Salve a tutti.
Scusate se riapro una discussione conclusasi ormai l’anno scorso, ma spero che il messaggio venga visualizzato da qualcuno.
Mi sono iscritto al forum praticamente solo per contribuire a questa discussione.
Sono un ragazzo padovano e, per quel che mi riguarda, io ho sentito parlare de “L’Inceneritore” sin dall’infanzia, dal momento che mio padre, poco più che ventenne, lavorò come microfonista in alcune delle scene girate.
L’atmosfera che traspare dalle poche informazioni lette in internet non è che la punta dell’iceberg rispetto alle condizioni ben più che travagliate, e tragicomiche, nelle quali il film è stato girato.
Mio padre mi disse di come la lavorazione del film andò estremamente a rilento: era l’opera prima di un regista inesperto che a un certo punto dovette bloccare le riprese per settimane perché la troupe - si scoprì - era priva di assicurazione, e quindi del tutto scoperta in caso di infortuni. Una volta stipulata l’assicurazione i fondi si esaurirono, giacché il regista (che confermo essere tale Pier Francesco Boscaro degli Ambrosi, e non essere questo un soprannome come ho già sentito ipotizzare) fu costretto a ricorrere a un prestito il cui tasso di interesse era ai livelli di usura, facendo tra l’altro recitare “l’usuraio” in alcune delle scene del film.
Per quanto riguarda “il set” vero e proprio, le cose non andavano meglio. Gli attori recitavano con “effetti speciali” del tutto artigianali: mi venne a tal proposito riferita una scena memorabile nella quale Richard Benson, capo di una gang metropolitana, dopo aver ucciso un disgraziato al di fuori di un bar (una chiesa sconsacrata ribattezzata, nel film, “Sadok Bar”) fece il salto alla corda utilizzando gli intestini del tipo (ovvero camere d’aria di bicicletta ridipinte e truccate). Gli aneddoti sono innumerevoli.
Fatto sta che nonostante tutta la fatica e le disavventure che stettero dietro la produzione e la regia, il film venne presentato al festival cinematografico di Venezia (nell’84, mi pare, e quindi un paio d’anni dopo la fine delle riprese).
La proiezione “in anteprima” venne girata con una pellicola senza effetti speciali, praticamente senza post produzione e, soprattutto, priva di sonoro e doppiata alla bell’e meglio.
Qui l’articolo di repubblica del 1982
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/08/29/un-esordio-meta.html
Notevole è anche il fatto che al di fuori del set la marea di personaggi coinvolti era più che colorita: di Benson non parliamo, poiché mi pare che non ci sia da dire nulla da quello che può già dire youtube, ma lo stesso regista viveva in una casa storica di epoca medievale che si diceva infestata da spiriti (acqua usciva senza motivo dai mobili, a quanto pare) e nella quale trovarono un paio di scheletri sepolti nella terra sotto le assi del pavimento. L’usuraio di cui sopra, all’epoca del film sposato con una delle attrici, litigò un decennio dopo proprio con la sua compagna, la quale gli sparò un colpo di pistola in testa che, passatolo da parte a parte in prossimità degli occhi, gli recise i nervi ottici lasciandolo in vita. Dovrebbe essere ancora vivo e abitare in provincia di Padova, proprietario di qualche decina di cani.
Che dire, io mi sono posto come “missione personale” il recupero di questo film, soprattutto con tutte le storie che ci ho sentito. Fortunatamente un mio amico studia all’accademia teatrale di Venezia e cercando nell’archivio della mostra del cinema dietro richiesta di mio padre ha scoperto che fortunatamente la pellicola esiste ed è ancora conservata, solo che al momento l’archivio è stato trasferito a Milano per lavori di riordino/restauro, e prima di un paio d’anni le pellicole non saranno ritrasferite a Venezia.
Questo articolo del “Mattino di Padova” lasciava trasparire una possibile riesumazione del film, cosa che però era prevista al 2011 e ora, dopo due anni, non è ancora avvenuta. Spero tanto che in futuro riemergerà perché la curiosità mi rode, anche se la consapevolezza che sarà una trashata abominevole e completamente artigianale non mi abbandona.
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/07/29/news/l-inceneritore-riemerge-il-film-fantasma-1.1142997