Aspetto da tempo, trepidante e pieno di emozione, una fiction Rai sui 20 anni di fascismo, e relativi danni, nelle zone che attualmente sono Slovenia e Croazia. Ma temo che sia più facile vedere Ignazio La Russa a una manifestazione del 25 aprile. Chi deve capire, capisce. Gli altri, studino…
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@Zardoz sposto qui in una nuova discussione il tuo pensiero in quanto non pertinente in maniera diretta al film e potrebbe sviare la conversazione.
L’argomento è comunque curioso, come per la campagna in Grecia, bisognerebbe vedere se sono stati realizzati film magari dalla Yugoslavia stessa al riguardo, personalmente non ho info ma ci do volentieri un occhiata.
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Forse potremmo citare La battaglia della Neretva? (che tra l’altro è su raiplay) O intendi più indietro nel tempo?
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Beh, sicuro ci sta La battaglia della Neretva, che è uscito pure da noi in DVD.
Anche se forse non è proprio la tipologia di film di cui parlava @Zardoz
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Mi riferivo, più che al periodo della Seconda Guerra, a quel che accadde diciamo nei quasi vent’anni precedenti. Il “bel clima” che il fascismo riuscì a creare in territori dove tanti parlavano sloveno e croato. Verrebbe fuori una bella serie tv, altamente istruttiva, sissignori. Ma, appunto, dubito che qualcuno voglia, o possa, davvero farla…
P.S. Chi è nato e vissuto da queste parti, e magari (come il sottoscritto) ha parenti oltreconfine, afferra bene certe faccende… 
Appunto, sarebbe plausibile che esista qualcosa fatto da mano yugoslava, per la campagna di Albania è così, ci sono diverse pellicole realizzate nel periodo di Hoxa.
In realtà, negli anni '60 e '70, nell’allora Jugoslavia si fecero parecchi film bellici, di stampo oserei dire “sovietico”, coi partigiani eroici e puri Vs i perfidi feroci nazistoni. Ma le truppe italiane, al soldo del Duce, in tali opere sono decisamente trascurate. Forse il piccolo (era sul 1 e 60…) Tito ci teneva, ai turisti italiani. I crucchi, lo sappiamo, erano “bersaglio” facile… 
P.S. Ovviamente, nei suddetti film, Tito appare come una divinità scesa in terra, o quasi. Ho sempre ritenuto la cosa, alquanto paradossale: colui che si mise contro Stalin, divenne poi il compiaciuto alfiere del culto… della PROPRIA personalità!! Ah, la Storia… 
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Questo film, parrebbe entrarci appena appena nell’argomento
Comunque, che mi ricordi sul tema da laggiù esiste poco o niente.
Ho provato a fare anche una ricerca per “ustascia” (i nazifascisti slavi) per vedere se c’è qualcosa riguardo gli anni pre-smemvramento del regno yugoalavo e quindi eventuali rapporti col fascismo ma non viene fuori niente. Anzi parrebbe che, al contrario in Croazia recentemente siano stato fatto almeno un paio di film (tra cui un certo “Red Land”) che cercano di rivalutarli e, cosa ancor più sintomatica, pare che anche nelle alte sfere di governo ci siano state più di una occasione per riscrivere la storia di quegli anni. Tra partite di calcio contro Israele e giornate della memoria, pare che in Croazia perlomeno, il revisionismo sta avendo una sorta di avallo silenzioso da parte delle autorità. Ma si entra in altri argomenti.
E comunque, da quel poco che so e che mi han raccontato quando ho passato un po’ di tempo tra Macedonia ed Albania, è una parte di storia difficile da raccontare: perché i vari gruppi etnici e politici (dai filomonarchici ai filonazisti ai filocomunisri, senza dimenticare gli inospprimibili odii etnici e religiosi che in quelle lande non troveranno mai soluzione) spesso combattendo tra loro, potevano anche fare per opportunismo il gioco e gli interessi dei fascisti sia prima che durante che dopo la guerra. Quindi è anche difficile raccontare quegli anni in maniera neutrale senza dover mettere il dito sul problema irrisolvibile dei contrasti etnico-politici-religiosi di quei paesi. Sicuramente il regime di Tito ha preferito non creare nessun film su quel periodo storico proprio per la difficoltà di dover dipingere le varie etnie come tutte brave, buone ed unite contro e durante l’occupazione fascista, perché probabilmente sapeva che sarebbe stato un falso propagandistico clamoroso. Meglio raccontare gli ultimi 2 anni, il 1994-1946 ed il ruolo unico dei titini piuttosto che scavare anche su piaghe interne irrisolute degli anni precedenti. E, oggi, al contrario, sembra che invece ci siano dei tentativi anche da parte delle cinematografie locali di indagare quegli anni, ma tutto visto con gli occhi di una celebrazione etnica e politica in cui solo il proprio ceppo etnico e i regimi politici ad esso collegati ai tempi vengono rivalutati, contro tutti gli altri (fascisti, comunisti, cetnici, serbi) che vengono indifferentemente dipinti come “nemici”.
Una realtà storica politica obiettiva, anche nella cinematografia delle nuove repubbliche nate dopo il crollo della ex Yugoslavia è altamente improbabile che esista senza che criminalizzi o demonifichi qualsiasi “altro” esterno al proprio ceppo etnico o religioso. Mentre, si, sulla questione albanese o greca esistono molte cose proprio perché c’era un fronte antifascista molto più unito e compatto tra la popolazione, molte meno divisioni etniche, religiose, politiche ed ideologiche tra quelle popolazioni rispetto al frammentatissimo regno yugoalavo che univa a forza popolazioni e religioni che da sempre non si amano e, spesso, approfittano anche di certe contingenze storiche per risolvere loro problemi interni che non troveranno mai soluzione. è come sugli anni di guerra o di preparazione alla guerra degli anni 90: difficilmente si vedrà mai qualcosa che non parta per presupposto o per calcoli, sulla esaltazione di in ceppo etnico o religioso su quello del vicino. Vicino che per 70 anni qualcuno a forza ha voluto unire e che nessuno in realtà voleva che succedesse. Quindi anzi non escludo che in futuro, un eventuale film sull argomento (la presenza fascista in Croazia o Slovenia), non venga addirittura usata per creare ulteriori revisionismi a proprio favore contro dei mai amati “vicini ed uniti per forza”
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Ah ho sbagliato immagine 