Johnny Stecchino (Roberto Benigni, 1991)

Trovo che il film, pur essendo ormai maggiorenne, sia ancora divertentissimo, fresco e rivedibile sempre con piacere.
Un sacco di scene memorabili ed esilaranti (Il monologo dell’avvocato ; dai carabinieri ; a teatro ; l’armadio ; dal barbiere, Lillo pippato) e di personaggi del Cinema Italiano come Bonacelli , Sal Borghese , Tony Sperandeo , Ivano Marescotti…
Grande Benigni protagonista coadiuvato da una brava Nicoletta Braschi.
Apprezzabili le musiche e le belle e assolate locations palermitane (su tutte la fantastica villa)

Per me pensa che è il miglior Benigni di sempre (intendo dei film diretti da lui), l’ultimo in cui riesce veramente a far ridere a crepapelle…

se lo paragoniamo poi a quell’orrido film che è Il Mostro possiamo anche dire che Johnny Stecchino è un capolavoro…

cmq ti sei scordato di citare Franco Volpi nei panni del ministro…
e Borgese non ha l’H

ma del resto ormai per te il corretto “italiano è superfluo” :smiley:

Grazie per l’integrazione e la correzione Ale!

Ti raccomando però di non andare OT in questo 3d.:slight_smile:

e che gli frega? e lui il moderatore…

Anche a me diverte abbastanza, però la Braschi mi sta sul cazzo.

il film diverte molto , pero preferisco il mostro.

e poi devo dire che benigni che parla il siciliano nun se po senti , cosi la penso io.

Assolutamente un capolavoro,la scena del furto della banana è magistrale,per non parlare dell’intera sequenza al teatro.E poi…non mi somigghia penniente!! Nella top 3 dei film con Benigni attore/regista.

Quando benigni era ancora benigni!!! Questi sì che erano bei film! Da la vita è bella in poi se n’è andato!
È un film a cui sono legato perchè da piccolo ce l’avevo in cassetta insieme al piccolo diavolo e lo vedevo di continuo! Ancora oggi lo so a memoria! È uno dei suoi capolavori indiscussi, alcune scene ormai sono mitiche, tipo la bananae il magna-magna, il tic alla mano col dottor randazzo, io sono la moglie del ministro, tutti gli equivoci col diabete e la cocaina, ALLO ZOO!!!, a-ssa-ssino…:smiley:

Un cult…

Quindi da dopo la vita è bella intendi?(spero,visto che la vita è bella è un grandissimo film)

Sì sì, la vita è bella è indubbiamente un grande film, ma per me benigni è quello del piccoli diavolo e di johnny stecchino! È quello il benigni che preferisco!

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Effettivamente con film come Johnny Stecchino poteva esaltare tutte le forme della sua comicità,sia di parlantina che di “fisico”.

L’ho ririvisto oggi dopo un bel po’ di anni, e mi sono divertito molto in alcune scene.

Forse perché, essendo siciliano, do un’occhiata in più alle location come in altri film di Benigni (“Il Piccolo Diavolo” su tutti).

Il gioco dei sosia, ha sempre funzionato al cinema e quasi tutti i comici ci hanno provato (Stanlio e Ollio in “Allegri Gemelli”, Paolo Villaggio in “Fracchia La Belva Umana”), e tutti sono riusciti nel loro intento di divertire il pubblico con dei veri capolavori.

Anche Roberto Benigni ci è riuscito in un certo senso, perché “Johnny Stecchino” fu campione di incassi in quell’anno.

Il film in se è piacevole in alcune scene, come quella del teatro e quella dello “zoo”.
A me è piaciuto in alcune scene e anche per questo film vale lo stesso discorso mio dei film di Franco e Ciccio, cioè: essendo siciliano intravedo nei film la mia terra.
Infatti il film è stato girato in molte scene (come per “Il Piccolo Diavolo”) in Sicilia e per me è come essere dentro il film.

Alcuni tormentoni sono riusciti, come: “Nun me sumigghia p’è niente”, oppure “E’ Tutto un Magna Magna”.

Come film è piacevole, non è un capolavoro, ma si lascia guardare con piacere in alcune scene.
Molte scene risultano noiose e senza senso, ma alcune scene sono da antologia comica.

Era molto divertente quando avevo 13-14 anni. Rivisto oggi mi ha fatto sorridere un paio di volte, non di più; tra l’altro Benigni attore mi è sempre parso mediocre, oscar o non oscar. Per non parlare di quel pezzo di legno della Braschi, ovviamente… bravissimo invece Paolo Bonacelli, ma questo che ve lo dico fare?

Il vero momento divertente del film è quando spunta fuori Tony Sperandeo, ma qui andiamo sul personale…

Io, di fronte a svariate scene del film (la banana a teatro, ad esempio) rido ancora a crepapelle.
Questo film ci mostra il miglior Benigni di sempre (insieme al Piccolo diavolo), il resto è da gettare, compresa La vita è bella (mai piaciuto).

E’ un film straordinario. Uno dei migliori e più diverteni Benigni di sempre. Battute, gag, equivoci a gogo. Si ride a crepapelle dall’inizio alla fine. Dal discorso sulle “piaghe”, alla banana, al diabete, fino all’assicurazione. Il film lo conosco a memoria così come le battute ed è uno dei miei preferiti in assoluto: “Iera una bella città ma ora iè bellissima, il sole, il mare, i fichidindia, Empedocle, Archimede…” Un Benigni al top della forma coadiuvato da un cast di attori in formissima a partire da Paolo Bonacelli nella parte delo zio/avvocato. Faccio solo una critica al film, secondo me doveva essere meglio specificato che Randazzo fosse palermitano. Sì magari si può capire dal cognome ma non è detto che tutti identifichino il cognome Randazzo come cognome palermitano. Doveva essere meglio descritto che lui era un assicuratore che da Palermo viaggiava in tutta Italia per gestire appunto le assicurazioni se no non è chiaro perchè lui si trova a Cesena dove vive Benigni e poi lo si ritrova a Villa Caputo a Palermo dove si svolge la festa in cui Benigni incontra il Ministro. A parte ciò, per me il film rimane un capolavoro, allegro, fresco, divertente e spassoso.

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Uno dei migliori di Benigni con molti omaggi a Totò( Cerami lo sceneggiatore del film collaborò ad Uccellacci e uccellini di Pasolini come aiuto e conobbe sul set il Principe)
La trama è simile a Totò a Parigi, poi nel differenziare i due sosia solo per un neo in viso avviene anche nel film “Animali pazzi” il cui protagonista è appunto De Curtis, che per la scena della cocaina scambiata per un farmaco. Scena che prende spunto sempre da un film di Totò, “Totò Peppino e…la dolce vita”, dove però al posto della medicina c’è il borotalco

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Uno di quei film che dimostra la pochezza del Benigni regista e sceneggiatore. Pochi isolati momenti gustosi, frutti del suo estro attoriale, non bastano a compensare una regia frettolosa e la sceneggiatura scritta “sul retro di un francobollo”. Un film invecchiato malissimo, insomma. Avvilente e sconfortante, pensare al fatto che fu il primo incasso in Italia, nella stagione 1991-92…:face_vomiting::face_vomiting::face_vomiting:

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Anch’io non lo rivedo dal periodo della mia preadolescenza…
Dite che sia il caso che non lo riguardi mai più per serbarne il buon ricordo?

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Dice saggio di nordest : a volte, è giusto prendere medicina cattiva. Così poi, a confronto, le altre ti sembreranno comunque buone… :smirk::wink::heart: