Istituito il Premio Nobel per il fumetto giapponese

Articolo di Davide_caci 27 maggio 2007

Certo che ormai il nobel lo danno proprio a tutti!
Poi il fumetto italiano no?
Cazzo non lo sopporto, la pazienza ha un limite, Pazienza no!

La giuria la prendono dal NAMBLA?

E pensare che io auspico da tempo la creazione di un nobel della letteratura diviso tra poesia, narrativa e teatro… e perché no fumetto “tout-court” …invece a quanto pare qui si pensa a tutt’altre categorie

Abbastanza d’accordo con te. Che senso hanno 'sti distinguo etnici? Istituiscano il Nobel per il fumetto, punto. Se poi un manga saprà guadagnarselo ben venga.

Sì però…

Cito dall’articolo:

sono stati istituiti dei (simil)Premi Nobel per il fumetto stile manga

Il premio, chiamato International Manga Award, è rivolto a tutti gli autori stranieri: l’obiettivo è quello di permettere agli artisti di tutto il mondo di meglio comprendere la cultura (e le tradizioni) giapponese

Sono due cose un pò diverse, almeno così mi pare.

Simil-nobel, simil-manga… troppi surrogati per i miei gusti. Il mondo del fumetto è così affascinante che andrebbe esplorato tutto; davvero, non capisco tutta 'sta frenesia di “aiutare a conoscere il mondo dei comics giapponesi”. Che hanno di speciale, in fondo? Stili diversi, ok; e poi? Il mondo del fumetto è bello perchè è vario.

Ho sempre avuto l’impressione che i manga siano sopravvalutati a prescindere proprio in qualità della loro provenienza esotica. Qui in finlandia, in particolare, l’ossessione per i manga è più alta che in italia (cio’ spiega anche il fatto che gran parte dei visitatori di 4chan.org sia finnica). Ad esempio, uno dei miei coinquilini (una pera di lardo tremolante di 120 kg con la cellulite e la faccia che avrebbe Charles Grodin se gli rimuovessero gran parte del lobo temporale con un coltellaccio da macellaio e gli portassero nel gozzo la parte eccedente) sostiene di sapere tutto cio’ che c’è da sapere sul concetto di onore vista l’ampia cultura sui manga che ha.

E sia chiaro che con questo post non voglio di certo attaccare i manga (anche se, pur avendo cercato di farmene piacere alcuni, non ci sono proprio riuscito), ma semplicemente dire che, a parità di qualità, un coglione (come il mio coinquilino) sembra preferire un fumetto nipponico a un fumetto non nipponico proprio grazie alla sua provenienza.

In effetti trovo anch’io che la componente esotica abbia contribuito non poco a creare l’aura di fascino che caratterizza i manga. Lo dico riconoscendo la qualità di alcune cose che ho letto, pur non stravedendo per tali pubblicazioni (sono inguaribilmente votato al decadentismo occidentale, all’amore tantrico preferisco la sega tuscolana :ipso:).