La classe operaia va in paradiso (Elio Petri, 1971)

Nessuno ha preso il dvd? La copertina è bellissima… con la locandina originale!
Sarei tentato di prendere il dvd solo per quello e la beneficenza… ma visto che ho già il vecchio dvd de La Repubblica se qualcuno che ha preso questo della Minerva/Raro uscito con Liberazione posta le sue impressioni sull’audio e il video non sarebbe male :wink:

Non ho l’edizione vecchia e non posso confrontare…

Sembra molto simile al master del dvd de La Repubblica… forse quello aveva una dominante un po’ più rossastra come le pellicole ‘invecchiate’… l’audio lo hai sentito? Quello dell’altro dvd era abbastanza gracchiante…
cmq alla fine mi sa che lo prendo… almeno stavolta i soldi vanno ai familiari delle vittime della Thyssen-Krupp

Sì direi che gracchia abbastanza pure questo…

LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO (Restaurato - 16:9/Ws + extra) / Regia: Elio Petri / Cast: Gian Maria Volontè, Mariangela Melato, Flavio Bucci, Gino Pernice, Luigi Diberti / Genere: Drammatico /

Per la Medusa da dicembre

Ma la Minerva che aveva i diritti come mai lo ha stampato solo per le edicole? :confused:
Così adesso ci tocca il dvd Medusa che come al solito costerà uno sproposito! :mad:

Ma alla fine il DVD Medusa è uscito? Qualcuno l’ha preso? Impressioni?

Pare di no… non risulta uscito né su Mymovies né su Dvd.it… l’unica possibiltà per vederlo rimangono le edizioni da edicola targate Minerva e uscite rispettivamente con L’Espresso e, più di recente, con Liberazione

E nemmeno su TerminalVideo. Vabbé, mi tengo l’edizione Espresso.

L’ho visto e non mi è piaciuto, nonostante il mio apprezzamento per quasi tutti i film di Petri che ho visto finora. Troppo urlato, anche al grottesco c’è un limite.

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Confrontato il dvd uscito con “Liberazione” e quello da edicola del 2010, label Minerva, con master restaurato (suppongo abbiano usato la medesima fonte per l’edizione da videoteca, della Raro, che ha pure alcuni extra). Gran differenza e gran lavoro di pulizia, a livello di luminosità, definizione, colori. Rende giustizia all’opera, sicuramente inferiore a “Indagine…”, ma perdio di grande importanza storica (fu il primo film italiano a “entrare in fabbrica”), e pur coi suoi limiti (anche ideologici, sì, che portano ad alcuni didascalismi oggi magari inaccettabili ma all’epoca “necessari”), resta un lavoro imprescindibile. Eppoi ci sono presenze “culto” come Guerrino “Dumbo” Crivello e Gino Pernice (pochi anni prima in “Django”, fra gli altri…).
P.S. Se nel frattempo non l’hai già fatto, Renato, rivediti il film in tale versione. Forse cambi giudizio…

Segnalo che questo film (assieme a Un Tranquillo Posto Di Campagna , A Ciascuno Il Suo e a un quarto disco di extra) è uscito in un cofanetto Koch Media con audio italiano per tutti i film.

Ma sai che in realtà il film intero non l’ho più rivisto, però ho rimesso su il dvd qualche mese fa per tirarmi giù alcuni pezzi - in audio - dei dialoghi tra Volonté e Randone, più alcuni pezzi di Volonté da solo… e mi sono ammazzato dalle risate. Non so perché il film non mi fosse piaciuto… forse quella sera aveva perso il Milan :smiley:

Bè, sì, va detto che Volontè, pur fisicamente perfetto (che differenza dall’impomatato commissario di “Indagine…”!) e convincente anche nei momenti “quieti”, è spesso e volentieri scatenatissimo, troppo sopra le righe, come se Petri gli avesse detto “Esagera pure”. Cosa che all’attore piaceva assai, vedi i western leoniani. Paradossalmente, su certe cose della vita in fabbrica è più plausibile e realistico “Il sindacalista” di Salce. E Buzzanca è più misurato…

Ok, Volontè bravissimo come sempre, non si discute.
Però per me in questo film quando appare Salvo Randone spariscono tutti gli altri attori visti prima e quelli che si vedranno dopo.

Esatto: quando Volontè “si dà una calmata”, le sue scene con Randone (attore immenso, non sempre adeguatamente utilizzato dal nostro cinema, e troppe volte clamorosamente doppiato) sono cinematograficamente la cosa migliore del film.

“Dopo” non solo nel film, ma proprio nella storia del cinema italiano, secondo me. Randone è stato il numero uno, a mio gusto personale. Dicono fosse un manico anche a teatro ovviamente… mai visto in scena, ma non fatico a dubitarne.
Il personaggio di Militina, già grandioso, ha un momento per me sublime: quando dice a Massa/Volonté: Guarda che io sono diventato matto in fabbrica… eh!.. Eh!
Vado a memoria, ma quei due Eh! pronunciati sorridendo, quasi con un ghigno da matto, sono una cosa che da sola eleva il film di 100 punti

Vittorio Gassman buonanima, cioè uno che di recitazione due o tre cose le capiva, in un suo libro autobiografico elogiava Randone, affermando però che “fisico e soprattutto carattere” lo hanno limitato nella carriera, almeno quella cinematografica.

Uno dei miei film preferiti da sempre, non solo di Petri ma anche dell’immenso Volontè… poi ovviamente come avete ricordato c’è pure Salvo Randone, comunque per tornare al film… certo, devo ammetter che in certi punti Volontè sembra “esagerare” con la sua interpretazione, ma è sempre in funzione del personaggio che interpreta; io ho il dvd della Minerva che comperai appena uscì! :slight_smile:

//youtu.be/o8vubp50wL0

Non avevo mai notato che dopo circa 33’, quando Volonté è in cucina a guardare la tv, si sente in sottofondo il tema musicale de I giorni dell’ira di Riz Ortolani…