La casa delle mele mature (Pino Tosini, 1971)

Un duro grido di denuncia travestito da film erotico.

Intenso, bellissimo, toccante.

Da riscoprire.

http://wwwd.cinematografo.glauco.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=22289&completa=si

Mai coperto. Puoi darmi maggiori info sul film in questione?

In sostanza le protagoniste son queste due amiche che finiscono internate in un manicomio. Una soffre di inconsulte crisi di nervi, ira, è un po’ schizzata, ma normalmente è una ragazza a posto, l’altra, in seguito a uno stupro che subì da bambina, vive in modo problematico la sua sessualità e spesso si spoglia e si accoppia in pubblico. Il marito della seconda la fa uscire dalla clinica e la fa curare da uno psicologo, che in breve la porta alla guarigione. La prima viene mantenuta internata per il volere del fratello industriale che non vuole grane per il buon nome della famiglia.

Il bello del film è che, tra una sequenza osè e l’altra, riesce a delineare in modo angosciante, terribile, crudissimo, clownstrofobico ( :-p ) la drammatica realtà alienata e violenta dei manicomi pre legge basaglia. Chi ha visto coi suoi occhi dei luoghi simili non può negarlo.

Drammatico finale da brividoni sulla schiena con la protagonista che stanca di vivere una vita che non può più chiamarsi tale, annullata come persona e disperata, si suicida buttandosi giù dalla finestra dell’istituto davanti agli occhi dell’amica guarita che l’implora di non farlo.
“Siete voi i colpevoliiii!!!”

Appena finito di vederlo.
Abbastanza d’accordo con quanto scritto da Frank, anche se si tratta di un film abbastanza mediocre… con qualche punta d’ingegno, girato-a quanto pare-in un vero manicomio.
E’ un film che deve molto - per molti versi- a “Diario di una schizofrenica” di Nelo Risi (1968).
Davvero brutti ed evitabili gli inserti porno-soft (inizialmente virati in rosso) abbastanza fastidiosi nella loro “mancanza di poesia” (dei tronchi di legno sarebbero assai più sensuali…).
Segnalo che, come al solito, Stracult di Giusti riporta delle inesattezze:
Judi Dominici è interpretata da Susanna Levi (che fa coppia con Marcella Michelangeli), e non da Enrichetta Bianchi (che compare, per poco, solo agli inizi).
Gianni Macchia interpreta il marito di Marisa (la Michelangeli).
Alla fotografia il grande Maurizio Centini.
All’inizio: “Una presentazione di Elo Pannacciò”.

Judi è interpretata da Marcella Michelangeli mentre Marisa da Susanna Levi!

Secondo i giornali d’epoca, la Michelangeli tentò il suicidio durante le riprese del film, nel novembre del 1970.

Il titolo di lavorazione era Le radici della malapianta.

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A inizio film appare Tosini, nei panni del medico se ho capito bene:

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