Variazione sul tema sul discorso già affrontato l’anno precedente da Riccardo Napolitano con Messaggi per chi.
Qui ci si concentra sul bombardamento di messaggi, scritte ed immagini che ingombrano i muri e le vetrine della città, arrivando ad un sovraccarico tale di significante che tutto si confonde in un unico grande marasma, e si smarrisce così qualsiasi significato.
All’inizio il cortometraggio risulta un po’ scolastico e ripetitivo, poi però la potenza della colonna sonora e l’accelerazione del ritmo di montaggio lo rendono coinvolgente ed efficace.