La Donna dei Centauri (M Dexter, 1969)

Un uomo deve recuperare la sua moto rubatagli da una gang di motociclisti. Nell’impres lo aiuterà una ragazza scacciata dalla banda.

C’è qualcosa che non funziona in questo biker-movie, ed è il fatto che tutto è molto, troppo patinato. Dalle facce dei protagonisti, molto lontane ad esempio da quelle poco rassicuranti dei biker di Al Adamson, alla violenza che si limita a qualche scazzottata all’acqua di rose, fino alla fotografia che non richiama assolutamente il sudore e la polvere del deserto dell’Arizona

Sembra più un western su 2 ruote, con facce da bravi ragazzi più adatte ad un western che a un marcio biker-movie in cui la regola dovrebbe essere la libertà, la violenza, l’assenza di regole.

La visione della donna poi, è assolutamente retrogrado e la vede ora come donna oggetto, ora come scemetta amorevole che accondiscende a farsi prendere a pesci in faccia dal proprio uomo. Senza nessuna possibilità di autodeterminarsi (vedere il finale per credere). Lontana insomma anni luce dalle ragazze terribili di Russ Meyer e che popolano il cinema di genere.

Si salva quindi ben poco in un film che sembra fatto per bravi ragazzi dell’epoca in cerca di qualche brivido, ma senza alcuna velleità di ribellione verso famiglia e società

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