Jojami, Lucky Faar Delly (Franco Lo Cascio), 1984

Conosciuto anche come JO-JAMI (ma nel porno italiano di allora erano la regola questo doppi, tripli o quadrupli titoli) è la storia dei questa cameriera (tale Ashley Queen che si scoprirà essere un uomo) chiamata a servizio tramite un’agenzia - così si presenta alla padrona di casa (Marina Hedman) - in una antica casa del centro di un paese che potrebbe essere Sutri in provincia di Viterbo, che, dopo aver fatto sesso con tutta la famiglia formata da Marina con la figlia (Armi Mattila) e due nipoti (Giuliano Rosati e un altro che non so chi sia) se ne andrà. Il film, come tutti i porno successivi al 1982, non ha trama, ma è solo una sequenza di amplessi il che alla fine rendono il lavoro piatto. Tutto qui.

Alcune note sul film:

  1. Nonostante il nome del film il primo e unico nome prima del titolo degli scarnissimi titoli di testa è quello di Marina.

  2. Vado a memoria, ma mi pare che sui suddetti titoli c’è un nome femminile di troppo e uno maschile di meno (il cast è composto complessivamente da cinque persone: due donne, due uomini e… Ashley)

  3. Il cast, eccetto Marina, è ‘nascosto’ sotto ridicoli pseudonimi inglesi a partire dalla Wendy O’Neil della finlandese Armi Mattila mentre non si sa nulla della/del protagonista.

  4. Il film inizia e finisce (con la frase ‘Non avevo più niente da scoprire in quella famiglia: spero almeno di aver lasciato un buon ricordo’ e un bel fermo immagine) con Ashley Queen che passeggia per le vie del paese sempre con lo stesso vestito rosso.

  5. Nella prima scena dopo l’inizio con la famiglia a tavola la musica è così alta che non si sente quello che si dicono.

  6. Prima della prima scena di sesso (col nipote studioso che invece di leggere un libro si sta auto sollazzando con una rivista erotica), vediamo Marina per ben 2’47’’ prima seduta su un divano a far finta di leggere un libro (sfoglia pagine a caso) e poi girare per la stessa casa sistemando fiori e tende.

  7. Non viene spiegato perchè la/il protagonista ha quel nome.

  8. Quando Armi scopre che la cameriera non è tale, quest’ultimo/a sfodera un pene di dimensioni minime (con la ragazza che dice ‘sei metà uomo e metà donna’), mentre durante la successiva sequenza di sesso orale lo stesso diventa di una certa consistenza (com’è possibile?).

  9. Marina non si spoglia mai completamente rimanendo sempre con un bustino di pizzo; segno di un corpo che cominciava a dare segni di cedimento (allora aveva già 40 anni) pur rimanendo sempre molto bella.

  10. Stranamente la fotografia è più curata del solito. Infatti venne realizzata da Gianlorenzo Battaglia direttore della fotografia di Lamberto Bava.

  11. Quella sul manifestino non è, ovviamente, Marina, ma neanche Ashley e non mi pare neanche Armi.

  12. E’ vero che non si deve chiedere qualcosa a questi film oltre a quanto si vede, ma il fatto che la ‘cameriera’ viene mandata da un’agenzia ti fa pensare che quest’ultima abbia richiesto almeno un documento. Cosa avranno pensato una volta scoperto che la ragazza è un ragazzo? Ma va da se.

Il film si trova sui siti di settore.

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Una domanda: la M.A.D. Film era di Massaccesi?

Sì, certo.

Nido d’amore è un altro film (girato back to back), aggiunto a Jojami in modo da utilizzare un solo visto x entrambi.

Questo non lo sapevo, grazie. Ho corretto.

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