Che ne pensate di Kindle, iPad e altri congegni per leggere libri?
Qui un’intervista a Bezos sul Kindle:
C’era una volta il libro
di Daniel Lyons
Sì, i volumi di carta spariranno. Ma quelli digitali regaleranno una nuova primavera alla letteratura. Parola dell’inventore di Kindle. Colloquio con Jeff Bezos
Personalmente adoro i libri, anche se qualche divagazione l’ho fatta, a partire dal primo eBook di Stephen King per il Palm Pilot, ancora nel 99. Il Kindle non l’ho provato, ma devo dire che m’intriga assai, e ancor di piu l'iPad, che pero mi pare piu` un laptop-replacement.
Vedo che ho fatto bene a specificare la tua opzione per il poll.
Ma al posto di deliri pro o anti-apple, un contributo serio su cosa ne pensi di eBooks & co?
Lavorando nel mercato editoriale principalmente per passione, spero sinceramente che il libro cartaceo non tramonti mai, anche perché a mio avviso non c’è proprio paragone tra l’avere in mano un libro realizzato come dio comanda, con una bella carta, una bella copertina, etc. e avere in mano un pezzo di plastica sempre uguale con dei file dentro.
Cioè, capisco la comodità, è un po’ come l’iPod per chi ascolta musica, ma secondo me deve appunto rimanere un accessorio ed un formato “da viaggio”. Arrivare alla follia che si vede adesso, dove la gente paga per scaricare degli MP3 (!!!) dalla rete per ascoltarseli con l’iPod (!!!) invece che comprarsi un disco/cd da ascoltare con uno stereo, è qualcosa che spero di non accada mai.
Si sta veramente svilendo la cultura facendone uno stream di byte su internet, qualcosa che può essere scaricato in un secondo e buttato con un clic, e oltre che triste secondo me tutto ciò è pure molto pericoloso a lungo termine.
Detto questo, ribadisco l’utilità di accessori come il Kindle o gli E-reader se si hanno determinate necessità come il viaggiare spesso, etc… anzi, mi piacerebbe sapere da qualcuno che li adopera già o che è particolarmente informato, quali sono gli apparecchi più versatili, quelli che supportano più formati, più semplici/piacevoli da usare, i prezzi etc… insomma, una panoramica.
[ol]
[li]sei un coglione (p.s. ;))[/li]
[li]l’iPad mi pare una stronzata scomoda, inutile e costosa. Nè telefono nè netbook, con qualche centinaio di euro in più ti puoi comprare un macbook che mi pare molto più comodo. Ma tanto venderà milioni di esemplari a gonzi che lo comprano perché è figo e “non ha i tasti”, oltre al fatto che la sua presenza ci ammorberà nei film di fantascienza dei prossimi due anni. in sostanza meglio un eeepc e simili o un macbook, come comodità generale.[/li]anche il fatto che il sistema operativo non sia un macos x light ma un iphone os ingrassato mi lascia pensare…
il kindle mi fa rabbrividire, sarò arcaico io e che il libro mi piace sfogliarlo… in più il monitor mi stanca gli occhi molto di più di una pagina cartacea, non so voi. con la conseguenza che mi romperei le palle molto di più a leggere le cose sul kindle fetta al latte.
[/ol]
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Solo per sloggy, un estratto della mia nota su facebook:
iPad: il fratello obeso e ritardato dell’iPod
Steve Jobs, durante la presentazione allo Yerba Buena di San Francisco, ha dichiarato: «Per alimentare la batteria della nostra “magica e rivoluzionaria” nuova creatura bastano due pacchi da 20 Kinder Delice ad ogni merenda.»
Seguono un pubblico in visibilio per la innovativa tecnologia di alimentazione ed un Jobs che si fa asportare un paio di costole da una equipe medica ivi seduta stante per meglio autofellaziarsi compiaciuto.
nonostante io legga veramente pochissimo e pure se ho una grossa passione per tutto ciò che fa tecnologico devo ammettere che qualcosa nel mio penzare sta cambiando radicalmente
l’idea di leggermi “un libro” su un ebook o su un fregno del genere la trovo agghiacciante
dirò di più, come i miei più fedeli collaboratori sanno bene, recentemente mi è venuta la scimmia per i dischi in vinile
sarà ben scomodo ascoltare dei dischi in vinile
durano mezzora al massimo poi bisogna alzarsi e cambiare lato e non esiste telecomando a meno che non ti compri eventualmente un juke box, tanto più che a me si è rotto pure il braccio del giradischi e quando finisce bisogna rimetterlo a posto a mano senò finisce sulla carta in mezzo
i dischi si rigano, si impolverano, se c’è qualche difetto o fruscio te lo tieni per il resto della tua vita
eppure… boh?
