DVD+BR IT: Amazon.it : kwaidan
Molte volte mi lamento con me stesso di non aver film da guardare e ogni tanto capita qualcuno al cospetto delle mie mensole e si stupisce del fatto che ho un 2.38% dei DVD ancora siggillati, oggi ramentando sta cosa ho scoperto di avere tra i Criterion Collection un ottima edizione di Kwaidan ancora siggillatto che ora non lo è più.
Poi guardo il film, un film come questo e mi chiedo come ho fatto a lasciarlo per 2 lunghi anni lì sulle mensole a invecchiare come una bottiglia di buon vino.
Kwaidan, in giapponese significa letteralmente “Scala” ma in questo caso va interpretato come “Storie anomale” “Storie di fantasmi” e questo è, 160 minuti divisi in 4 episodi che narrano leggende tradizionali della cultura giapponese, alcuni note alcune meno, anzi ritroveremo simboli ricorrenti che si possono vedere in opere più recenti, ve ne cito 2: capelli neri, tanti capelli neri, pozzi… e ho detto tutto.
1)Episodio “Black Hair” un samurai dopo la morte del suo padrone, vive con la moglie nella miseria, decide di abbandonare la moglie in cerca di un incarico più ambizioso, sposando la figlia di un ricco shogun, dopo pochi anni riscopre quanto era innamorato di sua moglie…
Storia di fantasmi classica, i più colti conosceranno il precedente Ugetsu Monogatari di Kenji Mizoguchi
2)Episodio “The woman in snow” 2 taglialegna durante una notte in tempesta si accampano dentro un rifugio, il più anziano muore per mano, anzi per fiato di una misteriosa dama bianca, pardon geisha bianca, il giovane continuerà la sua vita portandosi dietro questo segreto…
3)Episodio “Hoichi the earless” in un piccolo tempio buddista vive il giovane Hoichi un cantastorie, o meglio un cantaguerre cieco, bravo ma talmente bravo che attira persino l’attenzione di certi spiritelli che pretendono di averlo come animatore al cimitero ogni notte…
In questo episodio spicca la presenza di Takashi Shimura (Vivere, i 7 samurai) se vogliamo c’è anche un altro riferimento “Kurosawiano” ossia la coppia di contadini babaloni cacasotto stile “La fortezza nascosta” dai quali un certo George Lucas prendera ispirazioni per una certa saga, vedi R2D2 C3PO, sembrava assurdo anche a me, ma guardatevi “La fortezza nascosta” e capirete.
Bellissimo particolare di quest’ episodio, le scene in cui Hoichi suona il suo biwa (liuto esclusivo tipico dei cantastorie) narra le battaglie navali di due clan, ammetto di essermi guardato la scena 2 volte di seguito, la scena di battaglia di per sè è bellissima e veramente ben fatta in ogni suo piccolo particolare inframezzata da veri Ukiyo-e (quadrti-stampi giapponesi) e cantata in stile Noh (teatro giapponese).
Altra nota di sto film, la scena in cui Hoichi viene protetto dagli spiriti con scritture sacre sul suo corpo è omaggiata anni dopo da John Milius in “Conan il barbaro”.
4)Episodio “In a Cup of Tea” agli inizi del '900 uno scrittore narra di una vecchia leggenda, un samurai bevendo una tazza di te, trova nel riflesso il volto di uno sconosciuto…
Bon… spero buongustai tipo Green Jelly apprezzeranno questa mia pseudo recensione di questo capolavoro che straconsiglio a tutti e che mi vergogno di aver visto solo adesso.
La cosa che non si dimentica di sto film è la fotografia, il cielo non è mai il cielo che siamo abituati a vedere ma sempre un opera d’arte, un dipinto surreale incredibilmente reale nel contesto in cui viene presentato.