[i]Titolo La Compagna di Viaggio
Paese Italia
Anno 1980
Durata 88 min
Colore colore
Regia Ferdinando Baldi
Fotografia Sergio Martinelli
Montaggio Giampapaolo Venanucci Cadeffi
Musiche Marcello Giombini
Scenografia Gastone Corsetti
Cast:
Giorgio Bracardi
Anna Maria Rizzoli
Raf Luca
Gastone Moschin
Moana Pozzi
Marisa Mell
Marina Hedman
Serena Grandi
Annie Belle
Pino Ferrara[/i]
no dai, come “prima di involgarirsi”?! :-p Cioè, detto in senso buono, la Grandi quel “magnetismo” lì ce l’aveva proprio nel sangue. Una faccia da bambola col physique du role. Intendo, è un po’ come dire che Charles Bronson o Clint Eastwood erano troppo statici a livello di espressività ; vero, ma è stata anche la cifra del loro essere sullo schermo, un “difetto” (forse) che ha finito per caratterizzarli e renderli diversi da tutti gli altri. La “volgarità ” della Grandi, in un contesto di genere erotico, era la morte sua, toglila da Miranda, da Disperatamente Giulia, da Le Foto di Gioia e quei film (al netto dei gusti personali) sarebbero stati depotenziati almeno al 50%.
Davvero notevole la colonna sonora di Giombini, speriamo che dopo avere riesumato quella de La bestia nello spazio qualcuno si occupi di questa, idem de La ragazza del vagone letto sempre del nostro “Pluto Kennedy”.
La Rizzoli nelle sequenze iniziali alle cascate delle Terme di Saturnia fa davvero resuscitare non i morti, di piĂą!
Molto importante da segnalare in questo film, altrimenti noioso sotto diversi punti vista, un breve ruolo all’inizio e alla fine della pellicola di una bellissima Moana Pozzi, accreditata con il suo (quasi) nome vero nei titoli di coda, cioè Anna Moana Pozzi.
Secondo IMDB è il suo primo ruolo in una pellicola.
Lo ricordo come uno dei meno divertenti di sempre. Con un cast femminile grandioso, sfruttato veramente male. Il film procede stancamente, complice una trama che si fa fatica a comprendere, fino al finale che chiarisce un po’ le situazioni all’interno del treno. Menzione particolare per il fastidiosissimo Raf Luca che dovrebbe far ridere, ma onestamente fa rabbrividire.