La cuccagna

It. 1962
REGIA: Luciano Salce
ATTORI: Donatella Turri, Luigi Tenco, Umberto D’Orsi, Liù Bosisio, Gianni Dei, Luciano Salce

  • Triste odissea di Rossella, giovane con diploma di stenodattilo, alla ricerca del primo impiego in una Roma che pullula di mandrilli, profittatori e cambiali in protesto. L’aiuta Giuliano, anarchico arrabbiato di buon senso.

http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=11356

Mercoledì 27 febbraio alle 2:55, Rete 4

http://www.film.tv.it/scheda.php/film/1938/la-cuccagna/

Vedi anche:

http://luigi-tenco.tripod.com/frames/cuccagna.htm

Tenco canta “La ballata dell’eroe” (1961, scritta da De Andrè proprio per l’amico Tenco)

Di non facile classificazione.
Ne ho un buon ricordo. Erano gli anni del “boom” economico (e dei mutamenti sociali connessi).

a mio avviso un film bellissimo, superiore anche a Il federale.

Perchè paragonarlo a Il Federale? Sono due film così diversi ma bellissimi…

perchè quando nominano Salce fanno sempre riferimento al film con Tognazzi e questo non lo menzionano mai

Rivisto oggi, dopo moltissimi anni.
E’ un film straordinario per la sua lungimiranza: racconta “l’altro lato dell’Italia” del boom economico, la difficoltà di trovare lavoro (la protagonista, Donatella Turri, ne vede di ogni colore), l’imperversare di cialtroni e di gente “per male”…insomma, tutti i vizi e i difetti di questo nostro dannato paese.
Chi ha apprezzato il film di Virzì sui precari non può perdersi la visione del film di Salce, senza dubbio una tra le sue opere maggiori.
Da segnalare la presenza di Jimmy il fenomeno come assistente di una fotografa senza scrupoli…
Molto bella l’interpretazione di Luigi Tenco: il film, da un certo punto di vista, è anche inquietante, perché nel finale lui, con la Turri, progetta un suicidio….

Che meraviglia. L’altra faccia del boom, con miseria, cialtroneria, tristezza e squallore dietro al miracolo economico, una via di mezzo tra Io la conoscevo bene e Chi lavora è perduto. Coraggioso nel parlare (velatamente) dell’omosessualità (il fratello per l’epoca anormale è l’unico personaggio vero e sincero della famiglia) e nella dissacrazione totale (le forze armate, l’arte moderna). Stilisticamente affine al free cinema (rappresentato nella scena del cinema, mi pare di aver visto nel film che Tenco e la Turri vanno a vedere Tom Courtenay, attore simbolo del movimento) e alla nouvelle vague, con le ovvie derivazioni dal neorealismo e dalla commedia all’italiana. Attori meravigliosi, Donatella Turri è la copia di Audrey Hepburn, Tenco se la cava alla grande e sembra un giovane Volontè incazzato, Umberto D’Orsi perfetto nel ruolo del cialtronissimo cumenda, Gianni Dei qui dimostra, stranamente, di saper recitare. Comparsata di Ugo Tognazzi e Luciano Salce. Un vero capolavoro, sarebbe ora di riportare alla luce il grandissimo Luciano Salce e la sua filmografia zeppa di gemme che aspettano di tornare a brillare.

In uscita in dvd l’11 dicembre per la Raro.

Un ottimo recupero, film bellissimo.

Grande notizia, e poi speriamo esca Colpo di stato…

Uscito regolarmente… qualcuno se l’è accattato?

L’ho ordinato sabato da Amazon. Attendo il pacco.

Segnalo che il prezzo di Amazon è abbastanza conveniente: http://www.amazon.it/La-Cuccagna-Donatella-Turri/dp/B009VJQ19K/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1355747382&sr=8-1

Ottimo, ce l’ho anch’io nella lista desideri di Amazon, ma a questo punto attendo la tua opinione.
OT: speriamo che la vicenda in cui è coinvolta Amazon in questi giorni (per la presunta evasione fiscale), non interrompa la convenienza di acquistare da loro…

Tra l’altro, giusto per riallacciarmi al grande Salce, mi-vi ricordo che è uscito qualche tempo fa su dvd un bel documentario curato dal figlio Emanuele e da Andrea Pergolari, L’uomo dalla bocca storta, che ripercorre tutta la carriera dell’uomo che, a mio avviso, fu geniale.

Ricevuto oggi.
In attesa di vederlo in tv (cosa che farò nei prossimi giorni) posto un paio di screenshots completamente random


http://imageshack.us/a/img72/8442/vlcsnap2012121918h29m11.png
http://imageshack.us/a/img717/7653/vlcsnap2012121918h29m01.png
http://imageshack.us/a/img826/1027/vlcsnap2012121918h28m48.png

Segnalo la presenza di un corposo booklet (che però non ho ancora letto)

Extra non ce ne sono?

C’è una featurette di minuti con Emanuele Salce (regista e attore, ma soprattutto figlio di Luciano) e il critico Andrea Pergolari che parlano di Salce come uomo e come regista.
Purtroppo non è montata nel senso che ci sono solo i due intervistati che parlano, senza estratti dal film o foto, per 26 minuti.

Infine l’ho preso, e lo sto aprendo ora. Booklet molto ben fatto, nello stile usuale Raro, contenente un minisaggio di Bruno Di Marino, “Rubinacci Rossella ovvero l’altra faccia del boom e il cinema diretto”; “La cuccagna secondo Salce”, tratto da Luciano Salce. Una vita spettacolare, a cura di Emanuele Salce e Andrea Pergolari; “La cuccagna reloaded”, sul rapporto con Tenco; scheda film, biografia e filmografia di Salce.
(Re)visione del film programmata per le feste natalizie.

