Io e lui (Luciano Salce, 1973)

Con Lando Buzzanca, Bulle Ogier, Yves Beneyton, Vittorio Caprioli, Mario Pisu, Gabriella Giorgelli, Jessica Dublin

Commedia tratta da Moravia (mecojoni) non delle più diffuse. Il film è su youtube, intero, ma è preso da una vhs semi-invedibile purtroppo.

Co-prodotto con la Francia.

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Finalmente recuperato e visto. Deludente, ma con il suo perché.

Ridere non fa ridere, comunque. Forse solo qualche pezzo con Caprioli, grandissimo come sempre. Degradante il ruolo di Gabriella Giorgelli…

Nel 2020 ancora siamo fermi alla versione da vhs. Bene così.

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Incredibile come il destino a volte metta sulla nostra strada delle casualità pazzesche.
Senza volerlo mi sono visto in fila due film in cui il protagonista ha dei dialoghi litigiosi e pieni di ripicche e piccole vendette con il proprio corpo. L’altro giorno era Incontrolable (in cui il dibattito era con il corpo intero), stavolta è questo film di Salce in cui Lando si battibecca per tutto il tempo con il proprio uccello :parrot:

Sicuramente è un Salce minore (d’altronde con una temetica così autoreferenziale incentrata sul mondo del cinema non poteva essere altrimenti), ma non per questo mi ha deluso: momenti esilaranti ci sono, momenti più scuri e riflessivi pure, non mancano neanche quelle sequenze oniriche sul grottesco-caricaturale che mi piacciono tanto nelle commedie erotiche dell’epoca.
In più il finale mi ha disturbato, non credevo che il film osasse tanto.

Sicuramente Salce ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe raccontando delle dinamiche che realmente si verificavano nei retroscena delle produzioni cinematografiche, tra ricatti e sfruttamento di personaggi creativi che però non avevano il carisma di assurgere allo status di autori, film finanziati e parti ottenute grazie a scopate con il pezzo grosso di turno, equilibri che venivano smossi ed influenzati dalle aderenze o appartenenze a determinati gruppi politici.

Lando come sempre bravo ed efficace, sicuramente un attore che aveva molta più intelligenza e sensibilità artistica di ciò che un approccio superficiale alla sua filmografia potrebbe lasciare ad intendere.

Il film osa molto anche sotto l’aspetto della pruderie, mostrandoci un sacco di nudo, anche più del necessario, mettendo sotto questo punto di vista le cose in chiaro sin dalla prima scena.

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