteri psichici custodisce un tesoro sul quale hanno messo gli occhi 2 perfidi individui. Una culturista spietata in stile Conan il barbaro al femminile e un altro viscido individuo, che ovviamente riuniscono le loro bande per appropriarsi del tesoro. Il solito prescelto dovrà salvare la situazione suo malagrado
Ammetto che non conoscevo minimamente questo film.
Gira Sarafian, mz produce la Filmirage di D’amato e firmano la sceneggiatura la Drudi e Fragasso. Cast tecnico e artistico pieno di nomi italiani, uno su tutti il buon Franco Diogene nelle vesti del trafficante di schiavi e organizzatore di mortali roulette russe
Quindi credo che il film si possa inserire in questa sezione
Ci sono anche in una breve scena Laura Gemser e Hal Yamanouchi
Pensavo peggio. Ad un prodotto paratelevisivoe annacquato secondo il gusto adolescenziale americano, buono per i videonoleggi Usa. Invece devo dire che come postatomico ha le sue carte da giocare
Iniziamo subito forte con un’interessante roulette russa basata su cocktail avvelenati in una suggestiva taverna postapocalittica
Il film poi cerca di inserire elementi fantastici con i poteri psichici della confraternita.
Per il resto c’è tutto quello che ci si aspetterebbe da un postatomico italiano del periodo. Veicoli modificati, l’ambientazione tra campagne, grotte e ruderi, bande di barbari in stile 20mo secolo…viene anche inserito un mostro per dare maggior connotazione fantasy
Gli ingredienti ci sono tutti: azione, umorismo, combattimenti, inseguimenti su strambe macchine modificate ecc.
Per quanto poveristico viene fuori il genio italiano. Ci sono un paio di momenti di puro pathos
Non si eccelle purtroppo nella violenza e si resta un po’ sui binari da cassetta per i teenager dell’epoca come dicevo prima, però il film ha il suo perchè e non dà l’impressione di essere ormai il canto del cigno del genere
Non so dire se il film sia mai uscito in Italia o sia stato doppiato nella nostra lingua, io l’ho visto in inglese sottotitolato