dopo anni e anni in cui per cercare una canzone bastava scaricarsi tutta la discografia sto riapprezzando di brutto tutti i gesti e la complessa procedura di beccare un disco in un negozio o su ebay, farselo spedire eventualmente, aprirlo talvolta con grossa emozione, piazzrlo sul piatto e poggiare delicatamente sopra la testina e poi ascoltarlo con tutti i suoi cazzo di difetti e menate e pensare aaaaaaah che soddisfazione
sono d’accordo con slogun
stiamo trasformando la letteratura, la musica in una scia di byte in streaming o non in streaming, comunque in qualcosa di virtuale, di impalpabile, di usa e getta, dove è così semplice ottenere qualsiasi strippo che a uno viene in mente che finisce per non valere niente più qualsiasi cosa
Mi hanno appena regalato un Foxit Eslick, aprezzabile per il formato PDF. Schermo di 6 pollici non retroilluminato
Altri lettori necessitano invece di altri formati (il più comune è il Mobypocket, PRC)
La grande comodità è data dal minore spazio occupato rispetto ai tradizionali libri, oltre alla assoluta mobilità (si leggono bene all’aperto). Il prezzo è ancora alto e la disponibilità di libri ancora scarsa (in italia e d escludendo il p2p)
Sul fatto che leggere dal monitor stanca più di un supporto cartaceo la penso come Basik. Proprio di recente un amico m’ha spedito via mail il suo romanzo; bello il testo, faticosssimo arrivare fisicamente alla fine.
Ne ero convinto anch’io ma la caratteristica dell’e-reader è proprio questa tecnologia e-ink in grado di riprodurre fedelmente la carta stampata. Infatti non sono retroilluminati come gli schermi LCD oppure OLED.
Ovviamente da evitare commistioni con altri strumenti o funzioni (connessione internet, video, telefonia etc)
Tra l’altro l’editoria elettronica ha costi di produzione inferiori con evidenti benefici per l’intero settore, in particolare per i nuovi autori.
difatti l’iPad secondo me è tutto tranne che un concorrente del kindle. troppo diversi come potenzialità reciproche. senza contare che con quel monitor ultrabrillante e vetro lucido tra luminosità e riflessione della luce ambientale ti cascano gli occhi dopo mezz’ora
Per me il libro cartaceo è insostituibile… questi aggeggi potrebbero essere solo utilizzati come “portatili”, ovvero per portarsi appresso (in vacanza, viaggio di studio o di lavoro) una gran mole di libri con poco spazio… io peraltro proporrei una formula che preveda il file di testo acquistabile assieme al libro cartaceo, un po’ come sta succedendo con le copie digitali comprese nel prezzo di dvd e bluray… peraltro dovrebbero farlo anche per i vinili (mi sembra l’abbia fatto solo Elvis Costello di recente). Altrimenti sono favorevole a questo nuovo tipo di lettura solamente se andrà a sostituire i testi scolastici (niente più cartelle e zaini che piegano la schiena o libri “nuova edizione”, che magari per una semplice foto scambiata di pagina bisogna comprare nuovi) o quelli tecnici (di matematica, scienze, fisica… manuali ecc) che necessitano di aggiornamenti continui…
Altrimenti (se andrà a sostituire il libro totalmente) ci sarà una strage di posti di lavoro: tipografie, case editrici, riviste ecc ecc…
Senza contare che il mercato sarà inondato di scrittori esordienti di cui magari faremmo a meno… infatti per un “capolavoro” nascosto o un nuovo Salinger quanti scrittori pessimi dovremo sorbirci??
Concordo in pieno, forse il più intelligente di tutti. Quindi possiamo scommettere che non lo adotterà nessuno.
Questi che evidenzi sono due aspetti FONDAMENTALI della questione, che valgono anche nel caso dischi/MP3, e che in moltissimi - compresi i cosiddetti paladini della libertà di condivisione a tutti i costi - sembra non riescano proprio a voler capire…
o perlomeno, più semplicemente sono d’accordo che un’applicazione di questi tipi su argomenti come lo studio o il lavoro ci può effettivamente stare, però anche lì nel caso ci sarebbe un’ecatombe di tipografie e case editrici, come la mettiamo?!
i processi di automazione a tutti i livelli hanno queste conseguenze… ma la lettura come piacere la ritengo tutta un’altra cosa, strettamente e indissolubimente legato a un libro di carta che lo piazzi su uno scaffale e per leggertelo hai bisogno solo di un pò di tempo e di luce…
in più sinceramente l’intrinseca idea che le case editrici abbiano una sorta di funzione sociale di filtro nei riguardi degli scrittori esordienti mi pare per molti aspetti proprio una cazzata
L’e-book e il libro cartaceo possono benissimo coesistere anche se l’editoria guarda con estremo sospetto questa nuova tecnologia per il possibile impatto del p2p. Per ora il mercato italiano degli ebook è ancora inesistente (sotto l’1%) ma qualcosa si muove. Per esempio ho potuto acquistare " Mani di forbice. La censura cinematografica in Italia (D. Liggeri) " ormai fuori catalogo.
