L.A. Takedown - Sei solo, agente Vincent (Michael Mann - 1989)

Rivisto stanotte a distanza di anni (grazie a Iris) più che altro per la curiosità di smentire me stesso (ne conservavo un pessimo ricordo).
Ed in effetti -personalmente- non posso che confermare la mediocre qualità del film in sé. Al netto dell’ovvio paragone (lo stesso Mann dice che paragonare i due film è come confrontare caffè solubile a caffè di alta qualità) e del doppiaggio italiano, è un fulgido esempio anche di come e quanto un attore (o più) possa cambiare la fruizione e l’apprezzamento del prodotto (oltre alla differenza di soldi a disposizione :grimacing:) Cosa non funziona:

  • soprattutto l’aria raffazzonata e sciatta che affastella molte scene senza tanti preliminari ma squadernandole così, quasi con un senso d’urgenza che -in retrospettiva- appaiono come dei provini propedeutici, una raccolta di appunti che serviranno per il vero progetto. Certo va detto che è un bel lusso potersi permettere di “provare” un film più di una volta. Inoltre lo stesso Mann ha detto di aver tagliato tantissimo rispetto al suo scritto originale.

  • la scelta di abbinamento tra alcuni attori ed i loro ruoli (il Waingro di Berkeley è una macchietta ridicola, il McLaren-McCauley di McArthur -sembra uno scioglilingua ahaha- non ha un briciolo di carisma ed ha uno sguardo fisso da mezzo matto intontito)

A dispetto di ciò, va detto che il Vincent Hanna di Plank funziona egregiamente(e forse è l’unico a crederci un pochetto).
Sempre secondo me, il preambolo al famigerato faccia a faccia in caffetteria tra Hanna e McCauley è più bello in questo film.

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