“Centinaia di operai, studenti, braccianti agricoli ecc. sono stati uccisi o feriti dalle forze dell’ordine in manifestazioni e non hanno MAI pagato per i crimini commessi.”
Questo non fo alcuna fatica a crederlo.
E’ comprensibile ed è successo in TUTTE le democrazie occidentali.
Ho letto che sarebbe avvenuto addirittura in un paese come il Giappone che non è una democrazia occidentale ma che ha un rapporto “genetico” con l’onore e il decoro che una “divisa” (un ruolo) comporta all’interno della società.
Ma, chiediamoci, quali paesi si pregiano di una polizia incorrotta e perfetta.
Le americhe forse?
Se avete un amico che fa il “commerciale” e per motivi di lavoro è stato in Messico, questi è probabile che vi abbia riferito di come funziona lì: “paghi e vai” (chi si debba pagare non l’ho scritto ma ci arrivate da soli).
Uru-guai?
Para-guai?
Ma ragazzi c’è già il nome che vi dice tutto.
Argentina?
Brasile?
Lascio a voi scrivere qui quanto siano d’esempio le loro polizie.
Andiamo in Europa…
Volete la polizia svedese?
Vi voglio vedere, abituati bene come siete, uscire da un festino a Stoccolma ed essere fermati per un controllo. Se vi beccano con un solo bicchierino in corpo e il volante in mano… vi ritrovate in mutande a -7 a pensare a quanto è buono il brigadiere del vostro paese.
Volete quella francese?
Chiedete un po’ ai ragazzetti della banlieu che pettinata si prendevano dai pulè durante i giorni della rivolta.
Gli unici sbirri che credo non abbiano mai sparato a nessun ragazzo sono forse quelli anglo & sassoni (ma è facile che mi sbagli) ma c’è il rovescio della medaglia: esercitando la loro professione disarmati sono tutelati in ben altro modo. Se fate male ad un “bobby” ve la fanno pagare con un tasso variabile che si aggira dal 400 al 1700 % in base a quel che gli avevate fatto.
E la polizia spagnola?
Quelli vi chiedono i documenti anche al parco mentre state facendo le piroette per far ridere i bambini.
Parliamo di quella svizzera?
A me han fatto l’ispezione anale (con guanti di puro lattice e ben sterilizzati però!) un pomeriggio mentre mi recavo a Lugano con mammà per vedere Munch. Faccio presente, se non ci arrivate da soli, che io non manifestavo altro che un interesse per l’arte (portando pure ricchezza al loro paese, ovviamente).
Che fo ora eh?
Mi metto a scrivere della polizia pakistana?
O preferite quella malese?
Ma io vi consiglerei pure quella cinese che è ottima! Spianavano la mitraglietta pure ai nostri schermidori olimpici quando andavano a far pipì…
Ma vi siete mai messi nei panni di uno che va a fare l’agente?
Per 1000 euro al mese, sfottuto dai media e da certa propaganda, i tifosi che allo stadio ti sputano addosso, una scolarità spesso medio-bassa, volete che lo Stato non li tuteli più degli altri?
E chi lo farebbe più quel mestiere eh?
Sfugge forse ai più che quel mestiere è utile a tutti? Pure a quelli che scrivon libri raccogliendo dati per dimostrare quanto son bastardi?
Ora, invece di appellarvi sempre ad una Giustizia che ormai non ritraggono più nemmeno gli illustratori fantasy, pensate un po’ ad armarvi di un solido zaino e riempitevelo zeppo di buon senso: conviene sempre pensarci due o tre-mila volte prima di andare a scassare i maroni ad un poliziotto et similia. In genere avete molto da perderci. Ma se vi rivolgete loro con gentilezza esponendo i vostri problemi, difficile che vi tirino una bombola sulla zucca. Almeno qui nella nostra schifosissima Italia.
Ricordo un toccante articolo che apparve anni ed anni fa sulle pagine del Corriere. Era scritto da uno sbirro che qualche giorno prima, durante un inseguimento a piedi, aveva acciuffato un brigatista che con un commando gli aveva appena massacrato il compagno di pattuglia. C’era una bella descrizione di quel che aveva pensato lui lì, fra l’erba di quel prato, mentre stringeva la sua calibro-non-so-quanto al passamontagna del suo nemico. Attimi lunghi come l’eternità in cui non aveva desiderato altro che
di schiacciarlo quel grilletto. La fortuna volle che prima che si decidesse a fare la sua scelta, un paio di colleghi riuscirono ad immobilizzarlo togliendolo da quell’indescrivibile impiccio con la sua coscienza di uomo e di sbirro.
Ora, dopo aver letto tutte ste coglionate che ho scritto, recatevi nella vostra libreria preferita e chiedete al libraio quanti testi vi può vendere che trattino delle vittime di polizia che ancora aspettano Giustizia. E preparatevi a spendere pochissimi euro…