Me lo son rivisto ieri. Una cosa che forse non è stata ancora detta: il motivo di Morricone per il film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, del 1970, è molto simile a quello presente nella Cuccagna. Evidentemente lo ha ripreso, riarrangiandolo e trasformandolo nel capolavoro che è.
Gianni Dei e Umberto d’Orsi in gran spolvero, non li ricordavo così ispirati. Peccato invece per la rapidissima carriera della Turri, che ha girato pochissimi film mentre meritava qualcosa in più.

Rivisto ieri dal dvd Raro.
Il dvd è buono (ma si poteva comunque fare meglio). All’inizio il master è un po’ rovinato ma poi migliora sensibilmente e rimane su uno standard buono. Anche l’audio è ok.

Il film è proprio bello, ha delle punte grottesche che funzionano quasi sempre anche quando sono un po’ forzate.
Forzato è invece il momento in cui Tenco suona e canta La Ballata Dell’Eroe (peraltro con un piccola modifica al testo: “Era partito per fare la guerra / Per dare il suo aiuto alla sua terra” diventa “Era partito per fare la guerra / Per dare il suo sangue alla sua terra”). Alla fine era evitabile e non necessario e suonava tipo “ah, ecco, ho Tenco nel cast e ora lo faccio cantare”.
Comunque a parte queste piccolezze è davvero un bel film, con questo “dark side of the boom”, con la tv che inizia a stregare rendendo tutti degli imbecilli e una legione di cialtroni, truffatori, viscidoni e pervertiti che si aggirano in un’Italia spettrale.

Bravissima (e anche molto bella) Donatella Turri ma il migliore di tutti è per me Umberto D’Orsi.
Ottimo anche Gianni Dei (qui sicuramente in una delle sue migliori interpretazioni tra tutte quelle che ho visto) e sorprendente lo spazio che viene dato a Jimmy Il Fenomeno (Jimmy Fenomeno nei titoli di coda).

L’extra del dvd è interessante anche se il fatto di non essere montato (niente foto, estratti video, nulla di nulla, solo due che parlano con un’inquadratura fissa) lo penalizza un po’.
Del film si parla nei primi minuti, poi si divaga su Salce in generale.
Interessante alla fine quando il figlio di Salce ci tiene a precisare che non è affatto vero che il padre fece parte della Repubblica di Salò (come fu scritto su Wikipedia e poi ripreso da tanti giornalisti) e accenna anche al drammatico periodo di prigionia durante la guerra. Parla pure della difficile infanzia del padre e dell’incidente che gli distrusse la mascella.

no dai, per me è bellissimo quel momento, mi ha commosso l’intera scena
il film in generale è davvero bello, con questa leggerezza amara ti prende il cuore ed è impossibile non amare la protagonista

Il film mi sembra tra i migliori di Salce, soprattutto perchè, come rivendicato dal regista, all’epoca era stato il primo a raccontare una parte di Roma trascurata, quella della piccolissima borghesia.
Certo, l’idea di un film con la camera a mano per inseguire la Nouvelle Vague anche in Italia rimane un po’ incompiuta, secondo me più debole sulla carta che nel linguaggio filmico, nel senso che ci sono alcune macchiette ( penso soprattutto al ritratto della famiglia, davvero un bozzetto rispetto a quello dei film di Truffaut, tampo per dire) e alcune notazioni d’attualità che finiscono per pesare sullo stile invece libero di Salce.
Comunque un bel film, con un Tenco molto bravo e capace di creare un personaggio ed una Turri davvero bella.

Il master mi è sembrato un po’ sparato nei bianchi all’inizio, però è valido.

Discreti gli interventi di Salce figlio e di Pergolari, anche se non dicono nulla di nuovo, e poi Pergolari si lascia andare al solito discorso che è una vergogna che Salce sia stato dimenticato e che questo è accaduto perchè all’epoca c’erano Fellini, Antonioni, Visconti e altri e quindi lui veniva considerato un gradino si sotto. Tra l’altro, oggettivamente visto il successo degli altri all’estero, non vedo perché ci sarebbe da sorprendersene. Al massimo bisogna chiedersi come mai non sia ricordato come Monicelli, Risi o Comencini. O, forse, magari anche evitare ogni volta di fare paragoni. Nel cinema ci può essere spazio per tutti e se alcuni sono più bravi non vuol dire che chi è meno dotato sia un incapace indegno di essere ricordato.

Tornando agli extra, sarebbe stato molto più interessante intervistare la Turri, oggi animalista convinta e sposata in seconde nozze con un celebre personaggio coinvolto in Tangentopoli.

Film bellissimo che non avevo mai visto prima di trovare il buon dvd Rarovideo.

L’ho trovato molto moderno, forse proprio per lo stile che segue quello della Novelle Vague ma non fino in fondo (per fortuna)… tutto il cast è valorizzato come si deve, anche se un certo macchiettismo emerge, non dico di no.

Sullo sfondo un quadro piuttosto fosco dell’Italia del boom, quasi inaspettato in un film del genere. Tra gli attori uncredited spiccano Luciano Bonanni e il mitico Maestro Canello di Fantozzi.

Ed a proposito del piccolo booklet allegato: nel pezzo di Francesco Cevasco riportato ci sono - se ho contato bene - qualcosa come 13 refusi in tre paginette di poche righe l’una. Se non è un record ci siamo vicini… ma le cose le rileggeranno, dopo averle battute? E dire che il film parla di una stenodattilografa :-p