La cena (1998)

Bel film che consiglio a tutti, zero pretese intellettualoidi ma solo voglia d’intrattenere con un regista Ettore Scola che sa il fatto suo e un cast che fa il proprio dovere con tanto mestiere: su tutti Vittorio Gassman ma anche Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, Antonio Catania, Eros Pagni e molti altri (infatti è un film corale).

Nel ristorante romano dell’Antico Grottino (capperi se se magna bono :munch:) si svolgono le vicende dei consueti et curiosi avventori che ivi vanno a manducare sotto l’occhio sornione e bonario della concierge

N.B. all’appello manca ancora il dvd, chissà quando esce :confused:

La vhs si trova facilmente?

Figurati che io lo videoregistrai illo tempore col timer su telepiù (perchè programmato pure a tarda notte) poi l’anno scorso ho buttato i due videoregistratori (di cui uno rotto) e tutte le bisunte vhs (una ventina in tutto sempre le stesse che sovrascrivevo), ergo adesso non c’è l’ho più neppure io!

Reperibilità scarsina però è roba della Medusa che potrebbe anche darsi da fare se si svegliano.
Prova a richiedere la vhs come arretrato all’Unità (era uscita come allegato in edicola) anche se è passato qualche tempo, se sei fortunato, forse in magazzino è rimasto qualcosa…

P.S. una delle ultime prove cinematografiche di Gassman che quando duetta con Giannini con Scola dietro la cinepresa…è Cinema con la C maiuscola :cool:

Com’era lecito aspettarsi da un film lodato da labellavita, trattasi di una cazzata terribile.

Scola, come Fellini, avrebbe dovuto smettere di girare dopo aver compiuto i 60 anni. Aria fritta, interpretazioni ridicole (su tutte quella di Gassman, un macchiettone indegno della sua carriera) e umorismo di bassa lega. Tremendo, si fatica a finirlo.

Calcisticamente possiamo anche sfancularci (senza acredine…) un pò, ma stavolta quoto in gran parte Renato. Altro che " zero pretese intellettualoidi": Scola buonanima sperava di fare un affresco sull’Italia fine anni ‘90. E il ristorante, col suo personale e i suoi clienti, avrebbe dovuto essere un microcosmo che rispecchiasse la realtà. Invece, tolto qualche momento discreto e alcune buone interpretazioni, si affonda fra didascalismi, roba ridicola (le lucciole?!), buonismo (già “veltroniano”…) d’accatto, trashate imperdonabili (Daniela Poggi che scopa in cesso, manco fosse la Senatore insieme a Montagnani…). Film inutile (e troppo lungo…), insomma, che giustamente incasso’ pochino. Gli do’ una striminzita sufficienza, come segno di rispetto al regista. Ma “C’eravamo…”, “Una giornata…” e “La famiglia” erano un altro universo. Cinematografico.