La Boum - Il Tempo delle Mele (Claude Pinoteau, 1980)

http://www.imdb.com/title/tt0082100/?ref_=sr_1
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=14785

Spero davvero di sbagliarmi: possibile che non ci sia ancora nel forum un thread per questo CAPOLAVORO ASSOLUTO? :frowning:

François Truffaut de “Gli anni in tasca” e Diane Kurys de “Gazzosa Alla Menta” dimostrano di non essere passati invano nella cinematografia d’oltralpe: infatti Claude Pinoteau sfornò un film che fece epoca :lobster:

Sophie Marceau? semplicemente da sturbo :rolleyes:
trivia da wikipedia: La protagonista Sophie Marceau, in particolare, divenne oggetto di vero e proprio culto da parte degli spettatori: durante la tournée italiana di promozione al film, nel 1981, si registrarono 25 feriti a Napoli e 1 a Roma causati dalla ressa (incredibilmente la pellicola ebbe maggiore successo in Italia rispetto alla madrepatria); a conferma di ciò si diffuse immediatamente, tra le ragazze, la moda di tagliare i capelli allo stesso modo di Sophie Marceau.

Il titolo uscì nelle sale francesi il 17 dicembre 1980. Inizialmente snobbato da pubblico e critica ed etichettato come “banale storiella per ragazzini”, il film si trasformò rapidamente in un fenomeno popolare, cinematografico e internazionale, con oltre 4 milioni di spettatori in Francia e oltre 15 in tutta Europa, segnando fortemente l’immaginario collettivo di una generazione e diventando immediatamente icona dei neonati e disimpegnati anni Ottanta.
Certo qualcuno potrebbe azzardarsi a fare paragoni profani cogli odierni 3msc mocciani o ai notte prima degli esami: sarebbe come confrontare Frank Sinatra con Mino Reitano…:-p

Due anni dopo uscì il sequel con Pierre Cosso ma in Italia circola anche un "Il tempo delle mele 3 (orig. L’etudiante, ‘La studentessa’, 1988) il cui titolo è in realtà una trovata commerciale della produzione italiana per veicolare una pellicola che non fa parte della saga :swat:

Massimo rispetto per le Tue dichiarazioni, ma accostare “Gli anni in tasca” a “Il tempo delle mele”…no, ti prego non lo fare…

e infatti non lo accosta.

Infame, la tua principale occupazione è correggermi?
Leggi,rifletti e poi fallo.

Questo film è da me classificato come “non ancora visionato”. E per il momento non ci tengo particolarmente. Se non sbaglio ha avuto anche un Sequel : La Boum 2

  			Originally Posted by [b]Bianic[/b] 					[[IMG]http://www.gentedirispetto.com/forum/images/buttons/viewpost.gif[/IMG]](http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?p=198187#post198187) 				
  		[i]François Truffaut de "Gli anni in tasca" e Diane Kurys de "Gazzosa Alla Menta" dimostrano di non essere passati invano nella cinematografia d'oltralpe: infatti Claude Pinoteau sfornò un film che fece epoca :lobster:[/i]

Diciamo che più che accostarli considera Il Tempo delle Mele come un film che ha, più o meno consapevolmente, tratto ispirazione dal film di Truffaut… che poi i due film non siano paragonabili quanto a qualità artistica è fuori di ogni dubbio

Dove alla Marceau erano discretamente cresciute le tette, tra l altro.

Si vabbè allora “La finestra sul cortile” ha ispirato “Omicidio al telefono” di Bruno Mattei con Zequila.

Comunque va bene così, ciao.:wink:

no, non preoccuparti. non correggerei mai qualcuno che si sta rendendo ridicolo. altrimenti gli altri non si divertono.

ho imparato a leggere, scrivere e fare i conti molto tempo prima delle elementari.
se per accostare intendi paragonare, mettere a confronto o equiparare i 2 film, stai tranquillo che il signor Gigi D’alessio non li ha mai accostati nel suo articolo.
se invece per accostare intendi mettere di fianco i due titoli nella stessa frase, vuol dire che sei un pochino distratto perché sei stato tu ad accostarli nella tuo post canzonatorio nei confronti del povero TrashLover.

