IMDB data il film 1994, Wikipedia 1991, Gordiano Lupi in “Donne in Prigione” (Ed. Profondo Rosso) lo situa nel 1990…il ‘94 mi pare un po’ troppo in là, almeno vedendo il film sembra ancora una roba con retaggi anni ‘80, tuttavia l’estrema povertà della produzione falsa un po’ le atmosfere.
Trattasi della consueta trashata erotica di Grassia, particolarmente sgangherata stavolta, con macroscopiche incongruenze di sceneggiatura e incoerenze varie (tipo dialoghi sballati; flashback che dovrebbero ritrarre le attrici protagoniste all’età di 13 anni, ma che vengono interpretati dalle stesse attrici senza alcun “espediente” che le ringiovanisca, e per giunta con certe tette che se le avesse una 13enne sarebbe studiata nella Facoltà di Medicina; scolaresche di liceali palesemente troppo avanti con gli anni, e per di più intente in situazioni all’insegna della sobrietà, tipo: primo banco, minigonna, décolleté col tacco e labbroni modello Parietti).
Deborah Calì protagonista indiscussa, recitazione cagnesca globale, compresa la sua, ma almeno la Calì si salva per quel fisico che ha (che aveva…), per altro costantemente svestito o poco vestito.
Buffo il fatto che ovunque abbia letto la trama del film, questa sia stata sempre riportata sbagliata, con errori. Lupi, sempre in “Donne in Prigione”, scambia chi fa cosa, lo stesso dvd Duck Records sul retro riassume la trama facendola terminare con un epilogo che nel film non esiste affatto. Evidentemente tutti hanno prestato molta attenzione al vero elemento portante di questo film, che è senza ombra di dubbio la sceneggiatura.
DVD Duck Records dignitoso anche se privo di extra (e di menù, il film parte a bomba).