Jungle (G. McLean, 2017)

1981, il giovane israelita Yossi Ghinsberg (D. Radcliffe) reduce del servizio militare prestato in marina parte per un anno sabbatico alla volta della Bolivia in veste di backpacker, a La Paz conoscerà Kevin e Marcus, due coetanei coi quali intraprenderà la sua avventura.
Tutto regolare fino al casuale incontro col misterioso Karl, un avventuriero con accento tedesco che gli racconta dei suoi viaggi nel cuore della giungla, dove esistono ancora tribù incontaminate con sporadici incontri al cospetto dell’uomo bianco.
Yossi affascinato dai racconti propone un tour nella giungla guidato dal fantomatico avventuriero, giovani e spensierati non sapranno riuninciare ma…

Https://youtu.be/Ys9si3mFqGY

Tratto dal libro e annessa storia vera di Yossi Ghisenberg, interpretato dal ponderato Radcliffe, che in questa veste gggiovane ci risparmia bacchette e incantesimi al cospetto di Hogwarts, pur non avendo mai letto l’omonimo, conoscevo già la storia e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, c’era stato anche un bel documentario della seria “I shouldn’t be alive” di Discovery Channel del quale consiglio la visione post-film:

https://www.dailymotion.com/video/x59flwq

Storia decisamente affascinante e ben trasmessa ai posteri in chiave romantica, nella realtà successero cose ben più disgustose e raccapriccianti, visione consigliatissima.

Inoltre:

La misteriosa figura di Karl Ruprechter, non si è mai ben capito chi o cosa volesse, sempre dipinto come il criminale Austriaco combina guai ricercato dall’interpol ma non si è mai capito per cosa.
Le teorie più fantasiose lo davano per un cannibale, il suo amore per la carne di scimmia ben enfatizzato e rappresentato nel film, (in diversi libri di esplorazioni amazzoniche si legge del primo trauma della carne di scimmia, dove l’animale macellato sembra un bambino).
Altre ipotesi che si fosse mangiato Marcus e poi avesse cambiato identità, oppure… che fossero semplicemente morti entrambi.
Ma la domanda rimane la stessa, che cazzo ci faceva laggiù, chi era? cosa voleva? mistero irrisolto.

Film discreto che mi ha appunto stupito perché si contiene sul versante efferatezze. Considerato che il regista ha girato horror trucidi come Wolf Creek e che la storia ispiratrice era così nefanda, mi sarei aspettato più sadismo… comunque, una visione la merita.