Infatti presumo fosse da intendere in senso lato :smiley:

Io la vedo piuttosto come un continuum: una linea guida cinematografica sulla (pre)adolescenza che parte, sempre rimanendo in Francia, da Zero in condotta (1933) di Jean Vigo…

quanto al film di Truffaut di cui sopra, che ci piaccia o meno, sono stati gli stessi Kurys e Pinoteau ad averlo preso come punto di riferimento nei loro film citati e non credo che tuttosommato abbiano demeritato…

per il film con la Marceau valgono ancora queste considerazioni trovate su wikipedia:
Il tempo delle mele ha caratterizzato la generazione nata a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta, facendo sì che divenisse consuetudine organizzare festicciole pomeridiane tra gli studenti delle scuole medie e superiori, nelle quali oscurare le finestre, sorseggiare bibite, ballare, sudare e innamorarsi dei compagni di scuola, sognando e attendendo trepidanti il grande amore. Una tematica, questa, fortemente sottovalutata dagli adulti dell’epoca che, quasi ‘spaventati’ dalla popolarità del film e dalle manifestazioni pubbliche di fanatismo nei confronti dei protagonisti, avviarono profonde discussioni e intimi confronti sull’assenza di dialogo tra adolescenti e genitori, sul potenziale sentimentale dei ragazzini e sull’emancipazione degli adolescenti più giovani che avevano maggiore dedizione al privato e meno al politico rispetto alla generazione precedente.

Il sequel non è all’altezza del primo capitolo ma questo vale per la stragrande maggioranza dei casi :tuchulcha

ne approfitto per postare un’altra locandina originale che merita

Infame e Scerba, Boni su :wink:

Giggi! Dove?

bianic posso suggerirti l’iscrizione immediata al forum di CinesmerDaldo? Secondo me saresti perfetto, davvero…

Comunque Il tempo delle mele è un filmetto, grazioso e nulla più a mio avviso. Invece la Marceau era stellare, ed è pure migliorata col tempo.

io a te, per le tue seratine in relax, consiglio quel film nella cui locandina un giovane quanto pensieroso Ewan McGregor suona il trombone :cool:

Comunque ho visionato anche Il tempo delle mele 3 che non c’entra colla saga ufficiale del Tempo delle mele 1-2 e, benchè il titolo italiano sia un inganno dei distributori, non mi è dispiciauto proprio per l’interpretazione della Marceau che almeno s’impegna.

altra locandina originale:

Certo, il primo capitolo rimane inarrivabile ma nei successivi due c’è stata, spiace dirlo, un’involuzione di Claude Pinoteau: forse sarebbe stato meglio affidare regia e sceneggiatura ad altri che non sprecassero storia ed aspettative. Nel secondo capitolo, ad esempio, la storia dei genitori prende addirittura il sopravvento sulla trama principale mentre il secondo tempo è di una piattezza :swat:

io non l’avevo mai visto dall’inizio alla fine, solo qualche spezzone qua e là, le scene principali diciamo. Ora l’ho preso e l’ho visto e nonostante sia un filmetto molto leggero è comunque una spanna sopra a quelli analoghi di recente produzione. E’ proprio la sua leggerezza il punto forte, quello che conferisce al film un certo realismo.
Sophie… beh, io lo sapevo che era bellissima, ma vedersela per quasi due ore, con certi primissimi piani, certi abiti…
cazzo gli ormoni mi sono impazziti. Esiste cosa più bella? Lo so era giovane, giovanissima, ma la bellezza non ha età in certi casi (cazzo che frase di m…).
Da paura, era meglio di perfetta.

Rivisto ieri con calma dopo quasi venticinque anni.
Molto bello secondo me, soprattutto il fatto che la storia dei genitori abbia lo stesso peso narrativo di quella degli adolescenti… confezionato con cura e con attori tutti ben scelti per i ruoli. Sulla Marceau che dire… è splendida anche oggi a 45 e rotti anni, figuriamoci al tempo.

Non aveva neppure 14 anni, nel primo film, vecchio porcellone d’un Renato! Comunque era davvero un bon-bon…ah, 'sti francesi!

flm cult per tutti quelli della mia età anche perchè per una volta il film non è affatto una stupidata modaiola come di solito capita alle pellicole di successo tra i teen-agers. Anche a distanza di anni si rivede molto volentieri.

Ottimo e zeppo di extra il blu-ray, che si trova a prezzo bassissimo.

Piccolo OT, effettivamente pare che cantarono insieme nel 74, il 31/12 al Diplomat Hotel di Miami:


Comunque il film rimane una pietra miliare, posso confermare che all’epoca diede il via a quelle che furono poi immortalate da Elio come “le feste delle medie”, esattamente sulla falsariga di quelle del film. Sophie Marceau da sturbo, e appunto molto bilanciato nelle due storie parallele giovani/genitori, grandissimo. Canzone principale su cui ho ballato fin troppe volte…:frowning: