Vista ieri in tv la seconda metà di questo vecchio film di Peckinpah col grande Jason Robards. Ovviamente non posso darne un giudizio compiuto, ma mi ha intrigato parecchio e vedrò di recuperare il pezzo mancante quanto prima.
Uno dei titoli più belli di Peckinpah, che rinuncia alla violenza esplicita ma non al suo sguardo personalissimo sulla fine del West. Viene spesso accostato a un film di Altman, I compari, un altro capolavoro che mette in scena (e in burletta) le radici pionieristiche dell’economia americana.
Rivisto ieri notte per intero… confermo la mia impressione ampiamente positiva, casomai interessasse a qualcuno
E quant’era bella Stella Stevens? Già 34enne al tempo del film, mi pare.
L’unica mia perplessità è sulle sequenze velocizzate in stile film muto, che se dovevano far ridere beh… non mi pare abbiano colto nel segno, non ne ho capito la necessità nel contesto di questo film.
Grande scambio di battute nel finale tra Warner e Robards:
W - Qualche problema?
R - Nessun problema, sto morendo.
Grandissimo film, ricco di ironia impietosa e amara. Alla fine è un grande atto d’amore per il vecchio west, magari visto un po’ idealizzato, ma proprio questo la visione romantica di un’epoca di transizione acquista maggior forza.
In un certo senso (fatte le debite proporzioni e ricontestualizzando tutto) non è troppo azzardato dire che La Ballata Di Cable Hogue sta a Peckinpah come Africa Addio sta a Jacopetti e Prosperi. Se ci pensate bene non è un’uscita campata in aria…
Bravissimo Jason Robards, grandissima faccia da cinema e, purtroppo, attore poco considerato nonostante abbia un curriculum di tutto rispetto.
Visto ieri per la prima volta, uno dei pochi Peckinpah che mi mancava.
Mi ha ricordato per certi versi “I compari” di Altman, ma più grottesco, addirittura il finale l’ho trovato surreale.
È un film poetico e divertente, tranne paradossalmente in alcuni momenti in cui sembra provare troppo a essere comico (le scene a velocità accelerata non mi sono piaciute, per esempio).
Ho apprezzato anche gli inserti musicali.
Jason “Cheyenne” Robards grandissimo, ma mi ha divertito anche David Warner nel ruolo del predicatore arrapato.
Davvero carina Stella Stevens.