Proprio per il fuori catalogo e per i libri non gravati dal diritto d’autore (vedi il progetto del sito Liber Liber) l’ebook può essere interessante e innovativo.
Personalmente ho scelto il formato elettronico per alcuni libri che ormai leggevo raramente
Prima o poi ci sarà un Pinocore alla ricerca di qualche classico introvabile
E meno male che farà sterminio di case editrici di libri scolastici! I libri di scuola sono pressoché obbligatori da comprare e ogni anno escono costose nuove edizioni, modus operandi su cui le case editrici in questione ci marciano e lucrano da tempo. Con un mezzo come il kindle sarà possibile acquistarle a molto meno o magari acquistare solo capitoli o porzioni di libro necessarie, proprio come di un album musicale è possibile acquistare solo alcuni brani, quindi mi auguro quanto prima che l’editoria scolastica conosca il proprio V.
Ricorda, ricorda,
il cinque novembre,
polvere da sparo, tradimento e complotto
Non vedo alcuna ragione
per cui la congiura delle polveri
dovrebbe mai essere dimenticata!
Assolutamente no, non sono d’accordo. Non è una questione di ‘funzione sociale’, è che ormai siamo arrivati al punto che chiunque può andare da certe case editrici, pagare, e vedersi pubblicato (e a volte anche promosso) il proprio libro, anche se si tratta di merda pressata su carta. E questo è totalmente folle. La pubblicazione dev’essere un traguardo al quale uno deve mirare conscio del fatto che la cosa richiederà impegno, sforzi e -perché no- talento. Non basta avere tanta voglia di farsi leggere per giustificare la pubblicazione di un libro.
Quindi ben vengano le case editrici (e discografiche, perché insisto che i parallelismi tra le due situazioni ci sono e sono inquietanti) che filtrano, scremano e valutano chi è meritevole di pubblicazione e chi invece ha bisogno di affinare ancora il proprio mestiere se non addirittura di darsi all’ippica.
E - scusate la divagazione, ma già che ci sono… - basta con tutti quelli che si credono grandi artisti e che quando ti sottopongono un loro lavoro pretendono che non venga minimamente sfiorato perché credono di aver già raggiunto la perfezione. Mettiamoci in testa che gli editor e i produttori hanno un senso, che i filtri hanno un senso, che la QUALITA’ (opposta alla mera quantità) ha senso.
Tornando al Kindle e al discorso scolastica, quoto in parte quanto detto da Basik. Polla ha anche ragione quando parla della questione posti di lavoro anche per queste realtà, ma sta di fatto che la speculazione sui libri scolastici è enorme.
Oooh, ce l’hai fatta a scrivere un contributo serio. Io il Kindle non l’ho mai provato, per cui non ho idea se stanchi o meno gli occhi.
Riguardo l’iPad, pur essendo un prodotto di molto bellino pare che parta seriamente handicappato: la cosa e anche comprensibile, dubito che la Apple volesse cannibalizzare i suoi MacBook & Air, quindi hanno intenzionalmente limitato le possibilita dell’aggeggio. Vedremo poi se questi limiti siano efettivi o solo sulla carta.
Pero e anche comodo: stavo cercando una canzone di Karen Zoid, e non la trovavo da nessuna parte. Fortuna che c’e iTunes, altrimenti ciccia. Oltre al fatto che il resto dell'album nn e un granche. Ed e comodo anche per gli artisti, che magari suonano in Texas e in Papuasia hanno un fan club perche` sono stati beccati via iTunes.
Da un punto di vista sono d’accordo. Ho ottenuto intere discografie di artisti, le ho messe su iPod e poi raramente ascoltate. Mentre una volta mettevo da parte i soldi per comprarmi un LP, e poi consumavo la puntina a furia di ascoltarlo. E` anche vero che reperire determinati album una volta era mission impossible, con l’ambiente monopolizzato da negozianti o collezionista mafiosi (Dimar?) che ti chiedevano mezzo milione per l’edizione jap di un disco dei Duran Duran. La tecnologia ha sempre pregi e difetti, dipende da come la si usa.
Che ne sai se non l’hai usato? Che poi anche a mio avviso sembra che sia cosi`, ma aspettiamo a vderlo in negozio.
Completamente d’accordo. Senza contare che non sara piu necessario andare in giro con uno zaino di 20 kili per portarsi in giro tutti i libri.