La banda J. & S. - Cronaca criminale del Far West (Sergio Corbucci, 1972)

Visto per la prima volta ieri pomeriggio…
Avendo visionato tantissimi film di Milian, mi aspettavo una buona pellicola, invece si è rivelata una grande delusione…
Non fosse per la prova del mitico attore cubano il film a mio avviso risulta davvero davvero scadente e,per quanto sia 1western palesemente comico e grottesco piuttosto che uno alla Sergio Leone, certe situazioni mi sembrano davvero ridicole!!
Ripeto, l’unica nota positiva le battute di Milian che non possono che far ridere lo spettatore dall’inizio alla fine del film.
E poi scusate una cosa:più che uno spaghetti western, questo mi è sembrato un’angosciosa storia d’amore(chiaramente raccontata in modo grottesco e non drammatico)ambientata in epoca western…!!!

anche io lo ho visto per la prima volta la notte scorsa .

e devo dire che non era niente male poteva essere un po meglio.

Visto ora nella versione dell H & w. Master buono anche se in qualche passaggio i colori hanno perso un po’ di vita. L’avevo visto al cinema e non me lo ricordavo più. Devo dire che mi è piaciuto. Molto

Dvd francese con audio italiano:

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=22382&cat=&page=

Extra:

Presentazione del Film e ritratto di Sergio Corbucci a cura di Jean Francois Girè , Galleria Fotografica .

Ottimo dvd, formato corretto e master limpido.
Peccato per il prologo pubblicitario di una lunghezza interminabile… prima di arrivare al film passa un sacco di tempo.

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Ennesimo (e per quanto mi riguarda inaspettato) gioiello western di Corbucci. Nel modo più assoluto non un film minore e non un western comico o “fagioli western”, come viene descritto un po’ ovunque. E’ praticamente la versione picaresca e spaghetti di “Gangster Story”. Dal film di Penn viene ripreso il carattere paradossalmente infantile dei due protagonisti, il tono da ballata e qualche elemento di trama, comunque comuni a tutti i film con coppie criminali. Ma è un film personalissimo di Corbucci, che spinge alle estreme conseguenze la sua visione di un West dalle atmosfere postatomiche, laido, sporco e al solito freddo e fangoso. Il tono è così aspro e brusco che, soprattutto nelle prime scene, sembra di vedere il fantomatico western che avrebbe voluto girare Pasolini. Ci sono anche molte autocitazioni degli altri western di Corbucci (la mitragliatrice, il cieco, il basco di Milian, l’amnistia, i cacciatori di taglie, eccetera); poteva essere il suo grande addio al genere… invece purtroppo girò anche il comicarolo e stavolta davvero minore “Il bianco, il giallo, il nero”.

Cast urlante e da urlo. Tomas Milian è senza freni con il suo inimitabile slang misto cubano, romano, parolacciaro (il classico doppiaggio di Amendola nei poliziotteschi secondo me lo banalizzerà parecchio). Susan George, brutalizzata o presa a schiaffoni quasi in ogni scena, è stranamente sexi, nonostante sia imbruttita e infagottata per tutto il film. Ma giganteggiano soprattutto Laura Betti nella parte di una tenutaria di un bordello (altra presenza che fa pensare a Pasolini), al solito di una bravura mostruosa e un magnetico Telly Savalas, che regala al suo sceriffo sfumature inaspettate.
Bellissima fotografia invernale e ottima colonnna sonora, unico elemento “spaghetti” del film trattato in modo tradizionale.

Raro caso di un western spaghetti incentrato su uno sviluppo sentimentale, con qualche sprazzo di tenerezza. Interessante il finale senza tragedia, che smonta il possibile “riscatto morale” della coppia: Milian è abbandonato dalla sua gente, non fa giustizia del tirannico riccastro ( Eduardo Fajardo, altra autocitazione corbucciana), il suo avversario in fin dei conti è un povero cieco ed è costretto a rincorrere supplicando la sua donna. A suo modo un finale anticonformista.

Aveva ragione Corbucci ad attribuire la scarsa reputazione del film al titolo assurdo: di impossibile pronuncia per lo spettatore italiano, inutilmente cervellotico, fuorviante e soprattutto scarsamente memorizzabile. Infatti lo si trova scritto un po’ in tutti i modi, persino sul dizionario di Giusti è scritto in modo differente, nella scheda del film e nella filmografia di Corbucci.

Meraviglioso western del Grande Specialista Sergio Corbucci con Tomas Milian perfetto.

Secondo me è geniale, perché è una sorta di pre-Monnezza, prima che Milian, Sacchetti e Lenzi dal Gobbo presero spunto per creare Monnezza ne “Il Trucido e lo Sbirro”, Sergio Corbucci anni prima aveva già sperimentato Tomas Milian barbone e parolacciaro in questo splendido film… credo che per “Squadra Antiscippo” Bruno Corbucci ebbe la convinzione del personaggio di Nico Giraldi guardando il film del fratello, anche se il personaggio in sé è ispirato a Quinto Gambi.
Ad ogni modo il personaggio di questo film, pur essendo ancora distante dai successivi film comico-polizieschi di Tomas Milian, è pur sempre una grande prova di Tomas.

La trama è particolarmente elaborata, anche se a volte si perde nelle liti marito-moglie, ma rimane pieno d’azione.

Tomas Milian è sempre spettacolare e straordinario nell’interpretazione, Susan George anche se grida troppo è brava e poi tutti gli interpreti sono ottimi.

Il film è molto particolare, perché non è parodia o farsesco, ma non è neanche western in senso stretto, spesso ci sono battute molto divertenti e gag trucide che saranno il cavallo di battaglia di Tomas, come quando alla cerimonia prende la bevanda immergendo il bicchiere direttamente nel recipiente.
Ad ogni modo a me piace molto. Come in ogni finale western il protagonista si allontana (rincorrendo la moglie), ma stavolta lo fa con un bel “Mortacci tua!” :D… questa è una delle cose che più mi piacciono del film.

Regia sempre splendida di Sergio Corbucci.

Chi sa dirmi dove sono girate le scene dove Jed partecipa al ricevimento del Gran Ballo di Don Garcia Moreno (Eduardo Fajardo). Dove Jed prende in ostaggio sua figlia Linda (Rosanna Yanni)?

Dal web:

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