La beuze (François Desagnat e Thomas Sorriaux, 2003)

Un altro film incentrato sull’umorismo demenziale di Michaël Youn e Vincent Desagnat, basato su una trama tanto delirante quanto efficace, sapientemente derivativa di tanto cinema comico dei decenni precedenti. In particolare tre titoli mi vengono in mente, tutti celebri blockbuster interpretati da coppie comiche: Fusi di testa per l’aspetto musicale (Youn è convinto di essere il figlio di James Brown e vuole sfondare nel mondo della musica), Up in smoke per l’aspetto “Stoner” e S emo e più scemo per le assurde e inverosimili situazioni tra grottesco e idiozia nelle quali il duo si viene a trovare.

L’assunto di base: nel 1944 un gerarca/scienziato nazista stava sperimentando un’arma micidiale per sconfiggere gli alleati: una marijuana modificata in laboratorio estremamente potente, che addizionata al tabacco presente nelle sigarette che sarebbero fatte cadere in mano nemica, avrebbe reso i soldati che le fumavano vittime di allucinazioni potenti, devastanti, inaudite. Il parossismo dello sballo. Quando però il progetto era ormai quasi pronto per essere attuato ci fu lo sbarco in Normandia, i tedeschi dovettero abbandonare i laboratori ed un’intera cassa piena della micidiale erba nazista rimase nascosta per decenni all’interno di un bunker sotterraneo.

Finché i due protagonisti della pellicola, in fuga da un boss della droga che li vuole morti, non finiranno proprio per nascondersi in quel bunker e faranno il portentoso ritrovamento.
Carichi di supererba nazista partono allora per Parigi dove cercheranno di fare decollare la carriera musicale di Youn finanziando con lo spaccio le spese sostenute. Ma sulle loro tracce non ci sarà solo il temibile boss ma anche una coppia di sgangherati poliziotti della narcotici e soprattutto il figlio del gerarca nazista, che dal suo nascondiglio in Sudamerica ha saputo del ritrovamento e vuole recuperare la sua supererba con ogni mezzo.

Azione, divertimento, trovate assurde ma sagaci, un film decisamente godibile.

Visto nel doppio DVD francese (con sottotitoli francesi per i non udenti), che ha un sacco di ghiotti extra tra cui, oltre ai soliti bêtisier e scene tagliate, dei cortometraggi “amatoriali” appositamente realizzati dai due attori protagonisti e soprattutto due commenti audio/video (mentre scorre il film vediamo in un riquadro i protagonisti o i registi che parlano) divertentissimi, che a volte fanno scompisciare più del film stesso.

PS: dimenticavo… La beuze, ovviamente, è l’erba nello slang dei fattoni transalpini.

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